L' 11 settembre 2001 ero in ufficio quando sul monitor del computer apparve il primo lancio di agenzia su un aereo che aveva colpito una delle Twin Towers.
Poi le notizie si sono accavallate fino al bilancio finale: 2996 esseri umani assassinati da un attacco proditorio di terroristi musulmani.
E fu l'inizio della guerra contro il terrorismo.
Una guerra che dura tutt'oggi e che il Presidente George W. Bush, Capo della Mondo Civile, preconizzò, sin dall'inizio, lunga, dolorosa e difficile.
Le Forze della Civiltà hanno liberato Afghanistan e Iraq e ridotto al minimo le aggressioni sul nostro territorio, sventando numerosi attacchi e arrestando molti terroristi e loro fiancheggiatori, nonostante gli ostacoli frapposti dalle quinte colonne interne che fanno perno sulle scorie comuniste che tentano di vendicarsi in tal modo della bruciante disfatta subita con il crollo dell'Impero del Male (come sempre i comunisti stanno dalla parte sbagliata e lo riconosceranno solo fra una cinquantina d'anni, quando saranno nuovamente schierati dalla parte sbagliata della barricata).
Oggi cade il quinto anniversario dell'aggressione dei terroristi islamici alla nostra Civiltà, al nostro sistema di vita, alla nostra sicurezza, alla nostra Libertà.
Ricordiamo le vittime per non dimenticare chi è che usa la violenza con intenti di sopraffazione e ritrovare nel ricordo di quell'evento, quegli stimoli iniziali alla lotta contro il terrorismo, con il quale non si deve scendere a patti, per riaffermare la nostra aspirazione e diritto al Benessere, alla Sicurezza, alla Libertà.
Quegli stimoli che fecero partire i nostri soldati per l’Afghanistan e l’Iraq.
Quegli stimoli che ci fanno ritenere inaccettabile che uno stato canaglia come l’Iran possa impunemente dotarsi di armi nucleari nella complice pavidità di tanti governi occidentali che, invece di decidere un’azione coercitiva e sanzionatoria, tradiscono i morti dell’11 settembre concedendo al regime iraniano tempo su tempo, lasciando scadere ultimatum, dopo ultimatum.
L’11 settembre sia sempre ben presente nei nostri ricordi, perché in quelle Torri potevamo esserci anche noi.
Ricordare per prevenire altri 11 settembre: è la Forza della Memoria.
Poi le notizie si sono accavallate fino al bilancio finale: 2996 esseri umani assassinati da un attacco proditorio di terroristi musulmani.
E fu l'inizio della guerra contro il terrorismo.
Una guerra che dura tutt'oggi e che il Presidente George W. Bush, Capo della Mondo Civile, preconizzò, sin dall'inizio, lunga, dolorosa e difficile.
Le Forze della Civiltà hanno liberato Afghanistan e Iraq e ridotto al minimo le aggressioni sul nostro territorio, sventando numerosi attacchi e arrestando molti terroristi e loro fiancheggiatori, nonostante gli ostacoli frapposti dalle quinte colonne interne che fanno perno sulle scorie comuniste che tentano di vendicarsi in tal modo della bruciante disfatta subita con il crollo dell'Impero del Male (come sempre i comunisti stanno dalla parte sbagliata e lo riconosceranno solo fra una cinquantina d'anni, quando saranno nuovamente schierati dalla parte sbagliata della barricata).
Oggi cade il quinto anniversario dell'aggressione dei terroristi islamici alla nostra Civiltà, al nostro sistema di vita, alla nostra sicurezza, alla nostra Libertà.
Ricordiamo le vittime per non dimenticare chi è che usa la violenza con intenti di sopraffazione e ritrovare nel ricordo di quell'evento, quegli stimoli iniziali alla lotta contro il terrorismo, con il quale non si deve scendere a patti, per riaffermare la nostra aspirazione e diritto al Benessere, alla Sicurezza, alla Libertà.
Quegli stimoli che fecero partire i nostri soldati per l’Afghanistan e l’Iraq.
Quegli stimoli che ci fanno ritenere inaccettabile che uno stato canaglia come l’Iran possa impunemente dotarsi di armi nucleari nella complice pavidità di tanti governi occidentali che, invece di decidere un’azione coercitiva e sanzionatoria, tradiscono i morti dell’11 settembre concedendo al regime iraniano tempo su tempo, lasciando scadere ultimatum, dopo ultimatum.
L’11 settembre sia sempre ben presente nei nostri ricordi, perché in quelle Torri potevamo esserci anche noi.
Ricordare per prevenire altri 11 settembre: è la Forza della Memoria.
Questo blog aderisce all’iniziativa 2996: A Tribute ricordando David Otey Campbell
7 commenti:
Caro Massimo, il tuo post ci sveglia dal torpore in cui cercano di buttarci molti mass-media.
Due anni fa avevo scritto un post in cui rievocavo tutto quello che feci quel giorno, quest'anno ho preferito non linkarlo, erano altri tempi ero molto diverso.
Un Hurrà per Il Castello che ricorda e combatte per la pace vera, non per la pace dei buffoni!
Sono contenta di aver aderito.
E' vero Mons, peggio dei maiali terroristi ci sono solo le "quinte colonne" dei maiali terroristi. La sinistra in materia non ne ha mai azzeccata mezza perché il suo fil rouge è l'odio per l'America; e poiché l'America è sempre dalla parte della ragione...
Condivido pienamente.Bravissimo
Presente,
ciao, Abr
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