Erano pronti a crocifiggere Tosi e Mandorlini, squalificando Verona e il Bentegodi.
Probabilmente nel cassetto erano già scritti articoli e servizi televisivi grondanti demagogia antirazzista.
Non si può dire che la Chienge e Balotelli non ci abbiano provato a provocare i Veronesi con le loro dichiarazioni, ma non è riuscita.
Il Bentegodi ha risposto con applausi e cori di ironico sostegno a Balotelli e neppure i telecronisti che attribuirono al tifo laziale connotazioni razziste nella Supercoppa sono riusciti a trovare motivo per sommergerci di retorica buonista.
A mente fredda, magari, attribuiranno ugualmente al razzismo gli applausi e così, in futuro, gli stadi dovranno essere silenziosi, come durante la Messa, visto che non sarà più possibile nè fischiare, nè applaudire e saranno ammessi solo striscioni che dileggino Berlusconi.
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