A Teheran una manifestazione antioccidentale si è conclusa con il più classico degli atteggiamenti razzisti: dare alle fiamme le bandiere nazionali degli stati “nemici”, dei “grandi Satana” occidentali.
Finalmente, per la prima volta, tra quelle bandiere, assieme a quella Statunitense, Britannica e Tedesca, c’era anche il nostro Tricolore: la consacrazione della nostra politica estera che ci ha portato a sedere al tavolo principale, in prima fila.
Oneri ed onori.
Non possiamo avere un ruolo nella politica estera se non vogliamo accettare i rischi che derivano da quel ruolo.
Devo dire che fui molto deluso dalla mancata partecipazione alla liberazione dell’Iraq, delusione solo in parte compensata dalla coraggiosa presenza dei nostri militari come forza di pacificazione (che è tuttora attiva diversamente dagli spagnoli costretti ad una fuga infamante dopo che Zapatero fu “sparato” alla guida del paese).
Se, poi, come riferisce il ministro degli esteri D’Alema … pardon, Fini (quando si tratta di islam li confondo … ), il merito di questo rinnovato interesse e considerazione per l’Italia deve essere attribuito all’ex Ministro Roberto Calderoli, allora dobbiamo ringraziare quest’ultimo due volte.
La prima perché ha dimostrato urbi et orbi che in Italia c’è ancora qualcuno che non si piega ai minacciosi ricatti dei musulmani.
La seconda perché, facendo uscire l’Italia dal cono d’ombra che favoriva l’ambiguità, costringe i governanti a precise scelte di campo: o di qua, o di là.
Stare con chi, auspice il Presidente del Senato Marcello Pera, ritiene che non si debbano fare più concessioni, ma mostrare determinazione nel rivendicare il nostro diritto alla libera satira.
Oppure stare con le fumose politiche da genuflessioni dei Prodi e dei Fassino che ancora oggi strologano di “dialogo” e di “musulmani moderati”, mascherando in tal modo una mentalità da resa, un po’ vigliacca e un po’ masochista, che ci porterebbe nuovamente all’italietta di un tempo e trasformerebbe tutti gli italiani in penosi dhimmi.
Anche un commentatore acuto e colto come Giordano Bruno Guerri, nel fondo di oggi (in link al titolo) su Il Giornale , ha ricordato come lo stesso corano invita ad attaccare – fino alla loro distruzione – i nemici che si mostrano paurosi e arrendevoli.
La teoria del “contenimento” (appeasement ) si è già dimostrata, alla prova dei fatti, un boomerang e le vicende islamiche ne sono l’ulteriore riprova: più si cede, più ci chiedono e infieriscono.
Calderoli, con il suo gesto di libertà, ha messo a nudo le contraddizioni della politica italiana, anche con un Centro Destra dignitoso e coraggioso su tante questioni, ma appiattito su vecchie e ammuffite politiche craxiandreottiane sulla questione musulmana.
Ben venga, quindi, il Tricolore al centro della violenza dei fanatici iraniani: magari può essere la volta buona che, messi con le spalle al muro, anche i nostri governanti cambino radicalmente la politica verso l’islam e si facciano promotori di analoga svolta in tutta l’europa.
Solo così potremo lanciare un messaggio chiaro e univoco ai musulmani: avete tirato troppo la corda, sta per rompersi e se si rompe, guardatevi dalla reazione del mondo civile !
Finalmente, per la prima volta, tra quelle bandiere, assieme a quella Statunitense, Britannica e Tedesca, c’era anche il nostro Tricolore: la consacrazione della nostra politica estera che ci ha portato a sedere al tavolo principale, in prima fila.
Oneri ed onori.
Non possiamo avere un ruolo nella politica estera se non vogliamo accettare i rischi che derivano da quel ruolo.
Devo dire che fui molto deluso dalla mancata partecipazione alla liberazione dell’Iraq, delusione solo in parte compensata dalla coraggiosa presenza dei nostri militari come forza di pacificazione (che è tuttora attiva diversamente dagli spagnoli costretti ad una fuga infamante dopo che Zapatero fu “sparato” alla guida del paese).
Se, poi, come riferisce il ministro degli esteri D’Alema … pardon, Fini (quando si tratta di islam li confondo … ), il merito di questo rinnovato interesse e considerazione per l’Italia deve essere attribuito all’ex Ministro Roberto Calderoli, allora dobbiamo ringraziare quest’ultimo due volte.
La prima perché ha dimostrato urbi et orbi che in Italia c’è ancora qualcuno che non si piega ai minacciosi ricatti dei musulmani.
