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04 maggio 2007

La Chiesa baluardo della Civiltà

Se oggi uno vuole avere facile pubblicità, non deve fare altro che vomitare insulti addosso a prelati ed alla istituzione “Chiesa”.
La riprova l’abbiamo avuta il primo maggio quando uno sconosciuto cosmico è riuscito con tale sistema a vedere il suo nome pubblicato da tutti i quotidiani, citato in televisione e fatto oggetto di argomento di numerosi blog.
Bene ha fatto l’Osservatore Romano a puntualizzare seccamente, con un linguaggio che non lascia adito a dubbi e che è compreso, tanto è chiaro, persino dai bassifondi della politica laicista e anticlericale.
La domanda che mi pongo è: come mai il Vaticano ha abbandonato il tono curiale e la felpata prudenza nelle dichiarazioni pubbliche, mettendosi con coraggio, fermezza e decisione alla testa del movimento di rinascita sociale, morale e civile della nostra nazione ?
Credo non sia estraneo il passaggio da un papa mistico e in odore di santità, ad un papa di grande spessore culturale e attentissimo alle vicende umane.
Benedetto XVI si trova a regnare in uno dei tanti periodi difficili della storia umana e ogni volta, da duemila anni, l’uomo civile ha potuto contare sulla Chiesa, istituzione millenaria, per superarli.
Oggi la nostra libertà, il nostro benessere, la nostra sicurezza sono minacciate da nemici esterni ed interni.
Alle frontiere premono milioni di diseredati che cercano una vita migliore ma non possiamo permettere loro di illudersi di ottenerla sottraendo a noi quel che i nostri Padri ci hanno donato.
Molti di quegli stessi diseredati sono alimentati da una religione che è il contrario di quella Cristiana: questa “caritas est”, quella è nata e cresciuta con la violenza e con le guerre.
All’interno il nichilismo relativista ha imposto come materie centrali di dibattito sociale la legalizzazione di perversioni e turpitudini, dando nuovo alimento anche a ideologie assassine e liberticide come il comunismo che si sperava destinate ad un rapido tramonto.
Droga, omosessualità, eutanasia, in Olanda addirittura un “partito dei pedofili”, una autentica anticultura, basata sulla disgregazione dei valori morali fondanti una società civile.
La Chiesa di Benedetto XVI si erge ora a baluardo della Civiltà, della Libertà, contro la deriva morale della nostra società.
L’esempio che dal Cardinale Ruini a Monsignor Bagnasco, dal Cardinale Scola al Cardinale Biffi, fino al Papa ci viene proposto è quello di un vivere civile, per nulla rinunciatario, dove l’integrità morale viene posta a base delle varie libertà di cui godiamo e dove la deriva morale diventa l’anticamera della licenza, dell’anarchia, cioè il contrario della Libertà.
La Chiesa non impone, la Chiesa propone.
Ed è una proposta che, scevra da ogni velleità teologica, affronta direttamente questioni concrete, in una prospettiva di progresso civile, sociale e umano.
Si era perso il ricordo di un simile impegno del Vaticano nel civile.
La Chiesa di Benedetto XVI, invece, propone, propone una strada per crescere, propone un comportamento per migliorarsi e migliorare la nostra società.
Si può non essere d’accordo.
Ma non si può negare che la proposta della Chiesa sia quanto di più moderno e stimolante, anche per un agnostico, sia presente nella cultura civile della nostra nazione.
Il modello di società che sottintende la proposta della Chiesa è un modello accattivante e progressista che dà un senso al nostro essere civiltà, senza alcun aggettivo limitativo.
La proposta della Chiesa affonda le sue radici nel percorso umano, sociale e civile della nostra Gente e che ci consentirebbe di proseguire verso nuovi traguardi e più ambiziosi progetti.
Non si può negare la legittimità della proposta della Chiesa e il suo interesse per tutti.
Si può, per interesse personale, irridere ai “pronunciamenti” di papa, cardinali e monsignori, ma non cancellare le questioni che pongono alla nostra attenzione, che non si possono ignorare nascondendo la testa sotto la sabbia.
Da duemila anni la Chiesa, quando c’è bisogno, risponde : presente !
Oggi siamo di nuovo in uno di quei periodi storici in cui la Chiesa è e deve essere presente.

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15 commenti:

Otimaster ha detto...

La Chiesa è presente e noi dobbiamo essere al suo fianco.

Bobo ha detto...

quoto!

Simo ha detto...

"La Chiesa non impone, la Chiesa propone".
Direi che è un po' il sunto della Storia della Chiesa.
Meno male che sono poi arrivati i Giacobini altrimenti non avrei potuto leggere quanto scrivi: eri già stato messo al rogo (non imposto ma proposto!) in quanto agnostico. :)
PS: non ci sono più i Giacobini e i Massoni di una volta altrimenti il problema del terrorismo islamico era finito da un pezzo!

