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05 maggio 2007

Una Destra che sia D-Destra

Facile gioco di parole dopo che ieri i quotidiani di area hanno ipotizzato un progetto di fondere tutte le realtà di Destra (Fiamma Tricolore, Storaciani, Azione Sociale, Fronte Nazionale, Forza Nuova e chiedo scusa a chi ho dimenticato) per creare un partito che verrebbe accreditato di un 5-6% di voti (guarda caso lo “zoccolo duro” del vecchio MSI).
Mi piacerebbe che tale aggregazione potesse vedere la luce perché la CdL ha bisogno di una buona gamba destra che ne rappresenti l’anima sociale e nazionalista (a sinistra direbbero: Fascista, xenofoba, razzista, omofoba ... tutte medaglie con cui appuntarsi il petto visto da dove provengono) della Coalizione.
Mi piacerebbe e se Storace e la Santanchè promuovessero tale aggregazione magari potrebbero anche contarmi tra gli iscritti, ma quel che mi interessa in questo post è ricordare che la Destra è Destra quando fa la Destra, non quando rincorre la sinistra nella sua liturgia e nelle sue distorsioni mentali.
Così non è Destra chi, pur dichiarandosi tale, agisce in modo da devastare il tessuto sociale e civile con proposte disgreganti sul piano morale.
Non è Destra chi si piega ai diktat lessicali del politicamente corretto.
Non è Destra chi antepone l’economicismo all’umanesimo.
Non è Destra chi rifiuta l’Autorità e la Gerarchia.
Non è Destra chi dimentica le nostre radici Romane e Cristiane annegandole nella sbobba globalizzatrice delle banche centrali.
Allora quale sarebbe il mio ideale di partito della Libertà, cioè della Destra Italiana ?
Vorrei un partito che avesse il coraggio di brandire gli argomenti scomodi:
immigrazione
sicurezza
terrorismo islamico
tasse

portandoli fino alle estreme conseguenze di una rottura con gli altri partiti.
Vorrei un partito che si schierasse apertamente nel fronte Occidentale, senza “se” e senza “ma”.
Vorrei un partito che dichiarasse la sua appartenenza a quel filone culturale e civile che trae nelle radici Romane e Cristiane la propria linfa vitale.
Vorrei un partito che rifiutasse, sempre senza “se” e senza “ma”, la deriva morale che ha nei disegni di legge sulle coppie omosessuali, sulla liberalizzazione/depenalizzazione delle droghe (o di alcune di esse) e sull’apertura delle porte all’immigrazione selvaggia, i grimaldelli per scardinare il nostro assetto civile e minare il nostro benessere presente e futuro.
Vorrei un partito che facesse del motto “legge e ordine” non solo uno slogan, ma un fatto concreto da applicare contro chi deturpa le nostre città, chi mina la nostra sicurezza quotidiana, chi occupa abusivamente, chi si impossessa di proprietà altrui.
Vorrei un partito che dicesse chiaro e tondo, ad esempio, che se dovesse passare una legge che acceleri l’acquisizione della cittadinanza solo per il semplice fatto temporale, allora verrebbe meno il contratto sociale in base al quale esiste il nostro stato.
Ma la politica è l’arte del possibile e quindi dobbiamo adattarci, realisticamente, ad operare con quello che c’è, con il materiale umano a disposizione e con i compagni di viaggio che, di volta in volta, sostengono una o più battaglie in comune.
Ma nessuno vieta (non ancora, almeno, aspettando il ddl Mastella …) di proporre ed esporre idee sul come si vorrebbe la politica e come si vorrebbe il partito di Destra.
Qui lo si vorrebbe semplicemente D-Destra.

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19 commenti:

Lo PseudoSauro ha detto...

Meglio "Destra" o "Conservatori"? Se con il primo termine intendiamo l'ennesima forza rivoluzionaria finiamo col fare della destra una sinistra alternativa, nel secondo caso potremmo avere una forza che oppone al progressismo, al materialismo, socialisti e liberali, la Tradizione. e quale tradizione sarebbe lecito difendere, o ripristinare? Quella romana? Non si puo' perche' e' "fascista". Quella cattolica? Non si puo' perche' e' catto-fascista. Quella nazionale? Non si puo' perche' e' nazifascista. Alternative = 0. Ne' destra, ne' sinistra attuali sarebbero disposte a riconoascere una forza connotata in tale maniera. Accontentiamoci di una destra liberale e facciamo finta di non sapere che nel sistema politico USA, cosi' di moda oggigiorno, una "destra" cosi' starebbe a sinistra.

