Ho già avuto modo di citare l’ansiogena Emanuela Falcetti, conduttrice del programma radiofonico mattutino (dopo il Gr delle 6) “Istruzioni per l’uso”.
Anche se la trasmissione ha un pubblico di nicchia (e che magari farebbe volentieri a meno di esserlo, dal momento che si tratta di persone che per motivi vari a quell’ora sono già svegli e anche in movimento) pur tuttavia la trasmissione può incidere sul formarsi dei convincimenti individuali.
E finchè incide sul fatto di rispettare le disposizioni relative alla raccolta differenziata dei rifiuti o sulla conoscenza di nuove cure per malattie varie, si può considerare rispettata la funzione pubblica della radio di stato e anche il titolo della trasmissione stessa.
Ma quando la conduttrice si permette, ben spalleggiata da ospiti scelti, di fare propaganda politica, allora è doveroso chiedere che si applichi anche a lei quella par condicio che viene citata solo contro il Centro Destra.
La radio e la televisione di stato non devono sostenere tesi di parte.
Come al solito, con la sinistra al governo – ancorché abbattuto – si sono messe le mani su un qualcosa che appartiene a tutti, anche a quella maggioranza di Italiani che non votano a sinistra e che, pur tuttavia, pagano il canone.
Per tornare alla Falcetti, dopo che Prodi era stato impallinato – per sua stessa scelta – al senato, la conduttrice ha cercato di far passare il messaggio che la crisi di governo avrebbe impedito la realizzazione delle opere pubbliche, la conclusione dei contratti, la riduzione della tasse.
Dimenticando – ed è grave per un giornalista pubblico ancorché non dipendente ma con contratto di collaborazione – che le tasse sono alte perché Prodi, cioè l’impallinato, le ha aumentate, così come le opere pubbliche sono ferme perché l’impallinato con il suo governo ha preferito non procedere con i finanziamenti, preferendo iscrivere nel bilancio preventivo fondi per la rottamazione delle automobili.
Ma questa mattina la misura è stata ampiamente superata (e inviterei ad ascoltare la replica reperendola su radio rai dove dicono si possa riascoltare la trasmissione) con l’apporto di tal Trefiletti, segretario di una delle associazioni dei consumatori quotidianamente presenti a rotazione.
Costui – amichevolmente chiamato dalla Falcetti “trinariciuto”, ma le cui origini sono assolutamente pertinenti con tale definizione visto che proviene dai quadri della cgil – ha cominciato ad inveire contro chi era al governo al momento del passaggio dalla lira all’euro, specificando l’anno, 2002, e attribuendo ogni sorta di nefandezza economica e, soprattutto, la colpa delle ambasce cui si trovano molti Italiani in questi giorni.
Dichiarazioni che, nel silenzio evidentemente compiaciuto della conduttrice, appartengono alla pura propaganda politica.
Il tutto senza che la Falcetti (o qualche dirigente Rai) abbia pensato di bilanciare simili interventi con la presenza di personalità appartenenti al Centro Destra.
Ancora una volta la campagna elettorale del Centro Destra dovrà combattere anche contro quelle strutture statali che dovrebbero invece garantire equilibrio, par condicio e informazione, non propaganda.
Saperlo ci aiuta anche ad evitare errori di valutazioni sul nemico che ci accingiamo ad affrontare in una campagna elettorale che non potrà che essere “all’ultimo sangue”.
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Anche se la trasmissione ha un pubblico di nicchia (e che magari farebbe volentieri a meno di esserlo, dal momento che si tratta di persone che per motivi vari a quell’ora sono già svegli e anche in movimento) pur tuttavia la trasmissione può incidere sul formarsi dei convincimenti individuali.
E finchè incide sul fatto di rispettare le disposizioni relative alla raccolta differenziata dei rifiuti o sulla conoscenza di nuove cure per malattie varie, si può considerare rispettata la funzione pubblica della radio di stato e anche il titolo della trasmissione stessa.
Ma quando la conduttrice si permette, ben spalleggiata da ospiti scelti, di fare propaganda politica, allora è doveroso chiedere che si applichi anche a lei quella par condicio che viene citata solo contro il Centro Destra.
La radio e la televisione di stato non devono sostenere tesi di parte.
Come al solito, con la sinistra al governo – ancorché abbattuto – si sono messe le mani su un qualcosa che appartiene a tutti, anche a quella maggioranza di Italiani che non votano a sinistra e che, pur tuttavia, pagano il canone.
