Ci risiamo.
I comunisti non riescono ad ottenere la maggioranza con i voti popolari e allora cercano di crearla surrettiziamente "facendo scouting".
Però quando era il Cavaliere a farlo piovvero insulti nei confronti dei "responsabili" e inchieste con tanto di incriminazione (una delle tante) contro Berlusconi.
Bersani ci provò con gli eletti grillini all'indomani del voto di due anni fa.
Oggi è Renzi che cerca di insinuarsi nel disastro politico di Grillo.
E gli sventurati risposero, verrebbe da dire, visto che il "posto" da parlamentare sembra ambito anche da chi fu eletto, grazie esclusivamente al traino del comico genovese, per aprire le camere come una scatola di tonno.
La soluzione sarebbe il voto hic et nunc, sennonchè dopo si ripresenterebbe lo stesso problema.
La litania della "costituzione più bella del mondo" (io farei cambio alla cieca con quella degli Stati Uniti !) comprende la difesa della "rappresentanza senza vincolo di mandato".
In pratica il viatico costituzionale per tradire gli elettori e per i parlamentari il cui sport preferito è il salto della quaglia da un gruppo ad un altro, farsi eleggere grazie a Tizio e poi portare i voti (tradendo Tizio e tutti gli elettori) a Caio.
Solo quando finirà questo sconcio che risale alla sinistra (tanto per cambiare ....) trasformista che andò al potere nel XIX secolo con Depretis, potremo parlare di un passo avanti concreto verso uno stato più serio, efficiente ed affidabile.
Per ora registriamo che Renzi, il millantato rottamatore, si comporta nè più, nè meno, come tutti quelli del suo partito che l'hanno preceduto.
1 commento:
Renzi rottama, rottama, purtroppo. Ma rottama solo su ordini superiori di scuderia Ue. E cioè tutto il buono del tessuto industriale, commerciale, artigianale e del piccolo credito territoriale italiano. Forse più che rottamatore, bisognerebbe chiamrlo DESERTIFICATORE.
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