Se dovessimo prestar fede alle trombe che suonano a perdifiato i media ormai corrotti dai privilegi conseguiti e dalla vicinanza al potere che ne ha gratificato molti esponenti trasformandoli in un'altra casta autoreferenziale, il mondo sarebbe preda di immigrati, di senza Patria che circolano da una parte all'altra del globo, di "cittadini del mondo", senza alcun Valore che non sia il personale godimento, senza rispetto per chi non la pensa come loro, senza conoscenza delle regole più elementari della democrazia.
Del resto c'è da riflettere sul fatto che i maggiori e più rumorosi sostenitori di questo sinistrume che pervade non solo la società italiana ma quella mondiale (basti guardare a quello che accade negli Stati Uniti dove vogliono impedire a Trump di fare il Presidente attuando quel che aveva promesso in campagna elettorale, quando tutti si sono sempre lamentati che i politici, una volta eletti, non realizzano quanto promesso) siano personaggi che la casta giornalistica incensa con marchette pressochè quotidiane.
Attori, cantanti, "scrittori", professoroni di economia che non hanno mai azzeccato una previsione eppure continuano ad essere intervistati e tanti giornalisti che, aiutandosi l'un l'altro, si accreditano come "esperti" di questo e di quello, soprattutto di società, cultura e politica e arrivano in televisione a spiegarci perchè e per come il Regno Unito sarebbe rimasto nel soviet europeo o perchè e per come la moglie di Clinton sarebbe divenuta la prima donna presidente, salvo poi ritrovarsi ad urne aperte e schede scrutinate con il Regno Unito che ha riconquistato la sua piena Sovranità (e ne aveva comunque molto più di noi) e con gli Stati Uniti che hanno preferito "l'impresentabile" Trump alla "moglie di ...".
Imperterriti continuano a spiegarci la loro personalissima visione del mondo, incuranti delle topiche commesse.
Se, poi, ci aggiungiamo anche un immigrato argentino, che ha preso casa a Roma e si veste di bianco, che, ribaltando l'Insegnamento dei suoi Predecessori, sta relativizzando tutto, possiamo comprendere perchè la nostra società sia incamminata, sin troppo velocemente, verso la dissoluzione morale, politica, sociale ed economica.
Il fatto grave è che la Reazione, quella che potrebbe salvarci, non ha voce, non ha megafoni.
I giornalisti, emuli del personaggio di Striscia la Notizia di alcuni anno or sono (il Dottor Linguetta) sono ormai proni davanti agli ordini dei loro editori che, poi, sono gli stessi che compongono le consorterie affaristico finanziarie che, a loro volta, insediano soviet, come quello di Bruxelles, premiando chi ben li serve (come è capitato all'ex cancelliere tedesco il socialista Schroeder o all'ex premier portoghese e presidente del soviet il popolare Barroso che hanno ricevuto, al termine del loro servizio, ben remunerati incarichi nelle strutture di quei potentati economici).
Così largo spazio è dedicato all'apologia anche del più ignorante capo popolo che si presta a contrastare i Leaders della Destra Sovranista e Identitaria ai quali, per contro, viene riservata la cura del silenzio, salvo quando intravvedono l'opportunità di citarli in negativo, con l'unico scopo di denigrarli.
Altrettanto spazio è dedicato ad esaltare pratiche che contribuiscono a distruggere le Radici e le Fondamenta Morali della nostra Civiltà (aborto, omosessualità, eutanasia, droga, divorzio) o a proiettare l'immagine di una invasione di immigrati visti non come futuri padroni, ma come "risorse" che si presterebbero a lavorare per pagarci le pensioni.
La propaganda è talmente martellante, essendo cancellate tutte le voci dissonanti che, anzi, quando riescono a farsi sentire, vengono perseguitate nel nome di leggi repressive della Libertà di Opinione, che sembrano un miracolo l'elezione di Trump o la vittoria della Brexit.
Ma non è un miracolo.
E il semplice buon senso popolare, l'istinto di sopravvivenza che consente, anche contro tutte le voci delle caste unite per indurre a scelte suicide, di scegliere chi rappresenta, ancora, la Tradizione.
Dobbiamo cercare di coltivare questo buon senso, questo istinto di sopravvivenza, far sentire che non siamo soli, ma siamo milioni, in tutto il mondo.
Possiamo così favorire e accelerare quel che viene paventato dal direttore del Carlino Andrea Cangini nella chiusura del suo editoriale di ieri, dove ha evidenziato il marciume di questa società progressista e di sinistra: " se questo è il progresso attediamoci con certezza un rinculo reazionario".
Perchè solo la Reazione ci potrà salvare.
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1 commento:
Cangini lo chiama "rinculo reazionario"? Mi spiace ma non sono d'accordo. Il vero Regresso oscurantista e autoritario lo fanno proprio loro i "sedicenti progressisti". Del resto "rivoluzione" proviene dal latino "revolvo" = tornare indietro. Mi si faccia un esempio storico di una società uscita dalle rivoluzioni violente che si è evoluta, a cominciare dall'URSS. La nuova caccia alle Streghe sulle parole ci fa perdere di vista perfino le radici etimologiche
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