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No alla deriva

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31 ottobre 2006

Profumo di Reazione

Il fallimentare bilancio di appena 5 mesi di sinistra, ha fatto emergere una larga simpatia per la Destra.
I sondaggi, per una volta unanimi: quelli italiani e quelli americani, dicono che prodinotti è in caduta libera, mentre Berlusconi conserva il primato sia come Premier che come Leader del Centro Destra.
Le risposte delle categorie e dei singoli ad una finanziaria che torna – e pesantemente ! – a mettere le mani nelle nostre tasche, dopo cinque anni di costante riduzione della pressione fiscale, danno la misura di come i nuovi czar della sinistra siano isolati nel loro palazzo, alla vigilia di un inverno di grande scontento.
Ma, ancora più, si capta la volontà del Popolo di reagire ad uno stato di cose che porterebbe al collasso la nostra società e farebbe andare a ramengo la nostra sicurezza, il nostro benessere e la nostra libertà.
Aiutati anche dalla riforma dell’art. 52 del codice penale, fortemente voluta dalla Lega con il suo e nostro Ministro della Giustizia Roberto Castelli, i cittadini, aggrediti, cominciano sempre di più a reagire abbattendo i rapinatori .
Ma la punta di questo gigantesco iceberg è la ribellione al politicamente corretto che ha in Daniela Santanchè ed Elisabetta Gardini gli alfieri della Reazione che monta in Italia.
E se ancora qualcuno si ostina a pronunciare la liturgia resistenziale, altri reagiscono a 60 anni di pavidità chiedendo, confortati anche dal successo di pubblico che sta ottenendo Giampaolo Pansa, non la versione di parte della nostra storia, ma la nostra Storia tout court.
E dopo anni in cui udivo un coro monocorde da parte di chi sapeva cosa si doveva fare, ma dalla cui bocca uscivano solo le litanie prescritte, finalmente leggo e ascolto parole di autentica libertà.
Forse ci volevano questi mesi di prodinotti, per far aprire gli occhi a molti e gettare alle ortiche i paludamenti del politicamente corretto per innestare una nuova stagione arrembante verso il futuro, il nostro futuro, che non potrebbe mai esistere senza solide radici nel nostro passato.
Reagire, quindi, per riprenderci la nostra Terra, le nostre Tradizioni, la nostra Cultura senza alcun cedimento verso chi vorrebbe stravolgere il tutto nel nome di un improbabile multiculturalismo.
L’autunno della sinistra ci porta il profumo della Reazione.

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8 commenti:

marshall ha detto...

...e non solo.
Manderebbe in fumo i risparmi, facendo diventare carta straccia i soldi investiti in titoli pubblici.

marshall ha detto...

Pare che al Sud avvengano meno stupri e altri generi di violenze da parte di extracomunitari.
Ci sarà pure una ragione ??
Ho sentito in una intervista, un anziano sardo rispondere tranquillamente: "la Sardegna è un'isola".
Come dire "de chi se scapa no".

Unknown ha detto...

Qualche rondine, speriamo arrivi una primavera "invernale". Facendo attenzione a non esagerare, nell'altro senso, non vorrei che la reazione provocasse l'insorgere di un nuovo conformismo, anziché di una ripresa ed aggiornamento dei migliori elementi culturali della tradizione occidentale.

Anonimo ha detto...

Sebbene non mi ritenga un reazionario amo le nostre tradizioni e mi imbelvisco vedendo questa sinistra demolire la nostra civilta' a colpi di leggi e pluriculturalismo islamico. Condivido sicuramente l'impressione che ci sia una nascita di nuove idee e tutte provenienti dalla nostra parte. Forse questo Purgatorio ci sta facendo bene, visto che durante i 5 anni di governo le produzioni culturali sono state ridotte.

Otimaster ha detto...

Evidentemente gli italiani dovevano picchiarci la testa, speriamo che la botta non sia troppo dura.

Anonimo ha detto...

Io lo notavo già quest'estate. C'è in giro un'aria diversa. Il popolo di centrodestra, generalmente moderato e poco propenso a impelagarsi nelle polemiche, ha rialzato la testa. Il malcontento monta. Si tornerà a elezioni, presto o tardi (temo tardi), ma ho la certezza che a sinistra pagheranno tutto: l'irresponsabile okkupazione delle istituzioni, la politica di odio nei confronti dell'avversario, la vagonata di tasse, il controllo quasi mafioso dell'informazione.
Si tratta solo di aspettare. Questi cadono nel baratro e non ne escono più.

Massimo ha detto...

Cerco di capire le difficoltà di uno di sinistra che si sente buggerato nelle sue scelte e che intimamente sa che si stava meglio quando c'era Lui: tranquillo Tilt, tornerà presto ... :-D

Anonimo ha detto...

Anche la destra è messa male con troiette analfabete e Giuseppi Fini che pensano che il Darfur sia un modo di dire