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06 settembre 2006

Vite parallele: Giulio Cesare e Silvio Berlusconi


La nuova aggressione che subisce Silvio Berlusconi, mi fa venire in mente l’ostinazione con la quale i “boni”, gli ottimati, cercarono, coinvolgendo anche Gneo Pompeo Magno, di liquidare un trionfante Caio Giulio Cesare, ponendogli ogni sorta di ostacolo a diventare console per la seconda volta ... con il risultato che tutti conosciamo.
E le varie leggi che il Senato Romano approvava per:
- impedire la candidatura in absentia
- imporre quindi la presentazione di persona a Roma, con conseguente decadenza dall’imperium
- imporgli la rinuncia alle sue legioni

sono incredibilmente simili ai tentativi messi in cantiere dalla sinistra contro il Premier (quello vero, temporaneamente non in carica) Silvio Berlusconi, per impedirgli di ritornare là, dove merita di stare, per sue capacità e nostro interesse: Palazzo Chigi.
Conflitto di interessi
Modifica della Riforma Gasparri sulle Telecomunicazioni
.
Tutti provvedimenti ad personam, finalizzati ad eliminare Silvio Berlusconi dalla scena politica, esattamente come i “boni” volevano eliminare Giulio Cesare.
E come gli ottimati erano intenzionati a perseguire Cesare giudizialmente imputandogli ogni nefandezza, così in Italia, ormai da 13 anni, si aprono (inutilmente) filoni di indagini contro Berlusconi.
Ma il paragone non finisce qui.
Cesare ha conquistato un impero, domando la Gallia, prima ancora la Spagna.
Berlusconi ha conquistato un impero finanziario, rischiando nello sfidare il monopolio Rai e vincendo.
Cesare ha passato lunghi anni, prima della impresa gallica, pieno di debiti.
Berlusconi, stando alle male lingue, prima di sfondare era ugualmente indebitato.
Cesare provava un grandissimo affetto per la madre Aurelia.
Berlusconi ne prova altrettanto per la madre Rosa.
Cesare soffriva la sua calvizie, che mascherava nelle occasioni pubbliche con il serto d’alloro della sua carica.
Berlusconi soffriva la sua calvizie che ha combattuto con un trapianto pienamente riuscito.
Berlusconi come Cesare.
Vite parallele.
La Storia ci insegna come finì la guerra tra Cesare e i meschini quaquaraqua degli ottimati.
E se qualche spiritoso cercherà di ricordare come morì Cesare, la risposta è facile: Cesare lasciò una impronta indelebile a Roma e nella Storia e dopo di lui Roma non era più la stessa, ma quell'Impero che durò altri 5 secoli.
Aspettiamo solo che Berlusconi decida di varcare il Rubicone, con le sue legioni ...

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11 commenti:

Otimaster ha detto...

Speriamo che non siano parallele fino alla fine, non me lo vedo Piersilvio nei panni di Bruto.

Anonimo ha detto...

Mons, ma hai fatto le ferie quest'anno???
Ciao ciao, Betty :-)))

Abr ha detto...

Bruto era figlio "adottivo" Master, per giunta la madre era l'amante di Cesare, cosa vorresti insinuare? ;-)
Al demiurgo gli servirebbero però almeno anche un Labieno e un Antonio, cioè qualcuno che sappia fare il "lavoro sporco" in modo eccellente.
Invece ci siamo ritrovati un Pisanu (che non è nemmeno il peggiore), un ministro dell'interno che si fa soffiare le elezioni per 24.000 voti! Robe da verginelle vestali.
ciao, Abr

Bisquì ha detto...

Questa è la parte di storia che insieme alla contrapposizione tra Guelfi e Ghibellini, più mi piace.

Secondo me un paragone con le vicissitudini storiche non è possibile.

A quei tempi tutti lottavano per l'amore di Roma. Si c'erano i colpi bassi ma i benefici per la Repubblica erano evidenti.

Oggigiorno, quali benefici per la Repubblica possiamo elencare?

Massimo ha detto...

Ciao Betty, bentornata: ti rispondo in privato :-)

Perchè Labieno no ? In Gallia si rivelò molto, ma molto utile ... ;-)

Ho capito che Wtaregate ha una passione (storicamente parlando) per Cesare. Io però temo che se Cesare vivesse ai giorni nostri sarebbe a riposarsi in Sardegna, almeno sino al 29 dsettembre ... ;-)

La Storia è maestra per tante cose e spesso le situazioni si ripetono.
Soprattutto la meschinità degli inferiori che non perdono occasione, friggendo ogni volta che rivolgono lo sguardo ad uno che li sovrasta sotto ogni profilo, di cercare di fargli lo sgambetto, per poi gonfiarsi come tacchini e ... meritare il loro Giorno del Ringraziamento ... ;-)

Il Temporeggiatore ha detto...

Cesare ? A sinistra lo paragonano a Napoleone. Cesare o Napoleone, anche i nemici sanno perfettamente che Berlusconi resterà nei libri di storia, loro, al massimo, ci finiranno al suo traino.
Peccato che abbia ormai 70 anni, pensate cosa potrebbe ancora regalarci se ne avesse 20 di meno !

Anonimo ha detto...

Non solo. Se non ricordo male, Cesare sfuggì a una congiura prima di caderne vittima alle Idi di marzo. Il Berlusca è sfuggito all'aggressione dell'imbecille col cavalletto. Ora speriamo che a sinistra non ci riprovino, anche se è noto che se potessero lo ammazzerebbero.

Massimo ha detto...

Mah, i tempi sono cambiati. Adesso i mediocri, quelli che nella Roma antica, ma anche fino al XVIII secolo, avrebbero solo fatto da contorno, hanno un sistema che li privilegia, rispetto al genio ed alle capacità individuali.
Berlusconi ha fatto tanto in simili condizioni.
Magari gli è mancata quella spinta finale per prendere possesso di tutto all'indomani del 13 maggio 2001. E ha fatto male, visto che gli hanno gettato addosso ogni genere di accusa, imputandogli proprio quel che stanno facendo adesso loro.
Troppo democratico e liberale Berlusconi. Vizio che Cesare non aveva ;-)

marshall ha detto...

Sull'indebitamento, è vero.
Ma a quell'epoca aveva già completato il suo patrimonio immobiliare, mancava solo Milano3 da completare e mettere a reddito.
Però aveva la Standa, che fu costretto a vendere per "conflitto d'interessi", aveva acquisito Mondadori, con uno strascico pazzesco di polemiche. Stava lanciando Mediolanum con il suo amico Doris. Guarda cos'è diventata Mediolanum! e pensare che all'inizio tutti gli "esperti" gli davano vita breve. Stava per iniziare la "grande" avventura di Mediaset, e aveva difficoltà a trovarle i finanziamenti. E quando Mediobanca gli negò prestito e posto in consiglio, trovò subito la Banca Popolare di Novara che gli staccò lì per lì, senza pensarci troppo, 40 miliardi.
Gran bella storia! quella di quest'uomo! Verranno scritto libri sulla sua "avventura umana".

Anonimo ha detto...

scusami forse è colpa mia ma mon riesco a capire se è un post ironico, penso proprio di sì però, altrimenti sarebbe un capolavoro della cosiddetta comicità involontaria!!

Massimo ha detto...

E' colpa tua ... :-D