Ad una settimana dalle chiare parole di Silvio Berlusconi sulla missione in Libano, il genio pontieri ( detto anche simpaticamente "l'arma dei fessi" da chi non ha servito la Patria in tale ruolo) sembra riuscito a rivoltare la frittata e a portare la Casa delle Libertà sul "sì", facendo così acquiescenza alla sinistra.
Ne Il Giornale di ieri, Paolo Guzzanti ha coerentemente, con forza e argomentazioni inoppugnabili ribadito il suo "no".
Aggiungo alla sua autorevole voce, la mia.
Il Centro Destra è preda di quella che possiamo chiamare la "sindrome dei sondaggi fasulli", cioè la depressione indotta dalla propaganda nemica che è iniziata con la diffusione prima e durante la campagna elettorale di sondaggi, poi rivelatisi totalmente sballati, che volevano una disfatta della Casa delle Libertà.
Nonostante il risultato effettivo delle urne sia stato ben lontano da quello preconizzato dai sondaggi, di nuovo ci si piega al tam tam di una stampa che ci è ostile e nemica e, quindi, infida nelle sue sollecitazioni alla Casa delle Libertà.
Leggo che il saputello skipper temporaneamente alla Farnesina, in uno con il piacione ex radicale, avvisa premurosamente il Centro Destra che votando "no" farebbe solo male a se stesso.
Quale generosità un simile interessamento alle future sorti della coalizione avversa !
Timeo Danaos et dona ferentes !
Si ricordino, i parlamentari e i dirigenti della Casa delle Libertà, degli antichi, saggi proverbi.
Quale interesse avrebbero a sinistra a metterci sulla strada giusta ?
Nessuno.
Pertanto le loro premurose attenzioni, come quelle di Napolitano, sono solo interessati tentativi di circuire il Centro Destra.
Alla sinistra si deve rispondere negli stessi termini con i quali la sinistra ha gestito 5 anni di opposizione al nostro Premier: una guerra continua e totale.
Il dialogo lo si fa con i simili, non con chi è distante ed estraneo senza alcun punto di contatto.
I provvedimenti assunti dalla sinistra,
dalle sovietizzazioni alle okkupazioni di posti,
dai progetti di aumento di estimi, ici, tassazione sui nostri risparmi;
dalla fine di ogni difesa della italianità di casa nostra con l'apertura indiscriminata agli illegali;
dai petting peripatetici con i terroristi di hetzbollah,
tutto ci dice che la loro concezione illiberale di uno stato padrone, vessatore e spione, è esattamente il contrario di ciò cui noi aspiriamo.
Nello specifico, la missione in Libano, è solo un costo, senza l' obiettivo di pregio che avrebbe potuto avere: disarmare e disinnescare i terroristi di hetzbollah.
E, infine, se il Centro Destra farà acquiescenza alla missione, deludendo i suoi elettori, spegnerà l'entusiasmo e molta della voglia di combattere contro la sinistra che abbiamo, almeno all'interno di questo Centro Destra.
Incentiverà all'astensione e al riflusso che nessuna performance, neppure del nostro Premier, potrà tamponare.
Un regalo assoluto alla sinistra, un danno forse irreparabile per la prospettiva di mandare a casa in tempi brevi il prodinotti.
Votare "sì" alla missione significa rinforzare la sinistra senza alcuna utilità per l'Italia, per la nazione e per quella battaglia di Civiltà contro il terrorismo musulmano iniziata all'indomani dell'aggressione dell'11 settembre 2001 che abbiamo appena commemorato.
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