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04 agosto 2005

Il Bologna è una Fede

Interrompiamo i post di politica per occuparci di qualcosa di serio: il calcio …. :-)

Da bolognese, sia pur di famiglia Veneta, nato e vissuto a Bologna, seguo da sempre le vicende della squadra della mia città.

E se quest’anno nel basket noi bolognesi di sponda Fortitudo abbiamo gioito per il nostro secondo scudetto , tutta la Bologna calcistica è sprofondata nella cupa tristezza per la retrocessione del Bologna calcio.

Retrocessione sportivamente motivata e “conquistata” a pieni voti (sic !) sul campo, ma che trova un Gazzoni (padre-padrone) lanciatissmo nella rincorsa alla serie “A” non acquistando giocatori di valore, ma brandendo bilanci, codici e pandette.

La regola fissata nel 2004 era: bilanci a posto e niente debiti (o presenza di piani accettati di rateizzazione) entro il 30 giugno 2005.
Alcune squadre (tra cui il Bologna) hanno rispettato il termine.
Altre no.
La Federcalcio ha concesso una nuova proroga al 12 luglio.
A tale data il Messina non era in regola (adesso sembra che anche la Reggina abbia presentato una fideiussione non regolare), da qui l’esclusione, nei tre gradi della giustizia sportiva, dalla serie “A” e il “ripescaggio” del Bologna.
Il TAR del Lazio (e il sospetto è che ciò sia dovuto a un atteggiamento politicamente pro bono pacis, visto il comportamento certamente non edificante dei tifosi messinesi) non ha dato ragione al Messina, ma ha disposto una sospensiva per approfondimenti che riammette, nella sostanza, il Messina in serie A, visto che il Campionato dovrà pur partire il 28 agosto !
Federcalcio e Bologna si sono appellati al Consiglio di Stato e nel giro di una settimana avremo il calendario.

In tutta questa confusione le regole che il calcio si era dato un anno fa vengono spazzate via da proroghe e sentenze con due occhi rivolti a situazioni esterne.

Io che non ritengo, per le “gesta” compiute, che calciatori come Materazzi, Totti e Cassano siano da nazionale (buoni o grandi giocatori di calcio sicuramente, ma esempi per la gioventù – e un calciatore da nazionale deve avere anche tali requisiti etici - no di sicuro) credo che per il solo fatto di aver esercitato un blocco illecito alla libera circolazione dei cittadini, i tifosi del Messina dovrebbero essere puniti con la cancellazione della loro squadra e la costituzione di una nuova società che, senza titolo sportivo pregresso, ricominci dai campionati dilettanti.

Bella forza, direte, sei bolognese e parli pro domo tua !

Invece no: sono anche contro l’istituto del “ripescaggio che mette città e tifoserie l’una contro l’altra, creando i presupposti per nuove tensioni e possibili scontri e incentiva la litigiosità delle società

Niente proroghe, niente sconti, niente ripescaggi.

Le squadre che al 30 giugno 2005 non erano in regola retrocedano alla categoria inferiore o vengano cancellate e si ricostituiscano per ricominciare da capo.

I vari campionati composti dalle sole squadre in regola e che avevano conquistato, sul campo, il diritto a partecipare a quello specifico campionato.

Le squadre i cui tifosi commettessero reati e turbative del regolare svolgimento della vita quotidiana, radiate.

Se vogliamo restituire il calcio allo sport, dobbiamo agire non con pannicelli caldi e con virtuosismi giuridici ed equilibrismi dialettici, ma con decisione e, se del caso, usando la spada di Alessandro per tagliare ogni nodo gordiano.

E, poi, ma sarà argomento di prossimi interventi, rivedere le leggi che hanno fatto di società sportive delle società per azioni prima e, quindi, delle società a scopo di lucro e anche esaminare l’opportunità di mutuare dagli Stati Uniti un campionato senza retrocessioni, ma con le serie suddivise in base a parametri predefiniti che tengano conto sia del bacino d’utenza che della rappresentatività e della regolarità amministrativa.

E comunque: serie “A”, “B” o “C”, il Bologna resta una Fede

3 commenti:

Il Temporeggiatore ha detto...

Naturale che il Bologna sia una Fede, ma è meglio una Fede di seria A che di serie B.
Scherzi a parte, comprendo il discorso sull'esclusione del ripescaggio, ma quello potrà accadere se ed in quanto si riuscirà ad arrivare ad un campionato senza retrocessioni, dove città come Bologna, Napoli, Bari, Palermo, Firenze, Genova possano avere sempre la lor squadra in serie A per il bene del calcio, di tutto il movimento calcistico e sportivo.

Simone Bressan ha detto...

e diciamolo pure:se bologna è una fede,la fortitudo cos'è? un martirio!

basile uno di noi, comunque sia andata!

Massimo ha detto...

No, nessun martirio Fortitudo !
Capisco che i più giovani, quelli che sono cresciuti con una Fortitudo da una dozzina di anni ai vertici del basket italiano, possano soffrire per le finali perse e le sole due vinte.
Ma chi ha visto giocare il Barone e i fratelli Douglas, quando lo scudetto della Fortitudo era per metà vincere il derby e per l'altra metà restare in A1, questi sono anni stupendi ..... :-)