Nessie ha detto...

"Extra ecclesia nulla salus". Per i non latinisti: "Nessuna salvezza al di fuori della Chiesa". Ciao Massimo.

Italian Wisher ha detto...

Il vostro blog è una figata ragazzi!!! L'ho scoperto leggendo quello del mio amico Salo, "Isola del Pensiero". Continuate così, siete grandi.

Nessie ha detto...

PS: Extra ecclesiam. Scusa la desinenza. L'extra, regge l'accusativo. :-)

Antonio Candeliere ha detto...

La Chiesa non si può conformare alle scelte scellerate di questa società, deve sempre mantenere una sua linea, altrimenti si annullerebbe da sola!

Van der Blogger ha detto...

Che ci sia un'attacco alla chiesa, le cui posizioni sono da difendere contro la deriva etico-morale siamo d'accordo... anche il populismo del sedicente presentatore sconosciuto è alquanto fastidioso ma non è quello il terrorismo da cui dobbiamo difenderci. Non sopravvalutiamo queste sciocchezze. Per di più il fatto di aver negato il funerale a Welby (che non può essere definito suicida)è un comportamento opinabile da parte del Vaticano. Detto questo, spero che quanto detto da Nessie sia uno "scherzo"...

Ciao

Anonimo ha detto...

porci tagliateste turchi hacker, guardate come cercano di far tacere le voci che non li piacciono:

www.ilpiave.it

Nessie ha detto...

Ma no che non è uno scherzo. Io la penso in toto come Massimo. Con la Chiesa hanno sempre dovuto fare i conti tutti: principi, regnanti, presidenti e perfino i dittatori più atei e mangiapreti.
Guardiamo, ad esempio l'attuale Putin e il suo asse preferenziale con il patriarca Alessio II in funzione nazionalista e identitaria. Dopo tanto ateismo comunista, ecco che proprio lui (ex-uomo del KGB) riallaccia i rapporti con la chiesa ortodossa.
Mi spiace per i laicisti, ma lo spirito religioso, più lo si scaccia dalla porta principale, più torna dalla finestra e viceversa, poiché è un bisogno connaturato delle masse. E quando sprofondiamo in pieno secolarismo e materialismo come quello attuale, aumentano maghe, cartomanti, indovini e fattucchiere. E' un discorso molto complesso, il bisogno di trascendente.

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Scusa, Massimo, vi è Chiesa e Chiesa esattamente come tra i laici vi sono i moderati e gli estremisti.

Io non giustifico Rivera - anzi, condanno le espressioni sguaiate di cui si è fatto responsabile, però ti invito a leggere questo post di un membro del Castello: dimmi tu se non è violento costui...e si definisce cattolico!

Ecco perché me ne sono andato dal Castello, pur amando i miei amici storici che pur pensandola diversamente sono rispettosissimi anche delle opinioni altrui. Basta uno così per inquinare l'aggregatore.

http://superuomo.blogspot.com/2007/05/ci-che-non-assolutamente-cristiano-vale.html

Van der Blogger ha detto...

Evidentemente la pensiamo in maniera diversa. Io sono credente praticante (anche se non cattolico), rispetto e difendo le idee e le posizioni del cristianesimo, ove non siano dogmi e basta, ma dove ci sia un forte fondamento nella parola di Dio. Unica fonte teologica e dottrinale. Io mi sento salvato pur essendo al di fuori della Santa Romana CHiesa. Anzi a mio avviso sono le gerarchie che nei secoli hanno allontanato l'uomo dalla chiesa. Guarda ai Papi del medioevo, re di regni terreni in pieno contrasto col messaggio di Cristo. Speculatori sul peccato altrui (le indulgenze), generali di eserciti (le crociate). Produttori di falsi dottrinali (il purgatorio). Fino a 15 anni fa (perchè me lo ricordo io) i preti sconsigliavano la lettura privata della Bibbia per evitare che il cristiano in buona fede capisse che molti dogmi cattolici non avevano fondamento scritturale. Come mai il protestantesimo nacque proprio sull'onda dell'invenzione di tal Johannes Guttemberg, che con la stampa a caretteri mobili permise la traduzione della Bibbia nelle lingue volgari? Perchè prima era impossibile. Il popolo e i fedeli erano incapsulati in una verità decisa a tavolino. Messa in latino, testi non disponibili in lingua volgare ed ecco che il 95% della gente era esclusa da quel percorso spirituale personale che ognuno di noi è chiamato a fare.

