Il vescovo, neonominato da Bergoglio, di Padova si dimostra emulo del manzoniano don Abbondio.
Mi ha fatto veramente schifo sentirlo dire di essere disposto a rinunciare alle tradizioni per vivere in pace con i musulmani.
Capirei se fosse ospite in Arabia Saudita e, come dovrebbe fare qualunque ospite, cercasse di rispettare usi e costumi locali.
Ma qui siamo A CASA NOSTRA ed a mostrare rispetto per le nostre tradizioni devono essere i nuovi arrivati, non noi a rinunciare per evitare che si turbino.
Belle nomine che fa Bergoglio, come possiamo vedere anche dal processo sulla sottrazione di documenti vaticani.
A maggior ragione confermo che Presepe, Crocefisso, Albero, Canti e carne di maiale (componente fondamentale del ripieno dei tortellini) devono essere esposti, ricordati ed esibiti.
Per rimarcare la nostra appartenenza, la nostra Identità, anche alla faccia dei vescovi come quello di Padova che è la rappresentazione più evidente del perchè non posso più dirmi cattolico.
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1 commento:
Ha fatto schifo anche a me, e conto di farci sopra un post. La "pace ad ogni costo" non è un precetto cristiano, ma dell'ONU. Il monsignore si chiama Cipolla.
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