In questi giorni è rispuntato il c.d. “sciopero bianco” in occasione della decisione degli assistenti di volo dell’Alitalia di “applicare alla lettera” i regolamenti.
Ho ascoltato trasmissioni in cui i rappresentanti (?) dei consumatori si sono scagliati a corpo morto contro questo sistema, accusando chi lo pratica.
Una delle tante (inutili, costose e in fin dei conti dannose) “authority” ha convocato l’Alitalia in merito al problema insorto con lo “sciopero bianco”.
A nessuno che sia venuto in mente che, semmai, si devono riprendere i lavoratori che NON applicano puntualmente norme, regolamenti e circolari.
Perché lo “sciopero bianco” non esiste, in quanto, così com’è presentato, è semplicemente l’esecuzione di un complesso normativo cui i lavoratori, in ogni settore, sono tenuti, pena il comminare nei loro confronti un provvedimento disciplinare.
Dovrebbe quindi essere chiesto agli assistenti di volo, perché mai non abbiano, finora,applicato le norme cui sono tenuti.
Dovrebbe, semmai, essere chiesto all’Alitalia perché non ha controllato che quelle norme fossero rispettate.
E sempre all’Alitalia dovrebbe essere chiesto perché, applicando i regolamenti che l’azienda stessa si è data, si bloccano voli.
E la risposta è la stessa che avremmo in ogni settore della nostra vita lavorativa, soprattutto pubblica: lo tsunami di leggi, norme, regolamenti che rendono la burocrazia un mostro inefficiente.
In un simile caos normativo è gioco forza che il cittadino si perda e sbagli (pensiamo solo alla farraginosità della dichiarazione dei redditi) e lo stato diventa non un aiuto, ma un persecutore.
Così i lavoratori che si trovano ad operare davanti al pubblico, sono costretti a disapplicare le norme che, invece, sarebbero tenuti ad osservare: per poter far girare la ruota del lavoro.
Ma in tal modo si deresponsabilizzano i dirigenti che tali regolamenti hanno emanato e se, come nel 99% dei casi, la pratica, il volo, l’operazione vanno a buon fine, nessuno si complimenterà con il lavoratore che ha bypassato le norme, ma in quell’un per cento in cui la pratica, il volo, l’operazione finisce male, allora scatta la ricerca del colpevole che, immancabilmente (quante volte lo abbiamo letto dopo un incidente ferroviario ?) è il lavoratore che “non ha applicato le norme”.
E il dirigente, il parlamentare colpevole dell’emanazione di regolamenti o di leggi inapplicabili e farraginose la fanno franca.
Arriviamo così all’assurdo che ci si scandalizza non perché, fino ad ora, gli assistenti di volo hanno disapplicato i regolamenti, ma perché adesso li applicano.
Ho ascoltato trasmissioni in cui i rappresentanti (?) dei consumatori si sono scagliati a corpo morto contro questo sistema, accusando chi lo pratica.
Una delle tante (inutili, costose e in fin dei conti dannose) “authority” ha convocato l’Alitalia in merito al problema insorto con lo “sciopero bianco”.
A nessuno che sia venuto in mente che, semmai, si devono riprendere i lavoratori che NON applicano puntualmente norme, regolamenti e circolari.
Perché lo “sciopero bianco” non esiste, in quanto, così com’è presentato, è semplicemente l’esecuzione di un complesso normativo cui i lavoratori, in ogni settore, sono tenuti, pena il comminare nei loro confronti un provvedimento disciplinare.
Dovrebbe quindi essere chiesto agli assistenti di volo, perché mai non abbiano, finora,applicato le norme cui sono tenuti.
Dovrebbe, semmai, essere chiesto all’Alitalia perché non ha controllato che quelle norme fossero rispettate.
E sempre all’Alitalia dovrebbe essere chiesto perché, applicando i regolamenti che l’azienda stessa si è data, si bloccano voli.
E la risposta è la stessa che avremmo in ogni settore della nostra vita lavorativa, soprattutto pubblica: lo tsunami di leggi, norme, regolamenti che rendono la burocrazia un mostro inefficiente.
In un simile caos normativo è gioco forza che il cittadino si perda e sbagli (pensiamo solo alla farraginosità della dichiarazione dei redditi) e lo stato diventa non un aiuto, ma un persecutore.
Così i lavoratori che si trovano ad operare davanti al pubblico, sono costretti a disapplicare le norme che, invece, sarebbero tenuti ad osservare: per poter far girare la ruota del lavoro.
Ma in tal modo si deresponsabilizzano i dirigenti che tali regolamenti hanno emanato e se, come nel 99% dei casi, la pratica, il volo, l’operazione vanno a buon fine, nessuno si complimenterà con il lavoratore che ha bypassato le norme, ma in quell’un per cento in cui la pratica, il volo, l’operazione finisce male, allora scatta la ricerca del colpevole che, immancabilmente (quante volte lo abbiamo letto dopo un incidente ferroviario ?) è il lavoratore che “non ha applicato le norme”.
E il dirigente, il parlamentare colpevole dell’emanazione di regolamenti o di leggi inapplicabili e farraginose la fanno franca.
Arriviamo così all’assurdo che ci si scandalizza non perché, fino ad ora, gli assistenti di volo hanno disapplicato i regolamenti, ma perché adesso li applicano.
Ecco che nella “lista della spesa” per il prossimo governo di Centro Destra si può e si deve inserire anche una revisione globale delle regole, per ridurle a poche, chiare, incisive e con controlli tali da farle rispettare nella loro interezza.
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5 commenti:
Ce vo' er Duce pé fa' quello che dichi tu...
:)
Vorrei sperare che sia sufficiente un Berlusconi senza che gli mettano i bastoni fra le gambe ... :-D
Purtroppo l'economia italiana è in mano ai sindacati che fanno il bello e il cattivo tempo e appena qualcuno s'azzarda a rendere + agile il mercato mettono i bastoni tra le ruote organizzando scioperi a go go. La questione ALitalia è semplicemente scandaloso i suoi dipendenti sono tra i più pagati al mondo e osano lamentarsi, ci somo moltissimi dipendenti distaccati a Milano che OGNI GIORNO fanno avanti e indietro da Roma dove vivono!!!! All'estero ormai siamo conosciuti come terra dello sciopero, mi ricordo qualche anno fa ero di passaggio in una cittadina spersa nel Montana entro in un negozietto e attacco bottone con il proprietario, questo appena scoperto che ero italiana mi dice "si ho visitato l'Italia un po' di tempo fa, bel paese...mi ricordo anche che dovevo prendere un treno ma c'era uno sciopero!"
è mai possibile che dove c'è la parola Alitalia compare dopo al massimo una riga il termine sciopero - bianco, colorato, a righe o a quadretti ?!?
Si ritorna a parlare di sciopero bianco degli aa/vv di Az Express... rispettare "rigidamente" il contratto evidentemente crea problemi... se applichi il contratto fai sciopero bianco, se non lavori fai sciopero, se lavori non va bene perchè perdi soldi... e allora ?!?
Beh, contestare la storia dello "sciopero bianco" era proprio l'obiettivo di questo post cui, stranamente, non avevo bloccato i commenti una volta "uscito" dalla home page.
Adesso provvedo.
Ma il tema non si chiude qui, perchè ne torneremo a parlare, visto che alla prossima occasione ci sarà qualcuno che punterà l'indice accusatore contro chi applica le regole che la sua azienda gli impone di rispettare.
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