Massimo ha detto...

Non ne faccio una questione di denominazione. Io mi considero di Destra e basta, senza ulteriori aggettivazioni. Una Destra nella quale hanno piena dignità e parità Federalisti e Nazionalisti, Liberali e Fascisti, Cattolici e non, purchè condividano i valori fondanti una comunità di Destra. I nostri Liberali storici non sono mai stati Liberal e Malagodi e Sogno sono ben altra cosa rispetto ad uno Zanone ora senatore di sinistra. Il nostro accidente storico è la presenza massiccia di comunisti, come non se ne ha in altre nazioni. E' la nostra palla al piede e finchè non sarà rimossa, con il corollario del becero antifascismo, frenerà sempre lo sviluppo della politica tricolore.

CampaniArrabbiata ha detto...

Eppure io che Storace operi davvero una scissione non ci crederò mai. Sono anni che va avanti ad ultimatum.

StarSailor ha detto...

Bravissimo Massimo, ci sai fare con la satira eh?!
"anima sociale e nazionalista", "Non è Destra chi antepone l’economicismo all’umanesimo"... Ma come ti vengono? :))
Mussolini e Le Pen, Almirante e Franco, Italo Balbo e Abel Balbo.. bel Pantheon, a li morte'!

Franc.

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo, fermo restando quelli che sono gli ideali della destra, non ci serve un'altro "smantellamendo". Storace e la Santache, alcune considerazioni le faccessero in Alleanza Nazionale, e un modo di crescere anche questo, le correnti in un partito, sono sinomino di Democrazia. Non capirei tanti bei cespugli anche a Destra!

Nessie ha detto...

Io ci ho pensato a lungo su questo tema. E direi di ricorrere alla sigla DII. Che suona un po' come il ddt da spruzzare sugli insetti e sui parassiti. Ovvero Destra Identiaria Italiana. Le radici? Greche, romane, cristiane e dei lumi giuridici anglobritannici (ma non di quelli francesi che sfociarono nel Terrore). Se ne può riparlare nel dettaglio...Magari ci scriverò un post anch'io.

Otimaster ha detto...

La conclusione è il succo di tutto il post, non chiediamo molto, solo un partito di destra che lo sia per davvero, questo o un'altro non importa, basta che finalmenti torni ad esistere.

Simo ha detto...

Una destra non rivoluzionaria in Italia o è FI o è la DC.

Anonimo ha detto...

mi sembra che praticamente tutti i punti (che condivido al 300%) siano già presenti in AN, e nel futuro Partito della Libertà.
Non credo che in America la CdL sarebbe a sinistra, magari solo certi suoi esponenti, come i ridicoli "rifomisti liberali", che non sono liberali (cosa che sono anche io, da buon conservatore) ma LIBERTINI, cosa ben diversa.

Le Barricate ha detto...

Quoto il Master ;)

CampaniArrabbiata ha detto...

Certo é che quando leggo il giovanetriste Starsailor pronunciare il nome di Almirante, mi inquieto non poco...evidentemente queste nuove leve il rispetto non sanno cosa sia. Ah gioventù moderna:-)

Anonimo ha detto...

ti faccio i miei più caldi complimenti per questo bellissimo post.
Ce ne fossere così....
Su D-Destra, sono molto curioso di quello che sarà, sono anche io convinto che una maggiore spinta a destra nella Cdl sarebbe tanto di guadagnato.
Spero però che An non ne risenta troppo, perchè sta continuando a perdere pezzi...
Ricordiamoci che, volenti o nolenti, è ancora An l'unica forza in campo politico in grado di "fare qualcosa" ad alti livelli....
se la si indebolisce, non so come andrà a finire....
Ribadisco comunque ancora i complimenti.
Saluti
Tavorminha

Massimo ha detto...

