Mentre le consorterie finanziarie continuano a fare terrorismo finanziario per puntellare il loro protetto, oggi al consiglio dei ministri dovrebbe decidersi la sorte dell'imu, l'odiosa tassa che non dovrebbe esistere perchè colpisce la proprietà, quindi il risparmio e non il reddito prodotto.
L'Italia è la patria di Macchiavelli, quindi mi aspetto che emerga una formula che accontenti tutti, facendo pagare a qualcuno (i fumatori ? chi beve alcoolici senza peraltro essere un ubriacone ? gli automobilisti ?) ma sbagliando bersaglio, perchè a pagare dovrebbero essere tutti coloro che hanno goduto di posizioni di privilegio senza "sbattersi" particolarmente per produrre.
Uno stato che si rispettasse e che, soprattutto, avesse rispetto per i propri cittadini taglierebbe le spese, venderebbe i gioielli di famiglia (a cominciare dalla rai ) e abolirebbe così l'imu, rinunciando all'aumento dell'iva, per poi ridurre le aliquote irpef.
Quella di oggi è solo una prima tappa, una prima battaglia che si può perdere o vincere, ma che non pregiudica il prosieguo della guerra per cambiare radicalmente questo stato.
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento