Forse solo fino al 9 settembre (come mi auguro) ma sembra che Letta sia riuscito a sopravvivere alla scadenza imu.
Pare (sarà necessario leggere bene i commi, visto che Letta e Saccomanni hanno avuto a che fare con cinque ministri PdL alla disperata ricerca di un pretesto per restare al governo e non doversi dimettere) che non pagheremo l'imu sulla prima casa.
E' andata male visto che si sperava di liberarsi di questo governo indecente per la alleanza contro natura con i comunisti, ma almeno possiamo passare dalla cassa.
Resta, comunque il duplice errore di fondo che è espressione di una mentalità che nulla ha a che spartire con la produttività e il progresso.
In primo luogo continuare a considerare di tassare una proprietà.
La casa, che sia la prima, la seconda, la decima, la centesima, NON DEVE ESSERE TASSATA perchè non è un reddito, ma un costo (per la manutenzione) e quando diventa un reddito (con la locazione) il ricavo è già tassato.
Inoltre tutti, ma proprio TUTTI, i servizi che interagiscono con la proprietà di una casa sono già tassati: dalle utenze ai rifiuti, alle concessioni, alle bonifiche, alle varie imposte di registro e di iscrizione e trascrizione immobiliare.
In secondo luogo sbaglia Letta a voler mantenere il "saldo" finale dei conti pubblici, sia perchè è un cedimento all'europa cui viene in sostanza svenduta la nostra Sovranità, ma, soprattutto, perchè LE SPESE VANNO DIMINUITE, non conservate o aumentate, quindi l'unica strada è TAGLIARE, non cercare disperatamente nuove "coperture" per le spese che non si vuole tagliare.
La guerra continua ...
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6 commenti:
Per chi se ne fosse dimenticato, questo governo burLetta sta in piedi anche per il PdL. Inoltre con la Service Tax prossima ventura giocheranno al gioco delle tre carte: rinfoltire di tasse cumulative, quello che è stato scorporato dall'IMU della prima casa. Senza contare che chi ha una seconda casa, pagherà il doppio in modo da rimpiangere perfino il famigerato governo Prodi. Inutile illuderci.
Tra quello che si vorrebbe e quello che si può c'è una enorme differenza. Se il PdL non avesse accettato Letta, al Quirinale sarebbe andato un Prodi o un Ro-do-tà che avrebbe dato il via libera a Bersani per un governo che raccattasse voti al senato volta per volta. Sarebbe durato uno o due anni, sufficienti per far approvare leggi devianti come il "matrimonio" degli omosessuali, lo ius soli, la patrimoniale estesa a tutti i beni, senza togliere l'imu, ma aumentando ogni voce di spesa e, contemporaneamente, ogni tassazione. Se Letta non avesse accettato di togliere l'imu si poteva ragionevolmente far cadere il governo e andare a nuove elezioni. Così dobbiamo aspettare la prossima occasione, perchè una motivazione concreta deve esserci a base delle dimissioni dei ministri e della sfiducia.
Sì, ma come fai a essere così convinto che lo ius soli, il reato di omofobia, non lo facciano lo stesso solo perché c'è di mezzo il PdL? E' nel programma, caro. E ci proveranno e riproveranno...
NOn ho detto che non lo faranno, ma che non è una priorità. Bersani aveva annunciato quei due provvedimenti per la prima riunione del suo governo. Intanto sono rinviati a settembre ...
Capirai che vantaggio! :-( E mi dovrei accontentare di un partito che rimanda sfracelli a settembre?
In mancanza di un partito che abbia i voti per archiviare quelle porcherie ...
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