Mentre teniamo incrociate le dita, sperando di poter brindare giovedì sera al trapasso di Prodi e dei suoi sodali, veniamo al tema innescato dal mio post di venerdì Meglio Hillary di Obama .
La tesi del post era (e la confermo) questa: da sostenitore di un Repubblicano per la Casa Bianca, preferisco Hillary ad Obama perché la sconfitta di Obama alienerebbe,per la delusione, ad Hillary il voto di molti sostenitori di Obama, più di quanti la vittoria di questo otterrebbe tra i sostenitori di Hillary.
E un tal fatto favorirebbe la vittoria di un candidato Repubblicano.
Non è altro che la trasposizione in sede Americana di ciò che persegue la sinistra in Italia, quando preferisce Fini (o Casini) a Berlusconi, per il fatto che li ritengono più battibili del Leader del Centro Destra.
Oltre a commenti pertinenti al tema, sono arrivati un paio di soggetti che non hanno saputo far altro che darmi del “razzista”, “Fascista”, naturalmente “di merda” (il loro vocabolario, purtroppo, oltre ad essere limitato, rispecchia anche la loro essenza …).
Il tutto per aver usato il termine “negro” per individuare le persone di pelle nera.
E come avrei dovuto chiamarlo se il fatto rilevante, che smuove l’interesse dei media, è che Obama è il primo candidato negro con una qualche possibilità di vincere la nomination e la Casa Bianca ?
Lo sciocchezzaio si è arricchito con chi ha affermato “si dice nero non negro”: ma dove è scritto ?
Anzi, il “nero” nel linguaggio comune è l’Italiano di Destra e l’uso per individuare un negro potrebbe solo indurre in confusione.
Per non citare poi ben altre espressione che vorrebbe il “galateo” del politicamente corretto: uomo di colore, afro-americano.
La vera ragione sta nel fatto che chi si irrita per l’uso di un termine che fino a 20/25 anni fa (cioè prima che le paturnie del “politicamente corretto” facessero proseliti e danni) era normalmente utilizzato, non ha argomenti seri da proporre.
Anzi, se il tema si sviluppa con un “votarlo perché negro” (o perché donna), il razzismo lo dimostra chi pretende di accusarne gli altri.
Ed è il peggior razzismo dell’ignoranza, perché non si sostiene uno perché bravo, ma perché negro, perché donna, perchè omosessuale, perché biondo, perché bruno ...
Così come un razzismo dell’ignoranza dello stesso genere è voler imporre al prossimo un vocabolo, un linguaggio, con la protervia dei professorini del nulla, capaci solo di noiose, ripetitive masturbazioni lessicali.
Tanto più che solo una interpretazione prevenuta – come tipicamente sono quelle dei talebani in servizio permente effettivo che vedono il razzismo anche sotto il letto - può dare al vocabolo “negro” una connotazione spregiativa.
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La tesi del post era (e la confermo) questa: da sostenitore di un Repubblicano per la Casa Bianca, preferisco Hillary ad Obama perché la sconfitta di Obama alienerebbe,per la delusione, ad Hillary il voto di molti sostenitori di Obama, più di quanti la vittoria di questo otterrebbe tra i sostenitori di Hillary.
E un tal fatto favorirebbe la vittoria di un candidato Repubblicano.
Non è altro che la trasposizione in sede Americana di ciò che persegue la sinistra in Italia, quando preferisce Fini (o Casini) a Berlusconi, per il fatto che li ritengono più battibili del Leader del Centro Destra.
Oltre a commenti pertinenti al tema, sono arrivati un paio di soggetti che non hanno saputo far altro che darmi del “razzista”, “Fascista”, naturalmente “di merda” (il loro vocabolario, purtroppo, oltre ad essere limitato, rispecchia anche la loro essenza …).
Il tutto per aver usato il termine “negro” per individuare le persone di pelle nera.
E come avrei dovuto chiamarlo se il fatto rilevante, che smuove l’interesse dei media, è che Obama è il primo candidato negro con una qualche possibilità di vincere la nomination e la Casa Bianca ?
Lo sciocchezzaio si è arricchito con chi ha affermato “si dice nero non negro”: ma dove è scritto ?
Anzi, il “nero” nel linguaggio comune è l’Italiano di Destra e l’uso per individuare un negro potrebbe solo indurre in confusione.
Per non citare poi ben altre espressione che vorrebbe il “galateo” del politicamente corretto: uomo di colore, afro-americano.
La vera ragione sta nel fatto che chi si irrita per l’uso di un termine che fino a 20/25 anni fa (cioè prima che le paturnie del “politicamente corretto” facessero proseliti e danni) era normalmente utilizzato, non ha argomenti seri da proporre.
Anzi, se il tema si sviluppa con un “votarlo perché negro” (o perché donna), il razzismo lo dimostra chi pretende di accusarne gli altri.
Ed è il peggior razzismo dell’ignoranza, perché non si sostiene uno perché bravo, ma perché negro, perché donna, perchè omosessuale, perché biondo, perché bruno ...
Così come un razzismo dell’ignoranza dello stesso genere è voler imporre al prossimo un vocabolo, un linguaggio, con la protervia dei professorini del nulla, capaci solo di noiose, ripetitive masturbazioni lessicali.
Tanto più che solo una interpretazione prevenuta – come tipicamente sono quelle dei talebani in servizio permente effettivo che vedono il razzismo anche sotto il letto - può dare al vocabolo “negro” una connotazione spregiativa.
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5 commenti:
Ottima lezione!
Ben detto. Sono con te.
Dal dizionario Sabatini Coletti:
negro[né-gro] agg., s.(...)
s.m. 1 (f. -gra) Individuo di pelle nera: un n.; i n.; la tratta dei n.; al pl. anche con iniziale maiusc.: N. d'America ||
Come si vede, non c'è proprio nulla di male nell'uso del termine "negro".
A rileggerci
Emanuel
il fatto che il termine "negro"abbia una connotazione spregiativa è noto a tutti, babbei che non siete altro. vi basterebbe andare a vedere su Wikipedia...ma probabilmente scrivere un post intero sull'argomento vi da da parlare e siete contenti così.
comunque con voi non vale nemmeno la pena di discutere.
restate a pecora per i lresto della vostra vita, mi raccomando. quando deciderete di coltivare un po' il vostro cervelletto forse sarà tardi...e quindi è probabile che non capirete mai chi e cosa ve lo sta mettendo in quel posto, impegnati come siete a fare discorsi sul nulla imbeccati da stronzi che vi usano come manovalanza priva di senso critico.
se non avessi tempo da perdere non vi leggerei con così tanto gusto, scoprendo che avete tutto 'sto tempo da perdere addirittura per scrivere le minchiate che con due click si scoprono da sole.
usate la testa!!! internet vi da la possibilità di non chiedere niente a nessuno per sapere le cose. nessuno vedrà quanto siete ignoranti in partenza...e potrete farvi delle idee vostre invece di razzolare nel bitume che vi danno i vostri capetti.
oppure restate a pecora, a voi la scelta.
Certo che uno che definisce babbei gli altri e poi, invece di fondare le sue scelte su un sano dizionario come ha fatto Emanuel, si basa su .... Wikipedia ... non vi sembra proprio la rappresentazione del bue che dice cornuto al cavallo ? :-D
Concordo con te, Massimo: Wikipedia? Ma come si fa? Lasciamo perdere gli insulti che sono l'arma degli ignoranti: chi ha ragione non ha bisogno.
Emanuel
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