L'ipocrisia globale ha raggiunto il suo zenith con la votazione dell'onu (128 contro 9 e 28 astenuti) che "condanna" la decisione del Presidente Trump di spostare l'ambasciata degli Stati Uniti in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, legittima (e già riconosciuta dagli Usa) capitale dello stato ebraico.
Mi vergogno del voto dell'Italia (me ne frego dell'unione sovietica europea) e mi auguro che gli Stati Uniti facciano seguire i fatti alle parole, chiudendo i rubinetti all'onu e a tutti i 128 stati che hanno votato quella mozione.
Una ipocrisia gigantesca perché interferisce illegittimamente sulle scelte di due stati sovrani.
Uno, Israele, che controlla il territorio, che ha Gerusalemme da 3000 anni (prima ancora che i musulmani esistessero nella testa di chi li ha inventati !) come sua riconosciuta capitale, dove ha la sede del parlamento e delle istituzioni.
L'altro, gli Stati Uniti, che già da oltre venti anni hanno riconosciuto la realtà di Gerusalemme come capitale di Israele ed ora, squarciano il velo dell'ipocrisia e vi trasferiscono l'ambasciata.
Cosa c'entra l'onu in un rapporto tra due stati che condividono una scelta?
Avrei capito se alla scelta di Trump, Israele avesse detto "no".
Ma Israele, che controlla Gerusalemme, è ben lieta di tale scelta e, allora, di cosa parlano ?
Vergogna a tutti i 128 che si sono pusillanimamente, da codardi, accodati alla mozione turca e non sfugge a nessuno che siano mossi dalla paura di affrontare il mostro del terrorismo islamico.
Ma di paura si muore.
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento