La differenza fondamentale tra noi di Centro Destra e gli euro cattocomunisti (tra i quali devo inglobare ormai anche i grillini) è che noi affrontiamo i problemi per risolverli, loro per peggiorarli nel nome della loro ideologia.
Così, mentre loro blaterano del loro (ottuso ed ignorante) antifascismo e di un'onestà (fondata sul peggior giustizialismo innestato nell'invidia sociale) e poi cacciano dal loro partito chi scrive contro l'aborto o dai saloni dei libri le case editrici che pubblicano libri per loro scomodi, noi ci occupiamo di difendere i confini della Patria, di dare ai cittadini la possibilità di difendersi dai criminali, di andare in pensione ad una età e anzianità ragionevole e cerchiamo di avvicinare chi amministra a chi è amministrato per rendere sempre più responsabile il primo e partecipe il secondo.
Il voto del 26 maggio, come tutte le elezioni, non sarà l'ultimo e non sarà quello finale.
Sarà però fondamentale per indirizzare l'Italia sulla strada del risanamento, anche morale oltre che sociale, identitario ed economico, raddrizzando la barra ed uscendo dalla deriva in cui è stata cacciata dall'unione sovietica europea e dai suoi lacchè vecchi e nuovi.
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