Il fenomeno fiorentino ha dato alle stampe i primi decreti attuativi del suo Giobàt, cioè quel provvedimento che riduce le garanzie per i lavoratori.
Apprendo dalla lettura dei quotidiani che i dipendenti statali sarebbero esentati dal soggiacere alla ghigliottina renziana (e i loro referenti al governo ci tengono a tenerli esenti, tanto che è giustificato il sospetto che il Giobàt sia l'ennesima fregatura che il fenomeno fiorentino vende come la panacea dei venditori ambulanti nei vecchi film western).
Il pubblico impiego è la voce più consistente della spesa pubblica da cui deriva il debito pubblico, per mantenere il quale le tasse hanno raggiunto livelli insopportabili.
Abbiamo molto più che un esercito di dipendenti pubblici, che rendono i servizi di cui tutti noi possiamo renderci conto.
Una azienda privata che dovesse far quadrare i conti applica contratti di solidarietà che comportano mobilità e giornate di astensione dal lavoro non retribuite.
Per i dipendenti pubblici, invece, nulla di tutto ciò, solo il mancato rinnovo contrattuale, come del resto subiscono tante altre categorie che rinnovano solo a livello normativo ma non retributivo, anzi vedono decurtare alcune voci.
Aquesto aggiungiamoci la non applicabilità del Giobàt toscano ai dipendenti pubblici, mentre i dipendenti privati sono costretti a subirne gli effetti.
Gli stessi dipendenti privati che, in gran parte, hanno pagato, con la tassa sui risparmi e sui fondi pensioni, la mancia elettorale del fenomeno fiorentino degli ottanta euro.
E i lavoratori del settore privato non sono i soli a subire, visto che la scure fiscale si è abbattuta anche contro i fondi degli autonomi e dei professionisti, esclusi a prescindere dalla mancia elettorale.
Cosa aspettiamo ad unirci ed a ribellarci ?
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