Il Ministro per le Attività Produttive Claudio Scaloja ha annullato l’incontro con l’omologo francese: perché ?
Perché abbiamo finalmente toccato con mano come Parigi intende l’europa.
La BNP Paribas può legittimamente conquistare una delle più prestigiose banche italiane (la Banca Nazionale del Lavoro), ma l’Enel non può acquisire una delle principali aziende energetiche francesi, la Suez.
Il governo francese ha prontamente modificato una legge per consentire ad un altro colosso energetico francese di acquisire la Suez e conservarne alla Francia la proprietà.
Ha fatto male ? No, abbiamo fatto male noi a credere nell’europa di Prodi e Ciampi.
A credere che altri Popoli, il cui nazionalismo – che è tutt’altro che un sentimento negativo – è molto forte, la cui identità nazionale non è mai stata messa in discussione da ideologie internazionaliste, potessero mettere in comune quel che era loro.
Parigi accetta l’europa, certo, ma sulla base del principio: “quel che è tuo è anche mio, ma quel che è mio resta solo mio”.
Mi sono piaciute le reazioni di Scaloja e di Tremonti che hanno praticamente denunciato un comportamento che scrive la parola “fine” alle illusioni dell'europa concepita e sostenuta da Prodi e Ciampi, mentre è assordante il silenzio dei sacerdoti dell’europa unita e dell’euro che preferiscono criticare strumentalmente a fini elettorali il governo (il meno europeista che abbiamo mai avuto in Italia !), anzichè fare autocritica sulla loro concezione di europa.
L’europa di Prodi e di Ciampi è l’europa sottomessa a Parigi e Berlino.
Meglio comprenderlo tardi che mai: ma quelli l’hanno capito ?
Perché abbiamo finalmente toccato con mano come Parigi intende l’europa.
La BNP Paribas può legittimamente conquistare una delle più prestigiose banche italiane (la Banca Nazionale del Lavoro), ma l’Enel non può acquisire una delle principali aziende energetiche francesi, la Suez.
Il governo francese ha prontamente modificato una legge per consentire ad un altro colosso energetico francese di acquisire la Suez e conservarne alla Francia la proprietà.
Ha fatto male ? No, abbiamo fatto male noi a credere nell’europa di Prodi e Ciampi.
A credere che altri Popoli, il cui nazionalismo – che è tutt’altro che un sentimento negativo – è molto forte, la cui identità nazionale non è mai stata messa in discussione da ideologie internazionaliste, potessero mettere in comune quel che era loro.
Parigi accetta l’europa, certo, ma sulla base del principio: “quel che è tuo è anche mio, ma quel che è mio resta solo mio”.
Mi sono piaciute le reazioni di Scaloja e di Tremonti che hanno praticamente denunciato un comportamento che scrive la parola “fine” alle illusioni dell'europa concepita e sostenuta da Prodi e Ciampi, mentre è assordante il silenzio dei sacerdoti dell’europa unita e dell’euro che preferiscono criticare strumentalmente a fini elettorali il governo (il meno europeista che abbiamo mai avuto in Italia !), anzichè fare autocritica sulla loro concezione di europa.
L’europa di Prodi e di Ciampi è l’europa sottomessa a Parigi e Berlino.
Meglio comprenderlo tardi che mai: ma quelli l’hanno capito ?
2 commenti:
Oggi ho segnato il territorio, ma che fatica amico mio.
E' proprio vero , l'Europa che volevano Prodi e Ciampi doveva essere sottomessa a Francia e Germania, ma Prodi lo faceva più che altro per essere bastian contrario e dileggiare il governo di centro-destra italiano.
Gli avvoltoi non si smentiscono mai... ci si nasce ;)
Ciao!
Posta un commento