La seconda perché, facendo uscire l’Italia dal cono d’ombra che favoriva l’ambiguità, costringe i governanti a precise scelte di campo: o di qua, o di là.
Stare con chi, auspice il Presidente del Senato Marcello Pera, ritiene che non si debbano fare più concessioni, ma mostrare determinazione nel rivendicare il nostro diritto alla libera satira.
Oppure stare con le fumose politiche da genuflessioni dei Prodi e dei Fassino che ancora oggi strologano di “dialogo” e di “musulmani moderati”, mascherando in tal modo una mentalità da resa, un po’ vigliacca e un po’ masochista, che ci porterebbe nuovamente all’italietta di un tempo e trasformerebbe tutti gli italiani in penosi dhimmi.
Anche un commentatore acuto e colto come Giordano Bruno Guerri, nel fondo di oggi (in link al titolo) su Il Giornale , ha ricordato come lo stesso corano invita ad attaccare – fino alla loro distruzione – i nemici che si mostrano paurosi e arrendevoli.
La teoria del “contenimento” (appeasement ) si è già dimostrata, alla prova dei fatti, un boomerang e le vicende islamiche ne sono l’ulteriore riprova: più si cede, più ci chiedono e infieriscono.
Calderoli, con il suo gesto di libertà, ha messo a nudo le contraddizioni della politica italiana, anche con un Centro Destra dignitoso e coraggioso su tante questioni, ma appiattito su vecchie e ammuffite politiche craxiandreottiane sulla questione musulmana.
Ben venga, quindi, il Tricolore al centro della violenza dei fanatici iraniani: magari può essere la volta buona che, messi con le spalle al muro, anche i nostri governanti cambino radicalmente la politica verso l’islam e si facciano promotori di analoga svolta in tutta l’europa.
Solo così potremo lanciare un messaggio chiaro e univoco ai musulmani: avete tirato troppo la corda, sta per rompersi e se si rompe, guardatevi dalla reazione del mondo civile !
Qui si parrà la nostra nobilitate.
16 commenti:
Credi? Penso che faranno gli equilibrismi, come al solito. Di gente con gli attributi non ce nè più, qui si corre il rischio di gridare "avanti!" e poi girarsi ed accorgersi che sei solo, tutti gli altri a casa a tremare di paura.
Ciao monsoreau: mi duole dirlo, ma bisquì potrebbe aver ragione.Molti occidentali non hanno ancora minimamente capito di essere in pericolo, seguono tutte queste vicende con lo stesso coinvolgimento di quando guardano un film, figurati se li vedremo tirare fuori l'orgoglio!al massimo tireranno fuori popcorn e coca-cola (o mecca-cola se sono comunisti)...
Forse e forse no. Forse questi no, ma non credo che ci si lasci sfilare il portafogli senza reagire. Magari arriveremo a reagire quando la situazione sarà drammaticamente peggiorate (e se lo facessimo da subito ci costerebbe molto meno) ma reagiremo.
Ho fiducia nell'Occidente.
Guardiamoci in giro. Se prima eravamo pochi, adesso il movimento cresce. Se prima c'era solo la Fallaci, adesso c'è anche il Papa, Pera.
La battaglia per le nostre radici è appena iniziata.
Anche noi daremo il nostro contributo, metteremo il nostro mattoncino.
ah ah ah ah.. preferisco il monsoreau che gioca col lione: ragiona anche lui coi piedi, ma li tiene su un campo di calcio
Se la cultura che si deve difendere è come quella che c'è su questo blog, allora prima verrà spazzata via meglio sarà per tutti.
"o voi che credete, temete Dio, e credete nel suo apostolo; Dio darà a voi due porzioni della sua misericordia, vi concederà una luce nella quale voi camminerete, e condonerà i vostri peccati, poichè Dio e indulgente e compassionevole.
Affinchè sappia la gente del Libro che non possono disporre minimamente della grazia di Dio, sì che egli la concede a chi vuole, poichè Dio è il possessore della grazia insigne."
Allah è grande e Maometto è il suo profeta
Muhagir il pavido salutameli se ti capita di incontrarli!
Volevo scrivere un commento serio, un ringraziamento pubblico oltre a quelli privati, ma dopo aver letto il precedente rimando tutto ad altra occasione.
Ciao
Master: ma qualcuno gli ha comunicato che hanno esaurito le vergini ? :-D
A L L A H È G R A N D E E M A O M E T T O È I L S U O P R O F E T A
LA VOSTRA OSTINAZIONE INCOLTA VI CONDANNA ALLA GEHENNA
خشك
Vi ricordate il film "La ballata della città senza nome" ? Anni sessanta/settanta ... narrava, in chiave comica, la vicenda di una città del Far West, all'epoca della corsa all'oro. Naturalmente, gioco, donne, rapine ... Il selvaggio west, insomma. E c'era la macchietta di un predicatore che ululava "sprofonderete ... sprofonderete" finchè a sprofondare fu lui, quando crollarono le gallerie scavate per recuperare la polvere d'oro che si perdeva.
