Se pensavamo di aver visto tutto con la pubblicazione online dell’elenco dei contribuenti e loro redditi di tutta Italia, non avevamo compreso la devastante portata del nuovo Berlusconi e del suo “partito di centro, moderato e liberale”.
Siamo così costretti ad occuparci di un provvedimento, quello del ministro della funzione pubblica Renato Brunetta, che ha deciso di mettere sotto gli occhi di tutti non solo i redditi dei pubblici dipendenti, ma anche le loro assenze per malattia e permessi sindacali.
Pare che tutto ciò sia stato deciso con l’accordo degli interessati e il parere favorevole del garante della privacy (e questo confermerebbe l’inutilità di tale incarico).
Una lista del genere credo che neppure a Visco sarebbe venuta in mente.
Si offrono al pettegolezzo di chiunque cittadini che hanno una sola colpa: lavorare nel pubblico.
Con la scusa di recuperare produttività.
Neanche nell’Unione Sovietica si era giunti ad un simile trattamento nei confronti dei lavoratori.
Il giacobinismo di questo governo che si dice espressione di un “partito di centro, moderato e liberale” trova così una nuova conferma con l’uso spregiudicato della pubblica gogna, invece di rendere efficiente la pubblica amministrazione, riducendo le leggi, la burocrazia, le tasse.
Certo, è più facile puntare l’indice sulle assenze del personale che, però, non fa altro che applicare leggi e accordi esistenti che consentono quello specifico comportamento, che fornire strumenti adeguati di lavoro.
E’ più facile dare in pasto a vicini e parenti, nomi, presenze e redditi dei pubblici dipendenti che non mettere mano ad una revisione delle mille e mille leggi che ostacolano il rapporto del cittadino con la burocrazia.
E’ più facile una bassa demagogia populista, che non riformare le leggi che regolano i rapporti di lavoro.
E davanti a questa iniziativa “di centro, moderata e liberale” (?), spicca il silenzio della sinistra e dei sindacati.
A riprova che tra questo e il precedente governo, gattopardescamente, è cambiato tutto, a cominciare dagli attori, per non cambiare nulla.
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Siamo così costretti ad occuparci di un provvedimento, quello del ministro della funzione pubblica Renato Brunetta, che ha deciso di mettere sotto gli occhi di tutti non solo i redditi dei pubblici dipendenti, ma anche le loro assenze per malattia e permessi sindacali.
Pare che tutto ciò sia stato deciso con l’accordo degli interessati e il parere favorevole del garante della privacy (e questo confermerebbe l’inutilità di tale incarico).
Una lista del genere credo che neppure a Visco sarebbe venuta in mente.
Si offrono al pettegolezzo di chiunque cittadini che hanno una sola colpa: lavorare nel pubblico.
Con la scusa di recuperare produttività.
Neanche nell’Unione Sovietica si era giunti ad un simile trattamento nei confronti dei lavoratori.
Il giacobinismo di questo governo che si dice espressione di un “partito di centro, moderato e liberale” trova così una nuova conferma con l’uso spregiudicato della pubblica gogna, invece di rendere efficiente la pubblica amministrazione, riducendo le leggi, la burocrazia, le tasse.
Certo, è più facile puntare l’indice sulle assenze del personale che, però, non fa altro che applicare leggi e accordi esistenti che consentono quello specifico comportamento, che fornire strumenti adeguati di lavoro.
E’ più facile dare in pasto a vicini e parenti, nomi, presenze e redditi dei pubblici dipendenti che non mettere mano ad una revisione delle mille e mille leggi che ostacolano il rapporto del cittadino con la burocrazia.
E’ più facile una bassa demagogia populista, che non riformare le leggi che regolano i rapporti di lavoro.
E davanti a questa iniziativa “di centro, moderata e liberale” (?), spicca il silenzio della sinistra e dei sindacati.
A riprova che tra questo e il precedente governo, gattopardescamente, è cambiato tutto, a cominciare dagli attori, per non cambiare nulla.
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4 commenti:
è anche vero che bisogna fare pressing sui fannulloni della pa e la diffusione degli indici più immediati di produttività forse possono costituire un deterrente per i furbetti.
OgS: se uno è un fannullone va licenziato. Non va messo il suo nome inuna lista cumulativa, mettendo alla berlina anche chi svolge correttamente il suo lavoro !
Quanti dipendenti della p.a. vengono licenziati?
N-B- hai visto che sta succedendo nella Fiamma? Oramai sta per chiudere i battenti: dopo l'espulsione di Iannone, stanno uscendo tutti.
Allora poichè non si riesce a licenziare i fannulloni, si mettono tutti, chi lavora e chi fa finta, nella stessa lista ?
La levatura di un governo si vede dalla capacità di saper distinguere, valorizzare chi merita e punire chi sbaglia. Così puniscono tutti,quindi la levatura di questo governo è allo stesso livello di quello di Prodi.
N.B.: C'è fermento, è un bene. In questi cinque anni abbiamo la possibilità di ricostruire la Destra in Italia e raccogliere i cocci del "partito di centro, moderato e liberale" quando si squaglierà dopo l'abbandono di Berlusconi ... ;-)
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