Quando ho letto che il temporaneo ministro degli esteri era andato a passare la Pasqua con Gheddafi e che avevano parlato di risarcimento per l’epoca coloniale in Libia, ho pensato due cose.
La prima che il proverbio popolare (“dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”) è azzeccatissimo e sempre attuale: con tutto il tempo a disposizione per le visite obbligate, proprio a Pasqua D’alema doveva incontrarsi con Gheddafi … a meno che non ci sia una particolare affinità tra i due …).
La seconda è che, nonostante tutto, aveva ottenuto qualcosa di buono: il riconoscimento, tradotto in risarcimento, delle opere che noi Italiani realizzammo durante la nostra Amministrazione in Libia.
Purtroppo è stato sufficiente proseguire nella lettura dell’articolo, per capire che secondo quel genio, dovremmo essere NOI a risarcire la Libia !!!
Ma di cosa ?
Di aver portato la fiammella della Civiltà in un deserto ?
Di aver portato banchi di scuola e costruito case e strade (tanto da farci sfottere dagli Inglesi che dicevano “gli Italiani sbarcano banchi di scuola e cannoni, resteranno solo i banchi di scuola” ?).
Di aver iniziato le rilevazioni, scoprendo i giacimenti di petrolio che arricchirebbero la Libia se non fossero considerati proprietà del rais ?
Di aver portato ordine e senso dell’unità nazionale ?
Di non aver reagito quando, dopo il colpo di stato del 1969, Gheddafi confiscò tutti i beni degli Italiani ?
Due anni fa scrissi un post “Elogio del Colonialismo” che ritengo tuttora validissimo.
Ma, qualcuno potrebbe obiettare, anche Berlusconi andò in Libia e anche Berlusconi promise di realizzare opere pubbliche.
Vero ma, come per le vicende dei rapiti dai terroristi, l’approccio è stato sostanzialmente diverso.
Nel terrorismo, le trattative (alle quali ero e resto contrario !) con i terroristi furono gestite dai nostri Servizi Segreti e non appaltate ad un soggetto estraneo e se fu pagato un riscatto (vergogna !!!) non si arrivò mai a ricattare un governo amico perché liberasse anche dei criminali assassini (vergogna all’ennesima potenza !!!).
Quello di Berlusconi a Gheddafi, quindi, era un invito alla cooperazione, dove noi mettevamo know how e capitale e loro capitale e lavoro in un interscambio paritario dal quale ambedue le parti avrebbero guadagnato, senza che da parte del nostro Governo si parlasse di “risarcimento” per il bene (perché tale è stato e il bene non richiede risarcimenti) che l’Italia ha fatto in Libia.
D’alema, invece, sembra abbia prospettato che tutti gli oneri fossero a carico dell’Italia, proprio in funzione risarcitoria, con un costo che vanificherebbe i sacrifici ingiustamente imposti dalla sinistra con la finanziaria 2007.
E per cosa, poi ?
Per “riconoscere” un risarcimento che, se mai dovesse esserci, dovrebbe spettare a noi per tutto quel che di buono abbiamo fatto in Libia e per la confisca dei beni dei nostri connazionali nel 1969 ?
Ma che razza di ministri (temporanei) mandiamo in giro per il mondo ?
La prima che il proverbio popolare (“dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”) è azzeccatissimo e sempre attuale: con tutto il tempo a disposizione per le visite obbligate, proprio a Pasqua D’alema doveva incontrarsi con Gheddafi … a meno che non ci sia una particolare affinità tra i due …).
La seconda è che, nonostante tutto, aveva ottenuto qualcosa di buono: il riconoscimento, tradotto in risarcimento, delle opere che noi Italiani realizzammo durante la nostra Amministrazione in Libia.
Purtroppo è stato sufficiente proseguire nella lettura dell’articolo, per capire che secondo quel genio, dovremmo essere NOI a risarcire la Libia !!!
Ma di cosa ?
Di aver portato la fiammella della Civiltà in un deserto ?
