Rubando (e parzialmente modificando) il titolo di un messaggio inviato in privato ai Castellani da Captainoconnell (che ha rinunciato ad utilizzarlo) voglio fare una puntata nella … filosofia del Valori.
Non scriverò di finanziaria, di Telecom, del pressappochismo felicemente manifesto anche per gli itaglioni che quella banda che si chiama “sinistra” ha evidenziato in pochi mesi: i sondaggi (anche quelli dei giornali “amici” di simili dilettanti) dicono chiaramente che l’Italia s’è Destra (troppo tardi, però !).
Voglio invece scrivere di un sogno, di quel che auspico nei miei prossimi 50 anni.
Le tre parole del titolo sono “ad hoc” per mantenere l’assonanza con la canzone tormentone di alcune estati fa, è però necessario integrarle, senza che cambi la sostanza del mio pensiero, con Libertà, Benessere, Giustizia, Sicurezza: sono altre 4, ma assieme a Destra, Patria e Onore, rappresentano non solo un programma compiuto di governo, ma anche un progetto politico di ampio respiro per il mondo che verrà.
Sette parole, come le note, che suonano in modo armonico nel cuore e nelle menti degli uomini.
Sette parole, come i Magnifici del film cult del western, che ci dicono poche, fondamentali cose e che danno risposte anche ad alcuni dilemmi del presente.
Libertà. Il più alto e prezioso dei beni.
Un diritto soggettivo di ogni essere umano.
Libertà di parlare, libertà di scrivere, libertà di pensare e di diffondere il proprio pensiero, libertà di comunicare, libertà di spostarsi, libertà di commerciare, libertà di spendere per i propri capricci i soldi che si sono guadagnati con il proprio lavoro.
E il riconoscimento di tutte quelle libertà, significa Giustizia, perché Libertà è Giustizia.
Giustizia per chi è vittima di soprusi e per chi subisce violenze.
Giustizia perché uno stato che sia serio non può lasciare libertà a chi commette crimini che defraudano i cittadini onesti della vita, dei loro cari, del loro patrimonio.
Giustizia perché per evitare che l’uomo sia homini lupus, è necessario dare poche, ma chiare regole e che siano fatte rispettare, non una valanga di precetti sistematicamente ignorati.
Giustizia, quindi, non è assumere provvedimenti da “tana libera tutti”.
Ed è la Giustizia che ci garantisce Sicurezza, perché la nostra Libertà viene violata se non siamo sicuri in casa, al lavoro, durante le vacanze, per strada.
Sicurezza perché ognuno possa, senza preoccupazioni, esprimere al meglio se stesso, le sue caratteristiche, le sue doti.
Sicurezza significa avere in primo piano l’interesse del cittadino, il suo Benessere.
Ed è il Benessere una caratteristica che appartiene ai giorni nostri e di cui dobbiamo ringraziare i nostri Padri che si sono sacrificati per consegnarci una nazione nella quale noi si potesse crescere avendo qualcosa in più di quello che hanno avuto loro, con l’unico onere di lasciare ai nostri figli una nazione nella quale credere e crescere avendo qualcosa in più di quello che abbiamo avuto noi.
Si chiama anche, se vogliamo, Progresso.
E qui occorre sottolineare il concetto di “nazione” che è strettamente connesso a quello di Patria.
Patria come “terra dei Padri” e “Nazione” come comunanza di nascita, di costumi, di lingua, di storia, di religione.
“Una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor”.
Patria e Nazione quindi come concetti che non possono vivere l’uno senza l’altro.
La Nazione ha bisogno di una Patria e la nostra Patria è l’Italia, dove però la Nazione rischia di scomparire in un melting pot forzato e che non può portare altro che disgrazie, a tutti.
E’ quindi un dovere per gli Italiani (quelli veri e quelli che si stanno svegliando dal sonno della ragione che li aveva ottenebrati il 9 e 10 aprile 2006) difendere la propria Patria e conservare la propria Nazione.
L’Onore è questo: preservare e diffondere i Valori che appartengono alla nostra nazione.
