Nonostante si avvicini il centesimo anniversario della Marcia su Roma, il Fascismo sembra essere ancora vivo e vegeto.
Se lo è, lo è grazie ai riti tribali degli antifascisti che ne perpetuano la memoria, inducendo i più giovani ad una curiosità che travalica la semplice ricerca storica, ma anche grazie a chi abusa del termine per definire tutti coloro o tutto ciò che non gli piace.
Così "Fascisti" sono quelli dell'Isis, ma anche coloro che combattono il terrorismo islamico e chiedono la chiusura delle frontiere.
Sono Fascisti quelli ostacolano i capricci omosessuali ritenuti un diritto, ma anche coloro che difendono il diritto alla vita che è "IL" Diritto per eccellenza.
Un lungo elenco di "Fascisti" e di "Fascismo" che spesso comporta la perdita di ogni orientamento e altrettanto spesso si rivela un boomerang.
Come quello di voler incasellare nel "Fascismo" anche le istanze che difendono la Sovranità, la Identità, le Radici di una Nazione come l'Italia, chiedendo che vengano prima ascoltati, difesi e aiutati gli Italiani e dopo, se ne avanza, gli stranieri.
Chiedendo che gli immigrati non siano accolti dove non c'è posto neanche per gli Italiani.
Chiedendo che il governo sia il governo degli Italiani e non degli stranieri.
Ecco che anche in questo 28 ottobre ci viene fornita l'occasione per riaffermare la nostra Italianità.
Quanto al Fascismo, sarebbe meglio lasciarlo, dopo 94 anni, agli storici, senza vincoli di ricerca, senza sanzioni se qualcuno esprime idee non in linea con la vulgata generale.
Recuperiamo invece i Valori della Nazione e riusciremo a risanare questa Italia che, con Renzi, scivola sempre più in basso.
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