Il primo maggio è una ricorrenza che, nonostante il cappello messoci dai comunisti prima e dagli euro cattocomunisti adesso, è rappresentativa, tanto a destra quanto a sinistra, di una etica per altri aspetti dimenticata, celebrando il valore del lavoro.
Non esistono quindi, se non nella mentalità contorta ed annebbiata di qualche fazioso estremista, distinzioni di appartenenza partitica.
Il livello cui è precipitata la trimurti sindacale e la cgil in particolare è quindi offerto dal suo segretario di recente nomina.
Se pensavamo che con Cofferati e poi con la Camusso la cgil si fosse allontanata dalla dignitosa levatura di Di Vittorio e Lama, è perchè non avevamo ancora visto all'opera il signor Landini.
I suoi interventi nelle trasmissioni di informazione economica, oltre ad offrire momenti di autentica comicità, proiettano l'immagine di un sindacato che arretra ai vecchi slogan del secolo scorso e che si preoccupa più degli stranieri che degli Italiani che, anzi, vorrebbe far tacere.
Leggo infatti che nel comizio a Bologna, Landini avrebbe invitato Salvini a chiudere le sedi di Casapound e non i porti.
Così abbiamo capito che per Landini democrazia, significa sopprimere la Libertà di opinione di chi non la pensa come lui e lasciare che l'Italia sia invasa dai clandestini.
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