Pare che Berlusconi abbia in sostanza così posto l'ultimatum ai suoi parlamentari per indurli a votare a favore del senato di nominati e di una legge elettorale così contorta da essere l'evidente frutto di una mente tarata.
Posso immaginare e rispettare che il Cavaliere sia convinto, anche per l'influenza sempre maggiore e sempre peggiore che certi suoi consiglieri hanno, di fare il bene suo e anche della Nazione.
Posso comprendere e rispettare la riluttanza ad abbandonarlo da parte di chi, da lui, ha avuto tutto.
Ma il bene della Patria non è in una riforma che porta ad un senato espropriato al voto dei cittadini e in una legge elettorale complessa e bizantina.
Il bene della Patria è in un taglio contemporaneo delle tasse e della spesa pubblica, nel blocco dell'immigrazione con l'espulsione dei clandestini già arrivati in Italia, nell'invertire la deriva morale che ci porta sempre più al disfacimento valoriale e nel fermare l'intromissione dei magistrati e della burocrazia nella vita economica, sociale e politica.
Tutti risultati che non si ottengono con Renzi.
E il bene della Patria, ancora una volta, coincide con un Centro Destra che faccia il Centro Destra e sia distinto e distante dalla sinistra.
Quindi il bene della Patria è votare contro le finte riforme del gattopardo Renzi.
Anche se si deve sacrificare il Padre.
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1 commento:
Purtroppo non è un Padre, ma un Saturno-Crono che divora i figli e da qualcuno di loro prima o poi verrà evirato. Così recita il mito.
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