Se qualcosa il caso Lassini ha dimostrato, è che non esistono eredi per Silvio Berlusconi.
Se mai il Premier dovesse rinunciare a causa dell'età, le prospettive per il Centro Destra sarebbero nerissime.
La sinistra è abituata alla mediocrità, non ha mai avuto un vero Leader, ma solo tanti funzionari di partito che nell'ordinarietà possono anche sfangarla.
Ma il Centro Destra, no.
L'individualismo che caratterizza l'Uomo di Destra, impone che sia disponibile a fare il gioco di squadra solo se c'è un Leader autorevole e riconosciuto.
Formigoni e Moratti, prendendo le distanze, come due dorotei, dall'Avv. Lassini, si sono qualificati agli occhi degli elettori come i Franceschini e i Casini del Centro Destra.
Moratti non sarebbe neppure da votare se non fosse che l'astensionismo favorirebbe Pisapia.
Altri colonnelli di Berlusconi o hanno un passato imbarazzante, come tutti i socialisti, oppure hanno mostrato forti carenze caratteriali e decisionali nei momenti difficili (penso a Frattini, Schifani, Alfano).
Per un veteromaschilista come me può sembrare strano, ma l'unica che abbia dimostrato carattere, nel suo ambito, è stata la Gelmini e, forse, al momento, potrebbe essere l'unico valido rimpiazzo che non farebbe marcia indietro ai primi latrati della sinistra.
Sul versante degli uomini ex Alleanza Nazionale, La Russa è una delusione.
Anche oggi ha partecipato, prendendosi senza reagire una bordata di fischi, alle celebrazioni di un 25 aprile sul quale ha perfettamente ragione Borghezio.
Gasparri è un ottimo polemista e non ha demeritato quando fu ministro delle Comunicazioni: sua la legge di rinnovamento radio televisivo.
Ma bisognerebbe provarlo in un ruolo in cui vi possano essere scontri e improvvisei cambiamenti di prospettive.
Aggiungerei anche la Santanchè che, anno dopo anno, nonostante qualche pausa, si sta dimostrando sempre di più erede della linea della fermezza che fu, un tempo, prerogativa dell'Msi.
Tra i leghisti ci sono gli uomini in doppiopetto (Maroni, Castelli e Cota) e quelli da barricate (Calderoli e Borghezio).
Sicuramente preferisco i secondi, anche perchè Maroni ha deluso molto nella gestione dell'immigrazione.
Forse, però, la Lega ha nel Governatore del Veneto, Luca Zaia, la giusta sintesi tra doppiopetto e barricate.
Alla fine della conta, nell'attesa che Gelmini, Santanchè, Gasparri e Zaia acquistino spessore e peso politico, non resta che sperare in Berlusconi, ancora e sempre, per impedire alla sinistra di devastare l'Italia.
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Se mai il Premier dovesse rinunciare a causa dell'età, le prospettive per il Centro Destra sarebbero nerissime.
La sinistra è abituata alla mediocrità, non ha mai avuto un vero Leader, ma solo tanti funzionari di partito che nell'ordinarietà possono anche sfangarla.
Ma il Centro Destra, no.
L'individualismo che caratterizza l'Uomo di Destra, impone che sia disponibile a fare il gioco di squadra solo se c'è un Leader autorevole e riconosciuto.
Formigoni e Moratti, prendendo le distanze, come due dorotei, dall'Avv. Lassini, si sono qualificati agli occhi degli elettori come i Franceschini e i Casini del Centro Destra.
Moratti non sarebbe neppure da votare se non fosse che l'astensionismo favorirebbe Pisapia.
Altri colonnelli di Berlusconi o hanno un passato imbarazzante, come tutti i socialisti, oppure hanno mostrato forti carenze caratteriali e decisionali nei momenti difficili (penso a Frattini, Schifani, Alfano).