Per tornare alla Falcetti, dopo che Prodi era stato impallinato – per sua stessa scelta – al senato, la conduttrice ha cercato di far passare il messaggio che la crisi di governo avrebbe impedito la realizzazione delle opere pubbliche, la conclusione dei contratti, la riduzione della tasse.
Dimenticando – ed è grave per un giornalista pubblico ancorché non dipendente ma con contratto di collaborazione – che le tasse sono alte perché Prodi, cioè l’impallinato, le ha aumentate, così come le opere pubbliche sono ferme perché l’impallinato con il suo governo ha preferito non procedere con i finanziamenti, preferendo iscrivere nel bilancio preventivo fondi per la rottamazione delle automobili.
Ma questa mattina la misura è stata ampiamente superata (e inviterei ad ascoltare la replica reperendola su radio rai dove dicono si possa riascoltare la trasmissione) con l’apporto di tal Trefiletti, segretario di una delle associazioni dei consumatori quotidianamente presenti a rotazione.
Costui – amichevolmente chiamato dalla Falcetti “trinariciuto”, ma le cui origini sono assolutamente pertinenti con tale definizione visto che proviene dai quadri della cgil – ha cominciato ad inveire contro chi era al governo al momento del passaggio dalla lira all’euro, specificando l’anno, 2002, e attribuendo ogni sorta di nefandezza economica e, soprattutto, la colpa delle ambasce cui si trovano molti Italiani in questi giorni.
Dichiarazioni che, nel silenzio evidentemente compiaciuto della conduttrice, appartengono alla pura propaganda politica.
Il tutto senza che la Falcetti (o qualche dirigente Rai) abbia pensato di bilanciare simili interventi con la presenza di personalità appartenenti al Centro Destra.
Ancora una volta la campagna elettorale del Centro Destra dovrà combattere anche contro quelle strutture statali che dovrebbero invece garantire equilibrio, par condicio e informazione, non propaganda.
Saperlo ci aiuta anche ad evitare errori di valutazioni sul nemico che ci accingiamo ad affrontare in una campagna elettorale che non potrà che essere “all’ultimo sangue”.
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5 commenti:
Conosco un camionista che l'ascolta tutte le mattine, e quando c'incontravamo non faceva altro che osannarmela: "la Falcetti sì,.. la falcetti qui,... la falcetti là"; insomma, pendeva tutto dalle sue parole.
Dopo quel tuo post, ci siamo rivisti; ero preparatissimo sulla personaggia; gliel'ho demolita letteralmente. Da quel giorno non me ne parla più; non mi dice più, come soleva fare: "l'ha detto la falcetti". Penso abbia imparato a ragionare un po con la sua testa (è un mio cognato).
Appunto, la Falcetti, ma chi è mai costei? ma chi la vuole? ma chi la conosce?
Ho avuto il dispiacere di ascoltare anch'io mentre ero in auto la Falcetti, così ansiosa e ansiogena che ti fa venire la tachicardia solo ad ascoltarla. Ce ne sarebbe del lavoro da fare sui mezzi di informazione Rai tv e la loro pretesa imparzialità. Non c'è sera che non ci sia uno di loro: martedi, Floris e Balle-a rò-rò-- Giovedi Santoro. Domenica l'Annunziata in mezz'ora. Ogni sera la Ritanna Armeni. Meno male che Ferrara la tiene a cuccia. Poi la domenica,Fabio Fazio con la petulante Littizzetto che attacca sempre Ruini. Il tutto, contornato da quel grullaraccio di Benigni che passa per fine dicitore, ma che va bene a recitare nelle case del popolo di Colonnata mentre mangiano pane e lardo. Dietro il cigno c'est moi :-).
Basta che quando e se riandrà al governo il CDX invece di traccheggiare privatizza TUTTA la RAI dalla TV alla radio e risolviamo due problemi uno dietro l'altro.
Risparmiamo soldi, e le nostre incazzature.
Ma scommettiamo che pure che ci rivanno al governo (cosa non scontata vista la faccia di culo del Presidente della Repubblica sinistra e sinistrata), non la privatizzano?
Scommettiamo che continueremo a pagare il canone?
La Falcetti e' un'idiota fatta e finita, alle 6 ascolto tutt'altro, cambia radio! :-)
Stella
Stella, la Falcetti è faziosa, non stupida. Se lo sappiamo riusciamo anche a prenderle le misure :-)
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