L’Onore è non piegarsi alle mode, magari comode, come quella del “politically correct” che impedisce addirittura di chiamare le cose con il loro nome ed eleva al rango di diritti dei capricci che rappresentano invece la deriva morale di una Nazione, indebolendone il carattere e la voglia di combattere con perversioni e lassismi.
Libertà, Giustizia, Sicurezza, Benessere, Patria, Onore.
Valori e concetti che possono essere riassunti in una parola: Destra.
Sono Valori tipici della Destra in Italia e nel Mondo.
Sono Principi che camminano sulle gambe delle Donne e degli Uomini di Destra.
Se pensate bene a quello che accade nel mondo, vedrete che ovunque la Destra è al governo si aprono spazi di libertà.
Ovunque la Destra sia esclusa dal governo cresce il Moloch statale, l’invadenza della burocrazia, la gretta massificazione fondata su un distorto (perché non compreso) concetto di uguaglianza e vengono redatte leggi che legittimano le sordide abiezioni morali.
Non scriverò di finanziaria, di Telecom, del pressappochismo felicemente manifesto anche per gli itaglioni che quella banda che si chiama “sinistra” ha evidenziato in pochi mesi: i sondaggi (anche quelli dei giornali “amici” di simili dilettanti) dicono chiaramente che l’Italia s’è Destra (troppo tardi, però !).
Voglio invece scrivere di un sogno, di quel che auspico nei miei prossimi 50 anni.
Le tre parole del titolo sono “ad hoc” per mantenere l’assonanza con la canzone tormentone di alcune estati fa, è però necessario integrarle, senza che cambi la sostanza del mio pensiero, con Libertà, Benessere, Giustizia, Sicurezza: sono altre 4, ma assieme a Destra, Patria e Onore, rappresentano non solo un programma compiuto di governo, ma anche un progetto politico di ampio respiro per il mondo che verrà.
Sette parole, come le note, che suonano in modo armonico nel cuore e nelle menti degli uomini.
Sette parole, come i Magnifici del film cult del western, che ci dicono poche, fondamentali cose e che danno risposte anche ad alcuni dilemmi del presente.
Libertà. Il più alto e prezioso dei beni.
Un diritto soggettivo di ogni essere umano.
Libertà di parlare, libertà di scrivere, libertà di pensare e di diffondere il proprio pensiero, libertà di comunicare, libertà di spostarsi, libertà di commerciare, libertà di spendere per i propri capricci i soldi che si sono guadagnati con il proprio lavoro.
E il riconoscimento di tutte quelle libertà, significa Giustizia, perché Libertà è Giustizia.
Giustizia per chi è vittima di soprusi e per chi subisce violenze.
Giustizia perché uno stato che sia serio non può lasciare libertà a chi commette crimini che defraudano i cittadini onesti della vita, dei loro cari, del loro patrimonio.
Giustizia perché per evitare che l’uomo sia homini lupus, è necessario dare poche, ma chiare regole e che siano fatte rispettare, non una valanga di precetti sistematicamente ignorati.
Giustizia, quindi, non è assumere provvedimenti da “tana libera tutti”.
Ed è la Giustizia che ci garantisce Sicurezza, perché la nostra Libertà viene violata se non siamo sicuri in casa, al lavoro, durante le vacanze, per strada.
Sicurezza perché ognuno possa, senza preoccupazioni, esprimere al meglio se stesso, le sue caratteristiche, le sue doti.
Sicurezza significa avere in primo piano l’interesse del cittadino, il suo Benessere.
Ed è il Benessere una caratteristica che appartiene ai giorni nostri e di cui dobbiamo ringraziare i nostri Padri che si sono sacrificati per consegnarci una nazione nella quale noi si potesse crescere avendo qualcosa in più di quello che hanno avuto loro, con l’unico onere di lasciare ai nostri figli una nazione nella quale credere e crescere avendo qualcosa in più di quello che abbiamo avuto noi.
Si chiama anche, se vogliamo, Progresso.
