Il 10 aprile 2006, in una notte “buia e tempestosa”, vennero resi noti i presunti risultati delle elezioni politiche svoltesi il 9 e il 10.
Al senato il Centro Destra fu accreditato di 400000 voti in più.
Alla camera la sinistra di 25000 voti in più.
Da subito ci furono segnalazioni circa “stranezze” (ad esempio l’abbattimento delle bianche e nulle rispetto alle precedenti consultazioni e addirittura rispetto al senato dove gli elettori erano in numero inferiore).
La richiesta di un immediato riconteggio non fu presa in considerazione sulla base di formalismi e sofismi giuridici, da Azzeccagarbugli.
La patata fu rimandata alle giunte per le elezioni che stanno procedendo con esasperante lentezza, sembra quasi per dare il tempo alla sinistra di devastare l’assetto legislativo, economico e sociale della nazione, prima che venga fuori che è tutto illegittimo (magari accompagnato da una sanatoria totale per decreto legge).
Sì, perché se alla fine sarà acclarato che la maggioranza non era alla sinistra, ma al Centro Destra, non potranno che essere nulli tutti gli atti di un parlamento così costituito, a cominciare dai primi: l’elezione delle cariche istituzionali.
Ma soprattutto la lentezza nel riconteggio (peraltro deciso in modo parziale e non totale su tutte le schede) rende legittimi i dubbi, le ombre ed i sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere.
Se consideriamo quanto sia stata adulterata la campagna elettorale del 2006 con la diffusione di sondaggi eterodiretti e che trovano la loro conferma (al contrario) da quelli odierni (in periodo ben lontano da una elezione nazionale) che danno la Casa delle Libertà nettamente in vantaggio sulla sinistra, abbiamo la fotografia di una nazione la cui democrazia ha subito e continua a subire un grave vulnus, al punto da mettere in gioco la legittimità degli atti di governo.
Al senato il Centro Destra fu accreditato di 400000 voti in più.
Alla camera la sinistra di 25000 voti in più.
Da subito ci furono segnalazioni circa “stranezze” (ad esempio l’abbattimento delle bianche e nulle rispetto alle precedenti consultazioni e addirittura rispetto al senato dove gli elettori erano in numero inferiore).
La richiesta di un immediato riconteggio non fu presa in considerazione sulla base di formalismi e sofismi giuridici, da Azzeccagarbugli.
La patata fu rimandata alle giunte per le elezioni che stanno procedendo con esasperante lentezza, sembra quasi per dare il tempo alla sinistra di devastare l’assetto legislativo, economico e sociale della nazione, prima che venga fuori che è tutto illegittimo (magari accompagnato da una sanatoria totale per decreto legge).
Sì, perché se alla fine sarà acclarato che la maggioranza non era alla sinistra, ma al Centro Destra, non potranno che essere nulli tutti gli atti di un parlamento così costituito, a cominciare dai primi: l’elezione delle cariche istituzionali.
Ma soprattutto la lentezza nel riconteggio (peraltro deciso in modo parziale e non totale su tutte le schede) rende legittimi i dubbi, le ombre ed i sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere.
Se consideriamo quanto sia stata adulterata la campagna elettorale del 2006 con la diffusione di sondaggi eterodiretti e che trovano la loro conferma (al contrario) da quelli odierni (in periodo ben lontano da una elezione nazionale) che danno la Casa delle Libertà nettamente in vantaggio sulla sinistra, abbiamo la fotografia di una nazione la cui democrazia ha subito e continua a subire un grave vulnus, al punto da mettere in gioco la legittimità degli atti di governo.
Con tutte le nefandezze compiute: dall'aumento delle tasse, alla sanatoria per 350000 extracomunitari.
Dalle pesanti ombre derivanti dalla liberazione di un giornalista di Repubblica in cambio di 5 (e forse più) terroristi talebani ai ddl che vorrebbero imporre il bavahlio alle idee o la creazioni di unioni omosessuali.
E’ opportuno ricordare tutto questo, per evitare in futuro gli errori commessi nella frettolosa accettazione di un presunto responso delle urne, quando i dirigenti dei partiti alleati, ancora una volta lasciorono Silvio Berlusconi solo ad informare i cittadini sui dubbi rilevati dagli scrutini elettorali.
Siamo una nazione divisa, anzi non siamo più - e da tempo - una nazione, ma almeno due.
E’ opportuno ricordare tutto questo, per evitare in futuro gli errori commessi nella frettolosa accettazione di un presunto responso delle urne, quando i dirigenti dei partiti alleati, ancora una volta lasciorono Silvio Berlusconi solo ad informare i cittadini sui dubbi rilevati dagli scrutini elettorali.
Siamo una nazione divisa, anzi non siamo più - e da tempo - una nazione, ma almeno due.
6 commenti:
E' un giorno per me infausto, non avrei voluto ricordarlo:-)
Concordo. Secessione libera!
speriamo di non arrivare al secondo anniversario ;-D
Ciao
Molto amara ma reale la frase finale del post.
Quanto ai sondaggi attuali che danno in netto vantaggio la CdL e che la sinistra minimizza, ricordiamo che anche un anno fa gli unici songaggi rivelatisi veritieri erano quelli resi noti da Berlusconi (ai quali forse anche il popolo di centrodestra non ha creduto fino in fondo!).
Un abbraccio Massimo
Anche questi giorni vanno ricordati per non perdere l'esperienza degli errori fatti in quella notte e nei giorni immediatamente successivi e, comunque, anch'io spero che non si debba ricordare il secondo anniversario, anche se temo si dovrà arrivare ai fatidici due anni, sei mesi e un giorno ...
E' da tempo, Liberty, che non ritengo più compatibile la sinistra con il Centro Destra ed è una perdita secca per tutti noi dover fare e disfare continuamente leggi e progetti, con una sinistra che si preoccupa solo di demolire quel che noi si costruisce.
Monica: che molti nel Centro Destra non ci abbiano creduto lo penso anch'io e sono convinto che, brogli o non brogli, se Fini e Casini avessero messo nella campagna elettorale la stessa energia che ci ha messo Berlusconi, a quest'ora la storia sarebbe ben diversa ...
Anniversario infausto. Se al posto di Fini e Casini, un anno fa, ci fossero stati due con gli attributi come quelli di Silvio adesso festeggeremmo il sesto anno di governo di centro-destra..
Ciao
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