Non capisco perchè si consenta alla Chienge di occuparsi di questioni che non riguardano il suo (supefluo) ministero.
Lei dovrebbe occuparsi dell'integrazione degli immigrati che già sono in Italia e che siano regolari.
Le sue esternazioni sul diritto di cittadinanza hanno poco a che fare con l'individuare un percorso che porti questa gente ad assimilarsi a noi, recependo i nostri usi, costumi, religione, leggi, mentalità.
Ancora meno, però, è attinente al suo "ministero dell'integrazione" occuparsi degli illegali che sbarcano illegittimamente da noi e che, per giunta, si permettono persino di distruggere i ricoveri che generosamente mettiamo a loro disposizione a nostre spese.
A meno che, a mia insaputa, la Chienge non abbia cambiato nome al suo ministero e da "ministero dell'integrazione" sia diventato il "ministero dei clandestini".
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2 commenti:
Cosa c'entra la Kyenge (non italianizzo il suo cognome e non fancesizzo il suo nome dato che si chiama Kashetu e non Cécile come si va taroccando) è presto detto. Questa va in cerca di anime dannate da redimere con la promessa della cittadinanza italiana. E vuole sincerarsi che siano abbastanza numerosi da poter far passare la legge dello ius soli, in forza del "terrore dei numeri".
Non perdo tempo a pensare quali lettere che NON appartengono al nostro alfabeto dovrei inserire. Mi piacerebbe mettere le mani sul dossier della Chienge: quando è arrivata in Italia, quando ha ottenuto il permesso, se la cittadinanza è stata ottenuta con tutti i crismi della legalità ... una bella inchiesta da chi ha gli strumenti per farla non guasterebbe.
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