Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

24 aprile 2007

Gli Italiani prima di tutto

Nicholas Sarkozy ha vinto il primo turno delle presidenziali francesi, sposando alcuni temi propri della destra francese, primo fra tutto l’identità, proponendo un ministero per l’identità nazionale.
Credo che la questione della identità nazionale debba essere ripresa e sviluppata anche in Italia, dove nel nome di un malinteso senso di ospitalità, si tende a dimenticare che questa terra è la nostra terra e non di islamici, cinesi o africani.
E’ una terra dissodata dalle immigrazioni interne e irrigata dal nostro sangue, sudore e lacrime.
Se adesso possiamo godere di un benessere relativo, lo dobbiamo a generazioni di Italiani che si sono spesi per consentire a noi di trovare l’acqua calda ogni sera in cui torniamo a casa.
Ed quindi importante considerare l’italianità, l’identità nazionale, un valore prioritario da conservare, favorire e sviluppare.
Questo significa che deve essere data la precedenza agli Italiani in ogni circostanza in cui il pubblico interviene:
- nella sanità
- nell’assegnazione di alloggi
- nel collocamento
.
La cittadinanza non può essere concessa alla leggera, allegramente come se fosse il regalo di un giochino televisivo.
La cittadinanza deve essere un traguardo per l’immigrato, un premio autentico che ne certifichi la sua integrazione nel nostro sistema culturale e civile.
Non può quindi essere automaticamente legata ad un freddo dato statistico o temporale, ma ad una assimilazione della italianità, dei nostri costumi e delle nostre Tradizioni.
L’Italia non è un territorio disabitato dove chiunque può trovare spazio.
L’Italia è un paese densamente popolato, dove chiunque arrivi si trova a convivere a stretto contatto di gomito con chi già c’era.
I comunisti sono sempre stati antinazionali e adesso, cambiano le etichette sul campanello di casa, ma restano antinazionali.
Lo dimostrano appiattendosi sulle direttive dell’unione europea, ma ancor più con il tentativo di ribaltare il cammino virtuoso iniziato con la Bossi-Fini, immettendo in Italia una massa enorme di immigrati, senza criterio e senza selezione.
Una tale politica, oltre a creare i presupposti per sanguinosi conflitti sociali, avrebbe come unico risultato quello di far perdere il senso delle nostre radici e una nazione senza radici è una nazione destinata necessariamente a diventare schiava di chi le ha.
Ecco che la battaglia per rispolverare, ricordare, far riemergere la nostra identità nazionale è anche una battaglia di libertà.
Perché la nostra Libertà, il nostro Benessere, la nostra Sicurezza diventano valori connaturati con quello identitario e la battaglia per essi, nel riconoscimento delle comuni radici, potrà essere combattuta con la consapevolezza e la decisione necessaria per vincerla.

Entra ne

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande massimo, gan bell'articolo..... se me lo consenti lo pubblico sul mio blog....... ovviamente citando la fonte...... :-)

antonio

gabbianourlante ha detto...

IO AMO L'ITALIA ma gli italiani la amano? ha scritto magdi allam....
c'è mai stato uno scrittore italiano che si sia posta questa domanda?
se gli altri HANNO RADICI che pretendono di mantenere, per quale motivo non dovremmo fare lo stesso?
un saluto

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Sto preparando un Post sugli Zingari. Per il momento mi limito a ricordare che intervistato a l' "Antipatico" da Belpietro, il Presidente dell' Opera Nomadi ha ammesso che uno zingaro che chiede l'elemosina guadagna tra i 50 ed i 100 Euro al giorno. Moltiplicateli per 30 gg e fanno 1500/3000 Euro al mese.In nero. Io cosa racconto ai miei dipendenti ?

Simo ha detto...

secondo me chi ha bisogno di un Ministero per sapere chi è e quali valori ha non è nessuno e non ha valori.
Detto ciò non ha senso favorire gli italiani rispetto ai non italiani.
Immagina la scena: Bush in visita in Italia ha un malore ma gli viene vietato il soccorso perché non italiano!
No. Prima della cittadinanza viene la residenza. Chi risiede in Italia, ma non è nato in Italia, da italiani o educato dalle scuole italiane, dovrebbe quantomeno dimostrare di aver compreso e accettato alcuni valori LAICI dello Stato italiano.
Pena il rimpatrio e la preclusione ad una eventuale richiesta di cittadinanza. Con il diritto a risiedere in Italia si può ben usufruire di alcuni fondamentali servizi pubblici anche perché normalmente i residenti, italiani e non, qualche tassa la pagano.
Con la cittadinanza si acquistano principalmente i diritti politici e per acquisire la cittadinanza sarebbe opportuno che il richiedente dimostrasse di conoscere 1) i principi costituzionali;
2) il funzionamento dei poteri dello Stato.
Ciao

Anonimo ha detto...

Identità nazionale.
Un tema buono per Chi l'ha visto, dopo il varo della riforma Bossi-Fini che, udite udite, ha avuto anche la responsabilità, secondo Amato, di aver aumentato l'immigrazione clandestina!

Ma come ? Non era troppo rigida con i clandestini ?

Ora, con la nuova norma, ci troveremo più stranieri grazie alla semplificazione del rilascio di permessi d'ingresso; privilegiati gli infermieri, badanti, colf, e pure gli artisti con tanto di abolizione del contratto di soggiorno, previsto dalla Bossi-Fini.
E ancora il rilascio di documenti regolari, per un anno, per chi viene licenziato e cerca un nuovo lavoro.

E questa non è clandestinità ?

Ragazzi, simao in serio pericolo.
Non tanto noi, quanto la prossima generazione.

Ciao Massimo

Massimo ha detto...

Simone, il ministero è per difendere l'identita nazionale dal "meticcismo", non per scoprire chi siamo :-)
Bush sarebbe un ospite e un ad un ospite non si negano le cure, senza considerare che un qualsiasi cittadino americano, inglese, tedesco o comunque occidentale, quando viene in Italia, è seguito dalla sua assicurazione/assistenza che provvederà poi a saldare il conto.
Ma gli immigrati ?
Non sono ospiti invitati (tranne quelli che vengono qui perchè assunti) e non hanno certo una loro assicurazione.
Il valori "laici" dello stato. Mi sembra un concetto un po' troppo ampio e a rischio elastico: ce li ritroveremmo tutti qui, soprattutto se fosse sufficiente una mera dichiarazione formale. Invece la cittadinanza è sostanza se legata ad un modo di vivere costante nel tempo (per un lungo tempo) e vista come un premio che ti consente di accedere a delel utilità (come l'essere antergati per casa, sanità, istruzione, lavoro).

Monica. Quelli stanno facendo una serie di ddl (che spero rimangano tali: disegni) che scardineranno il nostro sistema civile e sociael e apriranno la strada a scontri nelle piazze, perchè a tutto c'è un limite oltre il quale non è più tollerabile pagare per mettere a rischio il proprio benessere, la propria sicurezza, la propria libertà. Ci sveglieremo. Magari tardi, ma ci sveglieremo. Speriamo non sia troppo, tardi.