E qui occorre sottolineare il concetto di “nazione” che è strettamente connesso a quello di Patria.
Patria come “terra dei Padri” e “Nazione” come comunanza di nascita, di costumi, di lingua, di storia, di religione.
“Una d’arme, di lingua, d’altare, di memorie, di sangue e di cor”.
Patria e Nazione quindi come concetti che non possono vivere l’uno senza l’altro.
La Nazione ha bisogno di una Patria e la nostra Patria è l’Italia, dove però la Nazione rischia di scomparire in un melting pot forzato e che non può portare altro che disgrazie, a tutti.
E’ quindi un dovere per gli Italiani (quelli veri e quelli che si stanno svegliando dal sonno della ragione che li aveva ottenebrati il 9 e 10 aprile 2006) difendere la propria Patria e conservare la propria Nazione.
L’Onore è questo: preservare e diffondere i Valori che appartengono alla nostra nazione.
L’Onore è non piegarsi alle mode, magari comode, come quella del “politically correct” che impedisce addirittura di chiamare le cose con il loro nome ed eleva al rango di diritti dei capricci che rappresentano invece la deriva morale di una Nazione, indebolendone il carattere e la voglia di combattere con perversioni e lassismi.
Libertà, Giustizia, Sicurezza, Benessere, Patria, Onore.
Valori e concetti che possono essere riassunti in una parola: Destra.
Sono Valori tipici della Destra in Italia e nel Mondo.
Sono Principi che camminano sulle gambe delle Donne e degli Uomini di Destra.
Se pensate bene a quello che accade nel mondo, vedrete che ovunque la Destra è al governo si aprono spazi di libertà.
Ovunque la Destra sia esclusa dal governo cresce il Moloch statale, l’invadenza della burocrazia, la gretta massificazione fondata su un distorto (perché non compreso) concetto di uguaglianza e vengono redatte leggi che legittimano le sordide abiezioni morali.
9 commenti:
Ho brevemente commentato da me l'affaire Putin/Katsav :-D
Spero non abbia modificato il titolo solo per non incorrere nel plagio:-)!
A me basterebbe vederlo un partito che incarni questi valori.
Si, questa è la destra ideale...molto diversa, purtroppo, da quella reale...
A Roma A Roma !
Sono ormai sempre più staccati dal Paese, non molliamo la presa: TUTTI A ROMA IL 3 DICEMBRE, per mandarli a casa !
Tutto ciò che è "ideale" è sempre differente dal "reale", sarà sempre così, per questo c'è progresso, perchè abbiamo sempre davanti un obiettivo, un tragurdo, guai ad essere appagati !
La speranza che da Verona e Vicenza parta la riscossa (e in tempi anche brevi) c'è tutta, visto il cumulo di castronerie e di cialtroneria di cui è protagonista la sinistra in appena 6 mesi !
Dico anche: se fosse per me accetterei una leggina che consenta ai parlamentari di accedere alla loro pensione anche dopi un mese in carica ... così magari non dovremmo aspettare la primavera del 2009 ... ;-)
Il popolo di Vicenza aveva un'idea di patria diversa dalla mia, io non fischio nessun inno nazionale, lì si è infangato persino l'inno di Mameli: peggio dei comunisti!
Right or wrong is my Country ? :-)
Beh, ad essere sincero se al Tricolore e all'Inno di Mameli, si sovrappongono e, quindi, vi si identificano figuri istituzionali come Prodi, Napolitano, Marini e Bertinotti, fischierei anche io ...
Dai su, Mons: sappiamo entrambi che lì non fischiavano "le istituzioni", ma ben altro...almeno tra noi possiamo dircelo e ammettere di che pasta sono i beceroleghisti.
Fischiavano un inno che non sentivano loro, a maggior ragione oggi che lo stato è ostile e nemico al cittadino considerato solo un suddito da spremere.
Non mi sembra che siano importanti i loro fischi, perchè quando lo stato dimostrarerà di operare per il cittadino e non contro, quei fischi si tramuteranno in applausi.
Basta solo liquidare definitivamente questa sinistra. ;-)
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