E, ogni giorno che passa, anche ben oltre.
Credo che nessuno potesse immaginare quanto sarebbe stato devastante una (peraltro dubbia) maggioranza (comunque risicata) della sinistra.
Io stesso pensavo ad una politica di appesantimento dello stato, ma con l’occhio ben attento a continuare nella opera di mistificazione riuscita nei 5 anni di Governo Berlusconi.
Invece la dimensione lillipuziana della nomenklatura di sinistra ci dice che, arraffata una poltrona, ognuno suona per conto suo e i cittadini pagano per tutti.
Della politica estera abbiamo già detto, in ultimo ieri , ma è tutto l’orientamento della sinistra che assomiglia ai gorgoglii che emette il suo presidente.
Non paghi di aver già imposto un affrettato accordo sul tfr, adesso vogliono mettere mano nelle pensioni.
LORO che con il LORO statalismo hanno causato l’attuale sbilancio dell’INPS.
LORO che con i LORO scioperi provocarono nel 1994 la caduta del primo Governo Berlusconi e, quindi, la irreparabile perdita della opportunità di sistemare il carico e le scelte pensionistiche, senza le urgenze di questi anni.
Vedremo in dettaglio le proposte (lo stravolgimento che viene quotidianamente operato sulla finanziaria mi induce ad aspettare una qualche proposta coerente, anche se forse è chiedere troppo a questa sinistra), per ora è opportuno ricordare alcuni aspetti fondamentali delle pensioni.
Dopo una vita di lavoro ognuno ha una legittima aspettativa di conseguire un reddito che sia adeguato al tenore di vita sostenuto e che derivi dai suoi accantonamenti e versamenti.
Quindi non una artificiosa decurtazione che penalizza chi più ha versato perché più ha lavorato, ma un rapporto stretto tra versamento e prestazione.
La pensione non può essere scissa dalla sua congruità rispetto alle aspettative di vita.
Se in Italia abbiamo “guadagnato” ben 7 anni di vita media dal 1974, vuole dire che ogni pensionato percepisce in media 7 anni di pensione in più, la qual cosa è esiziale per le casse degli istituti pensionistici, soprattutto nei confronti di chi ha usufruito della pensione con il sistema retributivo.
Ognuno è artefice del suo proprio destino, per cui se ad ogni contribuzione corrisponde un rendimento parametrato al quantum versato, perché imporre un limite minimo ?
E se uno è, come sempre più spesso accade grazie alla maggiore longevità e migliore sanità, ancora in forze, perché imporre un limite massimo ?
In ogni caso è auspicabile che, vista l’insipienza dimostrata in questi pochi mesi e il pressappochismo manifestato in ogni provvedimento, il borbottio di Prodi tradotto con un “dopo la finanziaria penseremo alle pensioni” sia, in realtà, un “dopo la finanziaria penserò alla pensione”.
Sì, alla sua pensione che gli conviene incassare prima di essere ribaltato da cittadini legittimamente esasperati.
Con la convinzione che in prima fila a randellarlo saranno gli itaglioni pentiti, traditi due volte:
nelle speranze che avevano e
Credo che nessuno potesse immaginare quanto sarebbe stato devastante una (peraltro dubbia) maggioranza (comunque risicata) della sinistra.
Io stesso pensavo ad una politica di appesantimento dello stato, ma con l’occhio ben attento a continuare nella opera di mistificazione riuscita nei 5 anni di Governo Berlusconi.
Invece la dimensione lillipuziana della nomenklatura di sinistra ci dice che, arraffata una poltrona, ognuno suona per conto suo e i cittadini pagano per tutti.
Della politica estera abbiamo già detto, in ultimo ieri , ma è tutto l’orientamento della sinistra che assomiglia ai gorgoglii che emette il suo presidente.
Non paghi di aver già imposto un affrettato accordo sul tfr, adesso vogliono mettere mano nelle pensioni.
LORO che con il LORO statalismo hanno causato l’attuale sbilancio dell’INPS.