Ecco, quel muhagir mi ricorda tanto il predicatore di quel film: sprofonderete ... sprofonderete ... :-D
Monsoreau caso nel triviale, mi sa che a questo nemmeno le vergini del paradiso la darebbero, però non sembra molesto, direi goliardico piuttosto.
"certamente quelli che disprezzano i segni nostri li faremo ardere nel fuoco; e ogni volta che la loro pelle sarà consumata ne daremo loro un'altra in cambio, perchè ne gustino il tormento; certamente Dio è potente e sapiente."
tutti i vostri mercenari che sono morti e affogati nel loro disonore da porci maledetti testimoniano la grandezza la sapienza di Dio. Altri ne moriranno, semplicemente perchè sono stupidi.
Allah è grande e Maometto è il suo profeta
Sprofonderete ... sprofonderete ... :-D
Caspiterina! Pensavo che arrivassero solo nel mio blog...
Beh, mi consolo ;)
Ciao Mons :)
Sono un fiorentino a cui non piace il politicamente corretto. Non scrivo quasi mai ma questa volta non si può più tacere.
Se allevi i coccodrilli, finiranno per mangiarti.
Sono anni che i comunisti e i pacifinti coccolano gli islamici, li coprono, li esaltano. Alcuni giorni fa, i mortadellocomunisti hanno lanciato una campagna furibonda di odio contro un ministro della repubblica, reo solo di aver indossato una maglietta che evidentemente dava fastidio a qualche barbuto e inturbantato himam.
Il governo, tra il martello delle piazze arabe e l'incudine di Prodi, ha avuto un attimo di cedimento.
Con tutto il rispetto per Silvio Berlusconi, credo che sia stato un errore.
Lo dimostra il fatto che in questi giorni gli islamici si stanno mangiando i loro stessi protettori.
E' stata infatti lanciata una campagna a base di fatwe e di insulti contro Riccardo Nencini. Nencini, presidente del Consiglio regionale della Toscana, è un onesto uomo politico di centrosinistra (sì, ne esistono due o tre di politici onesti anche lì) che ha avuto il coraggio di andare di persona a New York a consegnare la Medaglia d'Oro della Regione Toscana alla pù grande figlia della terra di Dante, Oriana Fallaci, lavando l'onta della premiazione del sindaco "dimmi" di Firenze alcuni mesi fa con una pretestuosa "mezzaluna d'oro" da parte degli estremisti islamici.
Adesso gli islamici hanno lanciato una campagna mondiale per chiedere le dimissioni di Riccardo Nencini, le agenzie stampa ci fanno sapere che ne stanno parlando dal Marocco all'Indonesia, e possiamo immaginare che siano alle porte i soliti roghi di bandiere italiane (speriamo solo quello!) con folle bercianti.
Imbarazzatissimi i prodi dalemiani, bravissimi a scagliarsi addosso sdegnati a un ministro del governo, ma impegnatissimi adesso a nascondere la "marachella" (per loro) del proprio compagno.
Per un attimo, viene la voglia di dire, ben gli sta, avete voluto far dimettere Calderoli per molto di meno.
Ma non sarebbe giusto.
Anche se Nencini è un nostro avversario, è il momento di dire basta. Nencini non deve fare la fine di Calderoli o di Theo Van Ghog. Nencini deve diventare il simbolo di tutti quelli che resistono contro l'invasione islamica del nostro paese.
Intanto scriviamogli tutti, dicendo esattamente quello che pensiamo degli islamici che lo stanno perseguitando e dei comunisti che li hanno sempre protetti, magari finisce per capire anche lui:
r.nencini@consiglio.regione.toscana.it
e mandiamo anche una copia a Claudio Martini, il vergognoso presidente pacifinta e filoislamico della Regione che non ha ancora alzato un dito per difendere Nencini:
c.martini@regione.toscana.it
Davide Conti
Firenze
Il ragionamento non fa una piega.
Anche se difendere uno di sinistra mi fa venire l'ulcera ... almeno si ravvedesse e riconoscesse i suoi errori, prima che sia troppo tardi !
Ma sì, proviamoci comunque ! ;-)
Sono passata da un link all'altro e sono arrivata fin qui. Non me la sono sentita di condannare Calderoli e non l'ho fatto. Peccato davvero per chi non ha capito il suo gesto di libertà.
Acc, ma vedo che c'è chi manda anatemi...
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