Se poi parliamo del diritto della chiesa a non essere offesa, a difendersi nei modi e nelle sedi opportune, del diritto ad esprimere la propria posizione, ecc., su questo ci troviamo in accordo.

Scusa lo sfogo, non vuole essere polemico ma ho trovato giusto esplicitare le mie posizioni.

(Magari prossimamente ne faccio un post...)

Ciao

Massimo ha detto...

Volendo fare una battuta direi che la Chiesa è come Berlusconi, o Berlusconi come la Chiesa: o la si ama o la si odia e, alla fine, tutto rientra in tale contrapposizione :-)
Personalmente dalal Chiesa mi sono allontanato ancora adolescente, prima dei 20 anni. Il "mio" papa era Paolo VI e non ne conservo un ricordo positivo. Invece la svolta di Benedetto XVI mi affascina, perchè risponde a molte questioni che, da agnostico, mi pongo e stimola mia curiosità intellettuale.
Questa Chiesa mi piace, anche se ho ancora tantissimi punti interrogativi sulla Fede (che temo sia come il coraggio di don Abbondio: se uno non ce l'ha non se la può dare).
Non so se nel medio evo sarei stato messo al rogo, credo che sia molta esagerazione anche su quelle vicende, dove spesso ad essere puniti erano autentici delinquenti, "briganti".
Superuomo e articolo dell'Osservatore: sono le risposte "a tono" agli eccessi laicisti. Brutalmente: era ora che la Chiesa tirasse fuori le palle, è ora che i Cattolici reagiscano alle insolenze senza mostrare l'altra guancia.
Questo porterà allo socntro ? Sì.
Ma mi domando cosa abbiamo in comune con quella parte che sostiene la deriva morale della nazione proponendo ddl ad hoc proprio per disgregare la nostra società.
Sulla Chiesa come salvezza.
La Chiesa, quando l'Impero Romano declinava nella lussuria, c'era e offrì il suo aporto per proseguire il cammino di Civiltà.
E c'era quando i barbari invasero l'Occidente, salvando gran parte delle opere dei nostri Antichi.
E c'era quando i musulmani sciamavano in europa.
E' in questo senso che intendo la presenza (positiva) della Chiesa.

Nessie ha detto...

Ci farò un post anch'io perché l'argomento affascina. Van der Blogger, capisco le tue ragioni di protesta "protestante". Ma io sono nata in Italia e la Chiesa del mio territorio è quella cattolica. Dalla quale mi sono allontanata molto presto anch'io, come Massimo. E alla quale attribuisco molte delle colpe della crisi spirituale che stiamo vivendo (compresa la scristianizzazione della società). Ma anch'io credo e confido nella lucida ragionevolezza di Benedetto XVI. Fiducia, in fondo è il diminutivo di "piccola fede".

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Caro Massimo, sia chiaro che io NON odio la Chiesa, semplicemente non ne condivido molti metodi ed il modo di rapportarsi nei confronti degli altri. Non sono un radicale od un laicista, se per laicismo si intende la pura soddisfazione di sparare addosso al Papa in quanto tale.

Mi spiego: quando la Chiesa fa politica ne ha tutti i diritti. Però quando questo avviene la Chiesa cessa di essere un'istituzione religiosa e diviene partito politico. Pertanto viene a cambiare il domino (termine matematico) in cui essa si muove e di conseguenza essa diviene un soggetto non solo criticabile ma anche biasimabile. Quando poi la Chiesa condiziona pesantemente la politica laica dell'Italia la cosa diventa assolutamente inaccettabile per lo stesso motivo per cui noi non accettiamo gli stati confessionali islamici che imperano nei paesi del Medio Oriente (e che si vede a quale grado di arretratezza hanno condotto i loro popoli).

Secondo il mio modesto parere esiste oggi comunque una barriera contro la diffusione di certi integralismi senza dover ricorrere al baluardo della Chiesa (che pure le sue crociate le perse rovinosamente). Questa barriera si chiama pragmatismo ed è prettamente laica.

Faccio un esempio: come me anche tu sei per l'introduzione della pena di morte. La Chiesa (come si è potuto assistere durante al funerale della ragazza colpita dall'ombrello della prostituta rumena) ha invocato il perdono e giustamente la folla ha urlato il suo NO. Ebbene, sono anche per il NO al perdono di quell'assassino italiano che ha ammazzato quella ragazzina polacca. Ma la Chiesa chiede il perdono. Ebbene, questi slanci di generosità devono cessare non solo perché portano al lassismo ma perché introducono pericolosi squilibri, visto che invece a Welby (un uomo senza nessuna colpa) i funerali sono stati negati con una freddezza spaventosa solo perché questo faceva comodo all'entourage clericale.