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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

10 settembre 2006

No al Libano: grazie, Silvio !


Ieri ho avuto il piacere di conoscere personalmente, ancorchè brevemente, Monica di passaggio da Bologna.
Tra le altre cose di cui abbiamo velocemente parlato mi aveva chiesto: pensi che Berlusconi vada a Gubbio ? E cosa dirà ?
Per ambedue le domande avevo una speranza: che Berlusconi andasse a Gubbio e che facesse un discorso in sintonia con i miei desideri ripetutamente esposti in questo blog.
Sono stato accontentato.
L'opposizione della Casa delle Libertà sarà durissima.
Si comincia con l'auspicato "no" alla missione di Prodi e D'alema in Libano.
Fermo restando l'afflato solidale nei confronti dei nostri soldati che sono gli stessi che hanno combattuto in Iraq e Afghanistan, il Libano non solo non è la nostra guerra, ma rappresenta anche una involuzione nell'impegno italiano nel mondo.
Invece di combattere i terroristi - nel Libano provvedendo al disarmo delle milizie di Hetzbollah - ci si "interpone" in modo "equovicinante", riducendo vittima (Israele) e carnefice (terroristi musulmani) allo stesso livello.
Per questo in Libano ci vanno "loro" e non "noi".
Le parole di Berlusconi sono quindi musica per le mie orecchie, perfettamente intonata ai miei personali sentimenti e, facendo un rapido giro nei blog del Centro Destra e leggendo quel che hanno scritto in questi mesi, anche di gran parte, se non l'intera, Italia di Centro Destra.
Ma non finisce qui.
Berlusconi ha posto le premesse per un rientro in grande stile che, penso e spero - ultimamente i miei auspici hanno sempre trovato nelle parole e negli atti di Berlusconi piena ricettività con l'unica eccezione del voto a favore dell'indulto - possa avvenire dopo il suo 70° compleanno e, quindi, corsi e ricorsi, più o meno in quella data simbolo per i ragazzi della mia generazione, che è sempre stata il 1° ottobre (per i più giovani: riapertura delle scuole dopo le vacanze estive).
La reazione isterica di Fassino e Prodi, spiazzati, la dice lunga sulla speranza che la sinistra aveva di coprire le sue pudenda con la foglia di fico del voto favorevole della Casa delle Libertà.
Con un Fassino che, superando di gran lunga il limite del ridicolo, accusa il Centro Destra di mancare di senso dello stato, lui che, con i suoi sodali di sinistra, per cinque anni, tra scioperi politici, manifestazioni di piazza, voti contrari alle missioni contro i terroristi e per liberare Afghanistan e Iraq, ostruzionismo alle riforme a cominciare dalla Bossi-Fini sull'immigrazione, ha fatto strame di ogni interesse nazionale e delle legittime aspirazioni degli Italiani a vivere nel Benessere, nella Sicurezza, nella Libertà.
Prodi, poi, è diventato la caricatura di se stesso quando ha annunciato la epocale missione di "guardie di frontiera" tra Libano e Siria: disarmate e senza uniforme.
Praticamente turisti alla mercè dei ben armati e aggressivi miliziani siriani.
Ma il terzo aspetto positivo è la reazione di un Casini spiazzato.
Ha riaffermato - non poteva fare altro dopo essersi esposto così tanto - che avrebbe votato contro, ma uno intelligente e scafato come Casini sa benissimo che una simile divaricazione fra il nucleo portante della CdL (Berlusconi-Fini-Bossi) e lui, renderebbe il suo partito il classico vaso di coccio tra due di ferro.
A meno che non abbia già in tasca un accordo che, per la sua transumanza, gli venga riconosciuta dalla sinistra qualche poltroncina di risulta, magari in Rai.
L'aspetto positivo è dato dalla chiarezza che, finalmente, si farà anche all'interno della CdL con l'autoesclusione dell'Udc (più probabilmente di parte di essa e sicuramente un parte trascurabile del suo elettorato) rendendo l'opposizione più dura e impermeabile alle sirene del "dialogo" con la sinistra.
Silvio Berlusconi è, ancora, il deus ex machina della politica italiana.
Smentendo le fosche previsioni anche di giornalisti di area come Feltri, lo ha dimostrato a Gubbio e le reazioni di Fini e Calderoli, mostrano agli Italiani un Centro Destra voglioso di "menare le mani": esattamente quel che chiediamo ai nostri rappresentanti eletti sin dal 10 aprile.


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6 commenti:

Anonimo ha detto...

E' già qualcosa di positivo.

Anonimo ha detto...

però non è il salto di qualità che io mi apsetto dal cavaliere ieri tranne la coerenza del no alla missione in libano dovuto alla mancanza di chiarezza sulle regole di ingaggio e sul disarmo hezbollah(già nella prima bozza silvio disse che nn avrebbe votato se quelle 2 norme nn fossero state chiare)nn ho visto segnali diversi da quelli di rimini.e poi i mancati accenni alla ristrutturazione di forza italia nn mi sono piaciuti.però lui rimane un grande intrattenitore e sa stare con la GENTE quindi credo ,come dice anche farina su libero,che abbia in serbo un colpo da maestro,da spiazzare tutti.
periclitor

Lo PseudoSauro ha detto...

D'accordo, ma i militari non si doveva farli partire; ora li si espongono a rischi che dato il contesto e le regole d'ingaggio sono oltremodo gravi. Quando la gente e' fuori e' fuori, non si puo' fare finta di niente. Se con Prodi non c'era modo di negoziare, tanto valeva strillare prima, del resto era prevedibile: hanno sempre fatto cosi'. Questa presa di posizione e' un po' tardiva e dettata dalla politica interna; che pensava il Silvio, che gli dessero una contropartita? Dopo 3 ore che hanno incassato il si' hanno tirato fuori il "conflitto d'interessi"... a te stupisce? A me: no.

Massimo ha detto...

*Elly: è molto positivo :-)
*Periclitor: Berlusconi, come ogni leader, deve fornire la traccia sulla quale muoversi. Non deve essere lui a preparare le leggi, i provvedimenti, i regolamenti. Quel compito spetta ai suoi collaboratori. Come faceva Reagan, al quale preparavano schemi sui vari argomenti, con i pro e i contro e lui decideva la strada, il quadro entro il quale muoversi.
*Sauro. Silvio, come ha notato Periclitor, ha sempre posto due condizioni. I rossi hanno deciso di andare ugualmente in Libano. Nulla contro le nostre Forze armate, ma con il voto contrario dei nostri rappresentanti le truppe saranno là per decisione esclusiva della sinistra che se ne assumerà quindi ogni responsabilità e cosneguenza. Anche non strettamente operativa sul campo ma, ade sempio, in relazione ai rapporti con Israele e Stati Uniti, soprattutto se verrà fuori che, per ordini romani, i nostri militari hanno guardato altrove mentre passava un carico di armi destinato ai terroristi.

Otimaster ha detto...

A me resta sempre la preoccupazione che tutto ciò che fa di buono la CdL è solo frutto dell'operato del Cavaliere, dietro c'è il nulla e purtroppo lui non è eterno.

Anonimo ha detto...

Si, anch'io penso che la comparsata di Berlusconi a Gubbio abbia fattori e positivi e negativi. Positiva per l'idea di fare una dura opposizione, negativa per il mancato accenno a novità sul partito. Attendiamo nuovi sviluppi, ma io resto dell'idea che noi con i nostri contributi dobbiamo cercare di essere, non dico alternativi, ma complementari a Berlusconi.