LORO che con i LORO scioperi provocarono nel 1994 la caduta del primo Governo Berlusconi e, quindi, la irreparabile perdita della opportunità di sistemare il carico e le scelte pensionistiche, senza le urgenze di questi anni.
Vedremo in dettaglio le proposte (lo stravolgimento che viene quotidianamente operato sulla finanziaria mi induce ad aspettare una qualche proposta coerente, anche se forse è chiedere troppo a questa sinistra), per ora è opportuno ricordare alcuni aspetti fondamentali delle pensioni.
Dopo una vita di lavoro ognuno ha una legittima aspettativa di conseguire un reddito che sia adeguato al tenore di vita sostenuto e che derivi dai suoi accantonamenti e versamenti.
Quindi non una artificiosa decurtazione che penalizza chi più ha versato perché più ha lavorato, ma un rapporto stretto tra versamento e prestazione.
La pensione non può essere scissa dalla sua congruità rispetto alle aspettative di vita.
Se in Italia abbiamo “guadagnato” ben 7 anni di vita media dal 1974, vuole dire che ogni pensionato percepisce in media 7 anni di pensione in più, la qual cosa è esiziale per le casse degli istituti pensionistici, soprattutto nei confronti di chi ha usufruito della pensione con il sistema retributivo.
Ognuno è artefice del suo proprio destino, per cui se ad ogni contribuzione corrisponde un rendimento parametrato al quantum versato, perché imporre un limite minimo ?
E se uno è, come sempre più spesso accade grazie alla maggiore longevità e migliore sanità, ancora in forze, perché imporre un limite massimo ?
In ogni caso è auspicabile che, vista l’insipienza dimostrata in questi pochi mesi e il pressappochismo manifestato in ogni provvedimento, il borbottio di Prodi tradotto con un “dopo la finanziaria penseremo alle pensioni” sia, in realtà, un “dopo la finanziaria penserò alla pensione”.
Sì, alla sua pensione che gli conviene incassare prima di essere ribaltato da cittadini legittimamente esasperati.
Con la convinzione che in prima fila a randellarlo saranno gli itaglioni pentiti, traditi due volte:
nelle speranze che avevano e
6 commenti:
Nessuno pensava potessero fare tanti danni in così breve tempo, il guaio è che non vedo nessuno seriamente intenzionato a dargli la spallata finale e non concepisco che si attenda facciano da soli, ogni giorno che passa la sitiazione peggiora e presto potrebbe diventare irreparabile.
Ciao
Scommetto che hai qualche registrazione degli storici "ai confini della realata'"... sul topic non intervengo nemmeno per carita' di Dio, Patria, Famiglia. Speriamo che se ne vadano presto.
Volevo intervenire nel nostro gruppo, ma ho scoperto di essere stato sospeso, che è successo e soprattutto chi è stato? A quanto ho capito, risultano essere sospese 4 persone in totale.
*Pubblicità*
La Hobby & Work da circa tre mesi, ogni settimana, pubblica (lo si trova in edicola) un dvd con i vecchi episodi del telefilm "Ai confini della realtà".
Domani esce l'undicesimo dvd :-)
*Captain*
Da quel che ho visto è una sospensione automatica per chi ha optato per ricevere i messaggi nella mail.
Ciò accade quando la mail è piena e respinge 3 messaggi di seguito.
Chi si trovasse nelle tue condizioni deve liberare la casella di posta.
x Otimaster.
"Nessuno pensava potessero fare tanti danni in così breve tempo"
Veramente io lo pensavo. Ho l'ulcera dal 10 aprile.
x Mons.
Secondo me la soluzione migliore sarebbe: riportare l'INPS a istituto facoltativo, trasformare le pensioni in un contratto con una scadenza concordata, e con un conguaglio alla scadenza, mettere poi l'INPS in concorrenza con i privati. In tal modo, o si comporta in modo che i contribuenti siano soddisfatti, oppure smonta baracca e baracchino e si leva dalle cosiddette.
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