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13 aprile 2007

Sinistra inaffidabile, senza dignità nè pudore

Il temporaneo ministro degli esteri, il già sfiduciato D’alema che però non molla la poltrona, ha proposto la sua relazione sulla vicenda del giornalista di Repubblica, alla camera.
Possiamo capire perché non solo gli Stati Uniti, ma anche gli alleati europei considerino oggi l’Italia alla pari di una nazione inaffidabile.
Hanno pienamente ragione anche se non fanno la distinzione che vorrei qui sottolineare: inaffidabile è il governo espressione della sinistra e di chi l’ ha votata, non la nazione italiana che, come dimostrano i sondaggi che danno il Centro Destra in netto vantaggio, è sana.
Dalla relazione di D’alema emerge una difesa abborracciata senza dignità né pudore.
Cosa significa, infatti, che l’interprete, poi sgozzato, fosse stato liberato assieme a Mastrogiacomo e poi ripreso dai terroristi, se non che è stata fatta (dai terroristi stessi) una scelta politica su chi liberare ?
Con quale faccia (immaginate la sostanza …) D’alema può dire che la via delle trattative "é un criterio consolidato", non stabilito dal governo Prodi ma "costantemente seguito negli anni dai diversi governi italiani e regolarmente sostenuto" ?
Berlusconi non ha mai provveduto ad esercitare pressioni sui governi alleati (e debitori come quello afgano) per liberare pericolosi tagliagole (che magari hanno partecipato allo sgozzamento dell’interprete …) perché se la trattativa è una prassi "seguita da molti altri governi occidentali, sebbene con modalità che variano di caso in caso" sono proprio le “modalità che variano di caso in caso” che, nella differenza, dimostrano la qualità o meno di una guida politica.
Infatti nelle precedenti insorgenze gestite dal Governo Berlusconi gli Alleati non hanno mai avuto nulla da ridire, se non nel caso della giornalista comunista del Manifesto e solo perché è stato provocato un incidente a causa delle scarse informazioni fornite all’alleato.
Mai, sotto Berlusconi, ci siamo visti recapitare una lettera di biasimo, mai siamo stati messi sotto osservazione da alleati che ci considerano inaffidabili.
Mai abbiamo rinunciato al ruolo guida della nostra intelligence a favore di un soggetto terzo e certamente non amico.
D’alema ha poi comunicato che ci sarebbe stata la possibilità di un blitz militare (come quello che liberò i compagni d’avventura di Fabrizio Quattrocchi) ma che la sinistra preferì mettersi nelle mani di Gino Strada (non ha detto proprio così, ma il risultato è quello).
Bravi !
Hanno preferito liberare dei terroristi assassini invece di dare la possibilità alle Forze di Sicurezza di mettere a segno un colpo che sarebbe anche stato psicologicamente importante contro i tagliagole e se ne vantano pure ?
Infine da rimarcare l’aspirazione di D’alema perché "il Paese dovrebbe mostrarsi unito e solidale" in frangenti come quello del rapimento del giornalista di Repubblica e ha confessato "una certa invidia" per quei Paesi dove in passaggi analoghi "non c'é nessuna polemica, nessuna protesta: sono Paesi che dimostrano un certo nerbo, infatti sono Paesi rispettati".
Un capolavoro di ipocrisia congiunto a voluta disinformazione.
Dov’era D’alema quando orde di pacifinti ostacolavano l’azione del Governo Berlusconi pur di puntellare Saddam ?
Ma, soprattutto, D’alema fa finta di dimenticare che nelle altre nazioni c’è una base di Valori comuni, riconosciuti, che fanno sì che non ci sia alcuna “discontinuità” tra le azioni di un governo e quelle del successivo anche se di diverso colore, nella gestione della politica estera, basti vedere come si comporta il socialista Blair.
Da noi come possiamo pensare di avere qualcosa in comune con i Gino Strada, i no global, i pacifinti, l’estrema sinistra che chiedono a gran voce “discontinuità” con le azioni del Governo Berlusconi ?
Quale rispetto può avere un governo che si propone di distruggere tutto quello fatto dal Governo Berlusconi ?
Quale coesione si può avere con un governo che ha nel suo organico dei comunisti anche non pentiti e dichiaratamente tali nel terzo millennio ?
Con i comunisti non c’è alcuna possibilità di unità e solidarietà: perché i Valori divergono in modo inconciliabile anche quando loro fanno pelose (e ritardatarie) autocritiche, anche quando a parole dicono di adeguarsi ai principi democratici e liberali.
Non ci può essere coesione con questa sinistra nella quale i comunisti rappresentano l’azionista di maggioranza assoluta.
E spiace vedere che anche Berlusconi si lascia cullare dal messaggio buonista e rinuncia ad attaccare la sinistra, rinunciando a metterne a nudo le contraddizioni, gli errori, la mancanza di dignità, di pudore e l’inaffidabilità che, oggi, l’Italia sconta con gli Alleati.
L’interesse prioritario dell’Italia è mandare a casa Prodi e i suoi, non coprirne le incompetenze.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quoto
Riquoto
StraQuoto

Van der Blogger ha detto...

Quoto anche io... e poi tra l'altro, non bisogna dimenticare che Baffino non dovrebbe essere più Ministro. Se avesse avuto quanto meno un filo di coerenza.

Ciao