L'argomento evidentemente intriga. Gli accessi su questo post sono schizzati ed è ancor più evidente l'interesse se si pensa che ieri era sabato, giornata solitamente fiacca, come la domenica.
Il fatto che ci sia tutto questo interesse dimostra che il bipartitismo è ben lungi dalle corde degli italiani e che il sistema migliore è quello che dia corpo alle varie istanze, anche quelle più identitarie. L'affollarsi al centro non ha senso e quello è, a mio avviso, l'errore di Fini. Se mai nascerà, anch'io ho delle riserve sul decisionismo di Storace, meno su quello della Santanchè, sarà comunque un partito con cui fare i conti, con buona pace di Francè che non può, lui e chi pensa ad un partito delle libertà nel quale si annulli la Destra e non sia riconosciuta la sua pari dignità, pensare che noi si regali i voti "aggratis". Non è più il tempo della DC da votare turandosi il naso.
Ma chi ha azzeccato il senso del post è il Master: chiediamo un partito di Destra che sia veramente di Destra, come e con chi poi nasca è secondario. E l'utlima frase del post va necessariamente "declinata" con il mio refrain: la politica è l'arte del possibile. ;-)

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Pizzì, parlano di Almirante, ma sai che fughe se vedessero un giottino da vicino ?
Della serie.
"Le nostre fughe sono leggendarie"..

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Concordo in assoluto con Massimo ed il Master: un Partito di Destra. E se poi i transfughi di AN volessero rientrare, dopo aver mollato Fini, beh, porte aperte :-) !

Anonimo ha detto...

Mi associo.
A Massimo e al Master.

Non c'è poi bisogno di tante astrusità sparse nel mosaico della politica.

Si chiami come si vuole ma si costruisca un soggetto di Destra che sia in grado di rappresentare oltre la metà dei cittadini che ne hanno le tasche piene di una mollezza così.

Io vorrei una Destra energica, schietta, liberale e liberista.

Chiedo troppo ?

Un bacione Max

Bisquì ha detto...

Inutile dire che le "incertezze" della politica di centrodestra mi hanno stancato.

Una destra vera ma che non sia estremista a me sta benissimo. Ma con quali uomini politici? Non vedo un'organigramma di gente in gamba e preparata che possa fronteggiare con sicurezza ed a viso aperto il preconcetto della "destra fascista".

Massimo ha detto...

Il tema intriga ... c'è voglia di Destra vera :-)
Monica. Il Sauro predica da tempo che i liberali (nell'accezione anglosassone) sono altra cosa rispetto ai conservatori. Sono "sinistra", non "Destra".
In Italia abbiamo i liberali della tradizione di Croce, Einaudi, Martino pater (et filius), Malagodi, Sogno che sono sicuramente di Destra. E quei liberali sono una componente della Destra. Sicuramente però, come scrivi, Destra Liberale e Liberista. Non credo tu abbia escluso a caso "libertaria". Quelli no, non appartengono alla Destra. Quanto al 50% è un obiettivo di prospettiva, quando sarà finito in soffitta l'antifascismo di cui ancora oggi, alcuni continuano a riempirsi la bocca e che per me non è un valore, anzi è un fattore negativo che inchioda l'Italia a guardare costantemente al passato.

Bisquì con quali leaders ?
Beh, è tutto il panorama politico nazionale che può fare tale domanda, visto che oltre a Berlusconi gli altri sono tutti dei nani, a Destra come a sinistra. Per cui, se escludiamo berlusconi, non vedo differenze di spesore e qualità personali tra Fini e D'alema, tra Storace e Bertinotti, tra Fiore e Rutelli, tra Tilgher e Fassino, tra Romagnoli e Mastella, tra Saya e Di Pietro ... quindi chiunque divenga il leader D-Destra, sotto il prfilo qualità e spessore personale, non avrà nulla di meno e nulla di più dei suddetti. Poi potrebbe sempre emergere la sorpresa, un nuovo Berlusconi che scenda in campo sul versante Destro ... ;-)
Ma resta il dato politico e numerico della necessità di accorpare e se non è possibile, come attualmente non lo è, unire tutti in uno, almeno si semplifichi e, a Destra, perchè e alla Destra che guardiamo, si faccia questa unificazione di tutti i movimenti citati.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo per la formazione di un partito veramente di DESTRA, come è stato reclamato nei vostri diversi i terventi. Se ne sente il bisogno, a volta in modo inconscio, da chi apparentemente non si dichiara di destra, ma reclama giustizia, libertà, sicurezza, ecc. Lo sento ripetere al mercato tra la gente, quella stassa gente che prima insultava Berlusconi. Adesso ha il dente avvelenato sull'attuale sistema sociale e politico.