Di aver portato banchi di scuola e costruito case e strade (tanto da farci sfottere dagli Inglesi che dicevano “gli Italiani sbarcano banchi di scuola e cannoni, resteranno solo i banchi di scuola” ?).
Di aver iniziato le rilevazioni, scoprendo i giacimenti di petrolio che arricchirebbero la Libia se non fossero considerati proprietà del rais ?
Di aver portato ordine e senso dell’unità nazionale ?
Di non aver reagito quando, dopo il colpo di stato del 1969, Gheddafi confiscò tutti i beni degli Italiani ?
Due anni fa scrissi un post “Elogio del Colonialismo” che ritengo tuttora validissimo.
Ma, qualcuno potrebbe obiettare, anche Berlusconi andò in Libia e anche Berlusconi promise di realizzare opere pubbliche.
Vero ma, come per le vicende dei rapiti dai terroristi, l’approccio è stato sostanzialmente diverso.
Nel terrorismo, le trattative (alle quali ero e resto contrario !) con i terroristi furono gestite dai nostri Servizi Segreti e non appaltate ad un soggetto estraneo e se fu pagato un riscatto (vergogna !!!) non si arrivò mai a ricattare un governo amico perché liberasse anche dei criminali assassini (vergogna all’ennesima potenza !!!).
Quello di Berlusconi a Gheddafi, quindi, era un invito alla cooperazione, dove noi mettevamo know how e capitale e loro capitale e lavoro in un interscambio paritario dal quale ambedue le parti avrebbero guadagnato, senza che da parte del nostro Governo si parlasse di “risarcimento” per il bene (perché tale è stato e il bene non richiede risarcimenti) che l’Italia ha fatto in Libia.
D’alema, invece, sembra abbia prospettato che tutti gli oneri fossero a carico dell’Italia, proprio in funzione risarcitoria, con un costo che vanificherebbe i sacrifici ingiustamente imposti dalla sinistra con la finanziaria 2007.
E per cosa, poi ?
Per “riconoscere” un risarcimento che, se mai dovesse esserci, dovrebbe spettare a noi per tutto quel che di buono abbiamo fatto in Libia e per la confisca dei beni dei nostri connazionali nel 1969 ?
Ma che razza di ministri (temporanei) mandiamo in giro per il mondo ?
5 commenti:
Bello questo post e anche quello sul colonialismo.
Sarebbe ora di cominciare a recuperare e rivalutare il nostro passato, senza timori.
La recente e indefessa azione del "nostro" (si fa per dire) Temporaneo e' servita a capire che e' un coglione pure lui. E dire che lo consideravamo una delle pochissime personalita' di spicco della sinistra.
Il Temporaneo intende ingrassare il coccodrillo sperando che la pressione immigratoria diminuisca grazie ai buoni uffici di Gheddafi. Non c'e' riuscito il Silvio e non ci riuscira' nemmeno lui. Intanto i nostri soldi vengono devoluti in opere di bene per gli stranieri ovunque residenti: in casa nostra e loro.
Piccolo OT:
il barcone con a bordo 289 immigrati sbarcato oggi in Sicilia era scortato da 6 (dicansi sei) motovedette della GF. Quanto ci costa essere buoni.
Aggiungo che l' Obelisco di Axum giace spezzato in tre parti in un magazzino ad Addis Abeba. Perchè i bravi Etiopi, quelli che praticarono il cannibalismo contro le Nostre Truppe ed usavano le Pallottole Dum Dum, pretendono, dopo la costosissima restituzione, che pure siamo noi a montarglielo....
Ed a Milano, in Via Paolo Sarpi, è iniziata la Rivoluzione Culturale delle Guardie Rosse. Contro i Vigili Urbani....
Aggiungo al Sauro, che c'era pure chi lo sponsorizzava per il Quirinale.
Prepariamoci ad altre perle come l'argomento del post, questo governo sarà capace anche di finanziare Fidel in nome del magnificato multiculturalismo!
Baci
Ottimo post. Ottimo anche il commento che invita a riscoprire e rivalutare il nostro passato. E la nostra storia contemporanea che non fa proprio così schifo come ci "insegnano" da 60 anni.
Salutissimi.
MC :-)
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