Per un veteromaschilista come me può sembrare strano, ma l'unica che abbia dimostrato carattere, nel suo ambito, è stata la Gelmini e, forse, al momento, potrebbe essere l'unico valido rimpiazzo che non farebbe marcia indietro ai primi latrati della sinistra.
Sul versante degli uomini ex Alleanza Nazionale, La Russa è una delusione.
Anche oggi ha partecipato, prendendosi senza reagire una bordata di fischi, alle celebrazioni di un 25 aprile sul quale ha perfettamente ragione Borghezio.
Gasparri è un ottimo polemista e non ha demeritato quando fu ministro delle Comunicazioni: sua la legge di rinnovamento radio televisivo.
Ma bisognerebbe provarlo in un ruolo in cui vi possano essere scontri e improvvisei cambiamenti di prospettive.
Aggiungerei anche la Santanchè che, anno dopo anno, nonostante qualche pausa, si sta dimostrando sempre di più erede della linea della fermezza che fu, un tempo, prerogativa dell'Msi.
Tra i leghisti ci sono gli uomini in doppiopetto (Maroni, Castelli e Cota) e quelli da barricate (Calderoli e Borghezio).
Sicuramente preferisco i secondi, anche perchè Maroni ha deluso molto nella gestione dell'immigrazione.
Forse, però, la Lega ha nel Governatore del Veneto, Luca Zaia, la giusta sintesi tra doppiopetto e barricate.
Alla fine della conta, nell'attesa che Gelmini, Santanchè, Gasparri e Zaia acquistino spessore e peso politico, non resta che sperare in Berlusconi, ancora e sempre, per impedire alla sinistra di devastare l'Italia.
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6 commenti:
ci riflettevo da tempo anch'io: dietro al Berlusca c'è il vuoto.
In realtà un uomo c'era e sembrava perfetto: parlo di Fini, del Fini di tanti anni fa.
Come si è ridotto quel poveretto con le sue stesse mani !!!
Tutte le persone che hai citato come possibili successori possono andare bene, ma non c'è nessuno per ora che riesca a spiccare sugli altri ed anzi alcuni, alla prima vera prova del fuoco, deludono (La Russa, Maroni, Frattini, ecc., come hai fatto giustamente notare).
Ma probabilmente i primi a desiderare che Berlusoni non si ritiri dalla vita politica e duri il più possibile sono proprio i sinistri, il cui unico programma politico è abbattere Berlusconi e neint'altro.
Se Sgarbi fosse capace di non dare di matto, sarebbe un'eccellente individualità politica di trascinamento: coraggioso, anticonformista, anticomunista,colto e di ottima eloquenza. Del resto fu il primo a metterci in guardia contro la dabbenaggine della Moratti, che puntualmente si è rivelata. Ma Sgarbi ha un'anima troppo futurista (nel senso marinettiano del termine e non nel senso finiota, naturalmente). E alla fine con lui tutto degenera in caciara. In fondo è un'artista più che un politico.
Fini invece non mi ha mai convinto, nemmeno quando non aveva ancora gettato la maschera. Sembra un manichino delle confezioni Lebole.
PS: io invece, resto ottimista e non credo nel "diluvio" postberlusconiano. Arriverà un fanciullo dal cuore puro, spavaldo e coraggioso che estrarrà la spada nella roccia. Ma sarà giovane. La saga insegna ;-)
Beh a suo tempo inaspettatamente è uscito fuori un Berlusconi, e potrebbe succedere ancora.
D'altra parte Berlusconi stesso è una scelta di ripiego rispetto a quello che ci si aspetterebbe da un leader di CDX.
Anche io confido nell'emergere di un Mister X al momento sconosciuto, ma la realtà è che senza Berlusconi il personalepolitico del Centro Destra sarebbe allo stesso livello (basso) della sinistra.
La condotta di Maroni nella questione immigrazione non ha deluso; è inqualificabile. Un autentico atto di tradimento nei confronti degli elettori della Lega!
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+nuovopatriota+
[torneranno i crociati.. e saran mazzate!]
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