Io non sono un estimatore dei magistrati, siano essi giudici o pubblici ministeri.
Non sono neppure un appassionato di cronaca nera che relegherei nelle ultime pagine dei giornali a meri trafiletti di cronaca.
Sulla vicenda di Garlasco e dell'omicidio di Chiara Poggi non ho idee.
Sul come viene amministrata la "giustizia" in Italia sì.
A mio parere non si può condannare qualcuno sulla base di semplici indizi, ma solo su prove.
Mi piace la formula americana "colpevole oltre ogni ragionevole dubbio".
E se un soggetto è stato assolto due volte per poi essere condannato, i dubbi ci sono, tanti.
E quel soggetto non dovrebbe essere condannato.
Così come non dovrebbe essere concessa l'impugnazione in appello al pubblico ministero dopo un'assoluzione.
Poichè Garlasco non è il solo caso di decisioni contrastanti da parte di vari organi giudiziari, è segno che ad essere sbagliate sono le indagini.
Che puntano tutto solo sulle risultanze scientifiche e che vengono indirizzate nei confronti di un unico colpevole, già condannato a priori.
Non mi sembra una bella giustizia.
Non mi sembra affatto giustizia.
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