Il cabaret di Conte costa agli Italiani miliardi di euro.
Ogni volta che emana un dpcm della sua collezione primavera-estate-.autunno, sono fruscianti banconote che vengono sfilate dalle nostre tasche per finire in quelle di avvoltoi mascherati.
L'unione sovietica europea che con il governo gialloverde faceva la punta agli spilli, adesso ha cambiato repentinamente strategia e, con la scusa del morbo cinese, ha lasciato che l'Italia si indebitasse senza limiti.
In tal modo potrà stringere al nostro collo, sempre più stretto, il cappio delle restituzioni, rendendoci sempre più sudditi e sempre meno liberi.
I servi di Bruxelles spendono e spandono, cinque miliardi oggi, venti miliardi un mese fa, centoventi miliardi dall'inizio della dittatura sanitaria, senza che si vedano concreti risultati positivi, nè un disegno che abbia una visione prospettica.
Conte e la sua scalcinata compagine di ministri confidano nei soldi dell'unione sovietica europea, come se la Feldmarescialla Vaffankulen fosse disponibile a finanziare il benessere degli Italiani.
E' di ieri la notizia che il nostro parlamento non conosce le condizioni alle quali dovremo restituire i 27 miliardi del "sure", cioè del prestito europeo per la cassa integrazione.
Il famigerato Mes che gli sfegatati talebani europeisti vogliono a tutti i costi, non è stato opzionato da nessuno stato europeo: ci sarà pure una ragione che risiede nell'onerosità delle condizioni !
Spagna e Portogallo hanno già dichiarato che della montagna di miliardi del Recovery Fund, accetteranno solo la parte dei sussidi, cioè a fondo perduto, che non devono essere restituiti.
Perchè noi Italiani, invece di confidare nelle nostre forze, ci stiamo indebitando con la scellerata politica di Conte e Gualtieri ?
I debiti vanno restituiti e i debitori hanno ogni diritto (e dovere nei confronti dei propri azionisti/cittadini) ad imporre qualunque genere di condizioni per veder restituito quanto hanno prestato.
L'Italia può fare a meno dei soldi europei con un debito nazionale, acquistato dagli Italiani stessi e da una Banca d'Italia che, uscendo dall'euro, tornerebbe ad essere quella banca centrale come è quella di Inghilterra, del Giappone e degli Stati Uniti che non hanno problemi per finanziare gli interventi necessari a risollevare le rispettive nazioni dal virus cinese.
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