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No alla deriva

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20 maggio 2008

Adesso urge il reato di clandestinità

Dopo le offese spagnole, anche il parlamento europeo, istigato da un deputato ungherese di origine rom e dal solito Schultz, ha messo l’Italia sul banco degli imputati.
Se da un lato, da oppositore, annoto che il ministro di ritorno Frattini non ha saputo gestire, alle prime avvisaglie, l’insorgenza, dall’altro, da Italiano e da uomo di Destra, chiedo una risposta forte e inequivocabile.
Deve essere chiaro a tutti, all’interno come all’esterno, agli illegali che si apprestano ad entrare in Italia come ai governi ed ai parlamentari europei che intervengono su fatti che esulano dalla loro competenza, che non ci facciamo intimidire e che la sicurezza interna la gestiamo in base ai voleri ed alle necessità del Popolo Italiano.
Se il deputato ungherese di origine rom è inorridita nel vedere le condizioni in cui sono i campi dei rom in Italia, ha una strada semplice ed efficace: se li prenda a casa sua, in Ungheria.
Si risolverebbe, in un colpo solo, un duplice ordine di problemi: la tenuta dei campi e la sicurezza in Italia.
Ma, soprattutto, per dare all’europa e al mondo le dimensioni della riaffermata Sovranità Nazionale, è necessario che da subito, per decreto legge, sia inserito nel nostro ordinamento il reato di ingresso clandestino, con tutte le conseguenze penali del caso.
Solo così le affermazioni, a parole, del governo Berlusconi contro l’inaudita interferenza straniera nei nostri fatti interni, possono trovare una risposta concreta, soddisfacente, utile al Popolo Italiano e, soprattutto, inequivocabile.
Rinunciare a tale norma, da introdurre hic et nunc, significherebbe dare spazio alle bugie che vengono propalate ad arte, non a caso, dagli ambienti socialcomunisti e liberali (il parlamentare ungherese è un parlamentare liberale, cioè dello stesso filone ideologico del “partito di centro, moderato e liberale” che Berlusconi ha voluto costruire escludendo la Destra Italiana) d’europa.
E se costoro ritengono “razzista e xenofoba” l’Italia che vuole fare pulizia, che vuole sicurezza e che vuole introdurre il reato di ingresso clandestino, come chiamano le violenze e gli omicidi compiuti in Sudafrica contro altri africani ?
Se non sarà introdotto da subito il reato di ingresso clandestino e se, anzi, si edulcorerà il decreto sicurezza, allora avremo la prova provata che senza Destra il “partito di centro, moderato e liberale” è solo un fantoccio nel mare procelloso di interessi che lo sovrastano e che anche la Lega è solo capace di chiacchiere da bar, che non trovano riscontro nei fatti.

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sentito stasera al tg1 Maroni dire che introdurranno il reato di immigrazione clandestina, speriamo bene! E che la UE non ci rompa i cosiddetti come al solito, uffa!

Anonimo ha detto...

Vincere le elezioni facendo leva sulla paura è facile. Governare facendo leva sulla paura è pericoloso. La deriva è nota e si chiama razzismo e xenofobia.

Un invito a rimeditare queste parole di Bertold Brecht.

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare.

destro

Massimo ha detto...

Maroni parla, ma vedremo se il reato sarà introdotto per decreto legge o sarà in un disegno di legge, non immediatamente in vigore e soggetto a tutte le modifiche buoniste del caso.
Brecht fu un tizio che ha lavorato di fantasia per tutta la vita :-D

Anonimo ha detto...

Io le mie perplessità ce le ho.
Se leggi il mio post
"Forse era meglio affogarlo da piccolo", le capirai.
Secondo me dobbiamo distinguere tra chi è già in Italia e chi entrerà (o tenterà di entrare). Perché se il reato è ingresso clandestino, non puoi punire uno retroattivamente. O sbaglio? Quando sono entrati, il reato non esisteva. Quindi non lo han compiuto.
Poi sarebbe utile anche distinguere tra criminali e lavoratori. Cosa che sto cavolo di reato NON fa, ed espone anche coloro che lavorano (in nero ma lavorano) alle epurazioni.
Inoltre, intaserà le carceri. Basterebbe la certezza della pena...
Per non parlare della schifosissima idea del carcere per chi affitta casa ai clandestini...

Massimo ha detto...

La permanenza in Italia dopo l'ingresso clandestino è la continuazione del reato, quindi ... :-)
Le carceri hanno già di loro un 40% di extracomunitari, quindi ... :-)
Perchè "idea schifosissima" ? Se uno affitta una abitazione deve assumersi la responsabilità di accertarsi che il soggetto cui l'affitta sia in regola con le leggi italiane.