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10 ottobre 2006

All'onu inizia l'era di Ban Ki Moon


Ieri è stato designato il nuovo segretario generale dell’onu, l’inutile e costosa organizzazione per chiacchieroni mondiali ben remunerati.
Kofi Annan lascia senza suscitare rimpianti e al suo posto andrà un sud coreano, Ban Ki-Moon.
Ancora una volta è un cambio tra due personaggi di secondo piano della politica internazionale, appartenenti a due nazioni ugualmente di secondo piano.
L’onu, presumibilmente, continuerà ad essere un palcoscenico per la propaganda delle dittature e senza alcuna efficacia concreta, che, ancora una volta, dovrà essere rimessa alla volontà degli Stati Uniti e della Gran Bretagna (con i loro alleati che, di volta in volta cambiano a seconda dei loro governi).
Credo nessuno si ricordi di una sola operazione onu condotta in autonomia da Stati Uniti e Gran Bretagna, nell’interesse della sicurezza e della libertà.
Eppure ci sarebbe voluto poco per cercare, con un ultimo tentativo, di dare all’onu quello spessore che gli è sempre mancato.
Gli Stati Uniti hanno almeno due ex presidenti ancora sufficientemente in forze per ricoprire quel ruolo in modo degno e avendo alle spalle anche la maggiore potenza mondiale: George Bush padre e Bill Clinton.
La Gran Bretagna sta per pensionare Tony Blair.
Sarebbero state scelte di grande qualità e con la prospettiva di aumentare (e di molto) influenza e prestigio dell’onu.
Si è però preferito scegliere la strada vecchia, quella del personaggio scolorito, di mediazione, anche se è ragionevole sperare che da un sud coreano – considerato quello che ha subito la Sud Corea dal comunismo – ci possa essere maggiore sintonia con gli Stati Uniti e l’Occidente, di quanto non ne abbia avuta la fallimentare gestione Annan, di cui rimarrà negli annali solo lo scandalo “oil for food e l’incosistenza dell’onu in Iraq, Afghanistan, Iran, Corea del Nord e in tutte le circostanze critiche.
Per le questioni concrete, dovremo ancora affidarci allo Zio Sam e si ripropone la domanda: ma perché dobbiamo ancora lautamente foraggiare quelle organizzazioni inutili e inadatte strutturalmente per il compito che dovrebbero svolgere ?

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

L'Onu e' nata gia' male, un po' come la finanziaria di quest'anno.. Anche con le personalita' di spicco che tu indichi avrebbe poco margine a causa della stupida regola dei veti che finora ha impedito qualsiasi intervento risolutorio di crisi mondiali.

Hermes ha detto...

dai, alla fine meglio questo che non un replicante di Sinbad Annan...

Bobo ha detto...

L'Onu sarebbe da rottamare, e basta...Al suo posto, io istituirei un bel consiglio delle democrazie, e tutti gli altri fuori...Chavez che vada a pontificare nei peggiori bar di caracas...

Riccardo Gallottini ha detto...

Sulla scelta di CLinto o Bush padre all'Onu mi viene da ridere. Ti pare che mettano un politico di primo piano alla guida delle Nazioni Unite? Meglio un banale diplomatico, tanto nn è che fa i suoi interessi il segretario. Fa quello dei Paesi, e quindi basta un burattino. Per le altre questioni concordo. L'Onu è da rottamare...

Massimo ha detto...

Meglio questo Moon, sicuramente, Hermes.
Ottimista ?
In genere lo sono, in questo caso sono ottimista ... sì, che presto o tardi quaesta onu sarà rottamata :-)

Anonimo ha detto...

Dici bene: l'Onu è tendenzialmente inutile e palesemente anacronistico, con quella storia del Consiglio di sicurezza e del diritto di veto e dei seggi destinati alle nazioni canaglia e così via.
Serve un ente sovrannazionale? Benissimo. Ma non questa roba qui!

Il Temporeggiatore ha detto...

Pensate all'inutilità di un ente che, dopo la bomba coreana, deve anche discutere sulle sanzioni e le "severe sanzioni" sono quattro frescacce sull'embargo solo per materiali e strumenti militari !
Ne facciamo volentieri a meno.