Quando Orazio, se ricordo bene, coniò l'espressione “aurea mediocritas” sicuramente non aveva davanti a se un panorama come quello politico italiano uscito dalle elezioni del 9 e 10 aprile scorsi..
Magari in quel contesto poteva andare bene collocarsi in una posizione che non fosse né in cima, né in fondo.
Purtroppo per noi Italiani la scelta suicida di affidare l’amministrazione dello stato ad un gruppo di funzionarietti di partito, boiardi di stato e burocrati finanziari, sta dissipando in pochi mesi il patrimonio acquisito da cinque anni di buon governo che, sfortunatamente, ha lasciato loro un discreto margine di manovra che si evidenzia con la crescita del PIL e le cospicue entrate tributarie del primo semestre.
Situazione ben differente dai 40000 miliardi di “buco rosso” lasciato in eredità a Berlusconi dal trio Prodi-D’alema-Amato, oggi disgraziatamente di nuovo con le mani nelle nostre tasche pel tramite di Visco.
Se guardiamo ai provvedimenti assunti e a quelli preannunciati, vediamo il trionfo della gretta mediocrità di chi è ora – temporaneamente come precisa sempre il mio amico Starsandbars oggi felicemente a New York – al governo dell’Italia, contro quel 50% (e probabilmente in realtà anche più) di Italiani che hanno votato per la Casa delle Libertà.
Una chiara volontà di “distinguersi”, di fare esattamente il contrario di quel che era stato fatto, nell’interesse degli Italiani e dell’Italia, dal Governo Berlusconi.
Una compagine governativa che è la più pesante numericamente della storia.
Un provvedimento millantato (e qualche liberale c’è pure cascato) come “liberalizzazione” ma che in realtà porta alla sovietizzazione dei rapporti tra privati ed allo spionaggio fiscale.
Un’avventura militare inutile, costosa, senza fine.
Il rinvio e/o l’adulterazione di riforme importanti come quella della scuola e della giustizia
L’aggressione ai risparmi degli Italiani.
L’aggressione alla libera iniziativa imprenditoriale.
L’aggressione al Presidente Berlusconi con l’annosa baggianata del “conflitto di interessi”.
L’assalto alla Rai, nuovamente vista come una riserva per amici e sodali
Una reazione da piccoli, meschini, pigmei che cercano, senza riuscirci, con il numero, di mettersi all’altezza di un gigante.
E di conserva le lobbies che hanno contribuito ad eleggere questi qua, che alzano la testa, riducendo gli spazi di libertà degli Italiani.
In tutto questo vedo con piacere come tanti bloggers di Centro Destra contestano la scarsa incisività della opposizione, a cominciare dall’assenso preannunciato (ma si fa ancora in tempo a dire di “no”) alla scampagnata in Libano, per proseguire con le indecenti tentazioni all’inciucio formato Grosse Koalition, per arrivare al silenziatore sui controlli dei verbali degli scrutini e sulle manifestazioni, come lo sciopero fiscale, da intraprendere contro la sinistra.
Allora invito tutti quelli che vorrebbero una CdL più incisiva e decisa, fino al punto di scendere nelle piazze, a scrivere … non genericamente ai partiti, ma ad un singolo parlamentare, che è anche giornalista e che ha manifestato in questi giorni, ripetutamente, analoghi sentimenti.
Facile, facile, perché la sua mail è riportata quasi quotidianamente in calce ai suoi articoli ne Il Giornale : p.guzzanti@mclink.it
Magari in quel contesto poteva andare bene collocarsi in una posizione che non fosse né in cima, né in fondo.
Purtroppo per noi Italiani la scelta suicida di affidare l’amministrazione dello stato ad un gruppo di funzionarietti di partito, boiardi di stato e burocrati finanziari, sta dissipando in pochi mesi il patrimonio acquisito da cinque anni di buon governo che, sfortunatamente, ha lasciato loro un discreto margine di manovra che si evidenzia con la crescita del PIL e le cospicue entrate tributarie del primo semestre.
Situazione ben differente dai 40000 miliardi di “buco rosso” lasciato in eredità a Berlusconi dal trio Prodi-D’alema-Amato, oggi disgraziatamente di nuovo con le mani nelle nostre tasche pel tramite di Visco.
Se guardiamo ai provvedimenti assunti e a quelli preannunciati, vediamo il trionfo della gretta mediocrità di chi è ora – temporaneamente come precisa sempre il mio amico Starsandbars oggi felicemente a New York – al governo dell’Italia, contro quel 50% (e probabilmente in realtà anche più) di Italiani che hanno votato per la Casa delle Libertà.
Una chiara volontà di “distinguersi”, di fare esattamente il contrario di quel che era stato fatto, nell’interesse degli Italiani e dell’Italia, dal Governo Berlusconi.
Una compagine governativa che è la più pesante numericamente della storia.
Un provvedimento millantato (e qualche liberale c’è pure cascato) come “liberalizzazione” ma che in realtà porta alla sovietizzazione dei rapporti tra privati ed allo spionaggio fiscale.
Un’avventura militare inutile, costosa, senza fine.
Il rinvio e/o l’adulterazione di riforme importanti come quella della scuola e della giustizia
L’aggressione ai risparmi degli Italiani.
L’aggressione alla libera iniziativa imprenditoriale.
L’aggressione al Presidente Berlusconi con l’annosa baggianata del “conflitto di interessi”.
L’assalto alla Rai, nuovamente vista come una riserva per amici e sodali
Una reazione da piccoli, meschini, pigmei che cercano, senza riuscirci, con il numero, di mettersi all’altezza di un gigante.
E di conserva le lobbies che hanno contribuito ad eleggere questi qua, che alzano la testa, riducendo gli spazi di libertà degli Italiani.
