Nella Babele di chiacchiere del fine settimana, due interventi mi piace sottolineare.
Il primo è la dichiarazione di Paolo Romani, intelligente presidente dei senatori di Forza Italia, che ha proposto, prima delle primarie sui nomi, le primarie delle idee.
Perchè è inutile parlare di nomi, se non si è d'accordo sulle idee.
Esattamente come ha dichiarato Matteo Salvini, segretario della Lega, al congresso di Padova dove ha anche individuato i capisaldi di un programma realmente di Centro Destra che, casualmente, sono anche i tre temi che da tempo sostengo su questo blog.
1) Rivolta fiscale. Flat tax al 20%.
2) Stop immigrazione. Basta con lo spreco di mare nostrum, con l'importazione di clandestini, con lo sperpero di denaro pubblico e privato nel nome di un malinteso solidarismo internazionale verso coloro che, potendolo, ci taglierebbero la gola ai quali i soliti abatini buonisti e politicamente vorrebbero concedere voto, cittadinanza, iu soli, così, tanto per consentiro loro di depredarci meglio.
3) Niente derive verso il "matrimonio" omosessuale.
Poi, naturalmente, ci sono argomenti di ulteriore supporto e identità:
- ritorno alla Lira e alla Sovranità Nazionale;
- rivoluzione dell'apparatogiudiziario;
- autonomie locali, federalismo, autodeterminazione.
Ma i punti qualificanti sono i primi tre.
Ed ha ragione Salvini quando dice che non ci può essere alleanza con chi propone, come la signorina Pascale e la sua cerchia di cattivi consigliori di Berlusconi, il "matrimonio" omosessuale o lo ius soli di Alfano per i figli dei cosiddetti "rifugiati".
E' ora di finirla con i compromessi.
Anche a costo di una lunghissima traversata nel deserto, guidati solo dai Valori e dagli Ideali che non possono essere svenduti per una riformetta o per l'applauso effimero della stampa serva dei potentati finanziari internazionali.
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