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No alla deriva

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05 ottobre 2006

Più la finanziaria è complessa, più sicura è la fregatura


Continuiamo a parlare delle rapine fiscali che la sinistra vorrebbe perpetrare ai danni di chi produce per foraggiare clientele e nicchie di privilegiati.
Avete osservato che non ci sono due tabelle riassuntive uguali tra loro ?
E che ogni tabella differisce sensibilmente dal "conto della serva" che ognuno di noi, responsabilmente, ha fatto, partendo dal suo unico/730 del 2006 per vedere quanto gli verrà a costare la stoltezza di metà Italia ?
Avete notato come ogni commento, ogni valutazione, ponga costantemente delle riserve e delle eccezioni basate su una serie, pressoché infinita, di variabili ?
In questo mare magnum di norme e codicilli si perde la chiarezza e la linearità.
E quando ciò accade si lascia un ampio spazio a chi, scientemente o ingenuamente, si fa portatore di interessi particolari tesi a dimostrare una tesi o l'altra.
Pensate solo alla distinzione e all'inversione che la sinistra vorrebbe portare tra deduzione e detrazione.
Non è indifferente l'uso della prima formula o della seconda, perché incide sul reddito imponibile, sul quale vengono calcolate anche le addizionali comunali e regionali.
E' molto più di un sospetto pensare che la farraginosità, la confusione, le miriadi di eccezioni, commi, rimandi, di un testo già di suo complesso come quello di una finanziaria, sia solo un modo per creare una cortina fumogena e coprire il reale, sanguinoso impatto di una manovra che porta solo ed esclusivamente all'impoverimento dei cittadini, perché è centrata sul prelievo di risorse dai privati ad un pubblico vorace e senza fondo.
Il fatto che, come indicato in premessa, non vi sia una tabella uguale all'altra, dimostra come, cambiando o interpretando in modo diverso i vari codici e codicilli, si realizzino fattispecie diverse, anche sensibilmente.
Questa è una delle storture che derivano dall'applicazione di un sistema (progressivo) idolatrato dai classisti e che, nella realtà, produce confusione, perché affiancato da tutta una serie di ipotesi e di variabili in base alle tante diverse ipotesi personali e, come il codice prussiano che ricorderanno tutti coloro che hanno studiato giurisprudenza, volendo regolare tutto, si lasciano sempre buchi drammatici.
Al punto che ognuno produce la tabella che maggiormente gli serve per dimostrare la sua tesi, dichiarandola una "media" rappresentativa, una sorta di pollo di Trilussa.
Questo è anche dimostrato dall'ampliamento degli scaglioni.
Il Governo Berlusconi aveva promosso una semplificazione, riducendo gli scaglioni, che favoriva anche una maggiore chiarezza nel capire dove portava quella finanziaria.
La sinistra, invece, dovendo calibrare con il bilancino del farmacista le esigenze di parte - a volte tra loro in conflitto - di ben 9 formazioni politiche, ha nuovamente aumentato gli scaglioni, creando i presupposti per aumentare la confusione di cui le tabelle giornalistiche sono chiaro esempio.
Una soluzione c'è.
Abbandonare i criteri progressivi.
Abbandonare la moltiplicazione delle imposte.
Promuovere una flat tax nazionale per le spese necessarie (non superflue!) al funzionamento della macchina statale: parlamento, esteri, Polizia Nazionale, Forze Armate, giustizia.
Quindi una percentuale fissa, uguale per tutti, che da sola garantisce chiarezza e proporzionalità.
Si risparmia in burocrazia, si risparmia lo stillicidio di scadenze.
E si fanno pagare i servizi, anche solo al prezzo di costo, a quanti effettivamente li utilizzano.
Il presupposto è anche una forte cura dimagrante dell'apparato pubblico, tanto ipertrofico, quanto inefficiente.
Ogni finanziaria sarebbe più chiara e, da subito, ognuno di noi potrebbe vedere se da quel governo abbiamo un beneficio o se, invece, tenta di appropriarsi del nostro reddito.
Ma una tale chiarezza trova forti avversioni a sinistra e in tutto l'ambiente statalassistenzialista e il perché è molto chiaro: solo nella confusione possono far credere a quelli cui stano mettendo le mani nelle tasche di farlo per il loro bene.

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8 commenti:

marshall ha detto...

Fare il rosticciere, sarebbe il loro mestiere, altro che politici!
Perchè fare le frittate sarebbe il loro lato forte.
A suo tempo, si andò avanti un anno ,per spiegare la differenza tra DEDUZIONE e DETRAZIONE. Furono fatti convegni. Nei cinema-teatri cittadini furono invitate eminenti personalità per spiegare alla cittadinanza le DIFFERENZE FONDAMENTALI tra i due CONCETTI.
Ora si vuol "girare la frittata" e ciò che è detrazione diventa deduzione e viceversa: se ho ben capito?

Unknown ha detto...

Analisi pi' che corretta, temo. Questo Governo e' completamente costruito intorno a simili giochi di prestigio, purtroppo...

Anonimo ha detto...

Flat Tax tutta la vita.
Oggi, però, non è possibile realizzarla in Italia se prima non si riforma l'art. 53 della Costituzione, che impone che il sistema tributario sia informato a criteri di progressività (sic!).
In poche parole, ooggi come oggi, sarebbe pure incostituzionale.

Anonimo ha detto...

art. 53, secondo comma

Massimo ha detto...

La costituzione si può cambiare, soprattutto se inalbera ancora vessilli ottocenteschi ;-)

Anonimo ha detto...

Mons, leggevo pochi giorni fa che nella finanziaria di Visco e Padoa Schiappa ci sono circa 200 articoli del tutto incompleti, da completare in sede parlamentare.
Come vedi, la complessità, l'arzigogolatura, in ultima analisi il 'latinorum' dei politici taroccati si manifesta fin dal testo di legge... Figurati che idee chiare possono avere sul benessere della nazione.

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Per forza la finanziaria è incasinata, è tutta una tattica.

Guarda quanto polverone hanno fatto per buttare giù Berlusconi. Hanno incasinato la politica e sparavano cifre false, balle stratosferiche e stupidaggini apocalittiche. Più c'é polvere meno la gente capisce e meno la gente capisce più i cretini li votano, sulla fiducia e sugli slogan facili facili.

Poi è arrivato il loro programma: trecento pagine di vacuum. Anche lì tutto incasinato, apposta perché la gente si stufasse di leggere alla seconda pagina. Allora l'idiota italico che ha fatto ? Ovviamente era troppa fatica leggere il programma e rendersi conto della sua inconsistenza, ha preferito il riassunto fatto da Prodi. Ed il riassunto era "con noi diventerete ricchi". IH IH IH !

Inoltre nel programma si poteva leggere di tutto e con qualunque interpretazione, da "fesso chi legge" ai numeri del lotto della settimana successiva. Bastava molta immaginazione ed una buona dose di ideologìa, oltre che ad essere addestrati come scimmie a dire le false sciempiaggini dei loro slogan.

Però ora si sono scoperti...e guarda che accade in Italia !

I coglioni hanno preso un bel calcione, e si sa quando si prende un calcio lì ci si piega in due, pronti per prenderlo anche nel didietro.

Quello che sta accadendo ai compagni, ora muti come i pesci e carichi di risentimento per la coglionata che hanno essi stessi fatto è emblematico.

Se non fosse che stanno rovinando il nostro paese ed anche noi Prodi sarebbe da applaudire.

marshall ha detto...

Jetset,
grintoso e scatenato!
Complimenti