In tutto questo vedo con piacere come tanti bloggers di Centro Destra contestano la scarsa incisività della opposizione, a cominciare dall’assenso preannunciato (ma si fa ancora in tempo a dire di “no”) alla scampagnata in Libano, per proseguire con le indecenti tentazioni all’inciucio formato Grosse Koalition, per arrivare al silenziatore sui controlli dei verbali degli scrutini e sulle manifestazioni, come lo sciopero fiscale, da intraprendere contro la sinistra.
Allora invito tutti quelli che vorrebbero una CdL più incisiva e decisa, fino al punto di scendere nelle piazze, a scrivere … non genericamente ai partiti, ma ad un singolo parlamentare, che è anche giornalista e che ha manifestato in questi giorni, ripetutamente, analoghi sentimenti.
Facile, facile, perché la sua mail è riportata quasi quotidianamente in calce ai suoi articoli ne Il Giornale : p.guzzanti@mclink.it
Intanto proviamo, in tal modo, a far sapere il nostro “no” ai compromessi con una sinistra dalla quale siamo e vogliamo restare distinti e distanti, ed alla quale ci unisce solo una cittadinanza scritta nella carta di identità, ma che non ha più alcun valore fondante condiviso per restare comune.
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12 commenti:
Troppo buono, Mons.
Questa non è gretta mediocritas.
Qui siamo sotto la mediocritas.
Io mi ricordavo "aura" e non "aurea"... ma comincio ad avere dubbi. Questi ce stanno a prova'... fino a che qualcuno non dice stop. Non e' che si dorme un po'?
P.S.
ho aggiornati i links
Ho scritto all'on. Guzzanti.
Ciao.
Di ambiguità di questa persona, ne abbiamo parlato con Monica in un suo post.
Dei 30 miliardi di maggior deficit lasciato in eredità dal precedente governo Amato, e scovato recentemente da Eurostat, pure questo ce lo ha ricordato Monica.
Onde per cui, cosa si trovi di interessante in questo premier, solo Dio lo sà!
L'ho riletto attentamente questo post. E come, se lo condivido!!
Quella del conflitto d'interessi, poi, m'hai tolto la parola di bocca, è un'emerita baggianata.
A tal proposito Monica ha scritto un post tutto dedicato a questo argomento, e si aperto un dibattito.
Quella dello sciopero fiscale, poi, è un'opzione che credo possiate legittimamente prendere in seria considerazione.
E dico potete, e non "possiamo", perchè io mi sono tirato fuori dalla mischia: i miei redditi sono tassati alla fonte e non ho più altri redditi soggetti ad autotassazione. E in questa situazione, che, a dire il vero, non esiste solo da ora, ma che è iniziata negli anni '80, non avrei neanche più lo stimolo e l'incentivo a darmi da fare oltre il limite della sopravvivenza. E questo è il risultato a cui si è portati quando si è governati da una compagine come quella che tu hai dipinto molto chiaramente.
Quando vi lamentate di questo governo, non posso che essere solidale con voi.
Adesso scrivo anch'io a Guzzanti: chissà che meil dopo mail non si smuova qualcosa. Magari anche solo per essere lasciati in pace quei parlamentari potrebbero decidere di darsi una mossa e chiamarci in piazza !
Sarebbe interessante se si riuscisse a fare un gruppo di indirizzi dei parlamentari della Casa della Libertà. Così con un semplice invio possiamo sistematicamente chiedere loro comportamenti adeguati alle nostre (di loro elettori) aspettative.
Intanto annoto la mail di Guzzanti.
Favorevolissimo ad ogni iniziativa seria.
Ho scritto anche io a Guzzanti.
Io sarei addirittura per la rivoluzione armata....
Prima che corrompano l'esercito verso la loro schizzofrenia e la facciano loro. Sempre ovviamente in nome della pace.
A proposito de "Il Giornale". Ieri ha pubblicato la dichiarazione rilasciata al tempo della rivoluzione di Ungheria riguardo all'invasione sovietica, del nostro (not in my name) presidente della Repubblica
Lo riporto per farvi prendere coscienza della situazione
"Nel quadro della aggravata situazione internazionale, del pericolo del ritorno alla guerra fredda non solo ma di uno scatenamento della guerra calda, l'intervento sovietico in Ungheria, evitando che nel cuore d'Europa si creasse un focolaio di provocazioni e permettendo all'Urss di intervenire con decisione e con forza per fermare la aggressione imperialista nel Medio Oriente (sic) abbia contribuito, oltre che ad impedire che l'Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, abbia contribuito in misura decisiva, non già a difendere solo gli interessi militari e strategici dell'Urss ma a salvare la pace nel mondo»."
Ora. Vabbè che nell'86 ha riconosciuto di aver sbagliato, ma che cazzo!
Questi non sono errori, questa è strategia politica, quindi messa in atto con dolo, non per errata valutazione.
E vedi che sbagli, è proprio aurea la loro mediocrità, si riempiranno le tasche con l'oro sottratto dalle nostre.
Come tutti i governi comunisti non possono fare a meno di controllare e gestire tutto e ora provano a farlo anche con la nostra vita privata, che schifo.
Forse mi illudo, ma l'editoriale di oggi di Guzzanti nel Giornale sembra ispirato al tenore di quelle mail che abbiamo inviato ... ;-)
Ho letto l'articolo.
Mi piace la definizione che dà degli appartenenti a F.I., presa a prestito da Bozzo.
Non siamo di destra, non siamo di centro, dunque non siamo centrodestra: siamo nomadi.
Ora gli scrivo anch'io.
Anche noi abbiamo su tuo suggerimento scritto all'on. Guzzanti.
www.azionegiovanigiaveno.ilcannocchiale.it
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