Se i comunisti dovessero dividersi (ma non credo che D'alema e compagni ne abbiano le palle) per l'Italia si aprirebbe una opportunità da cogliere.
E dovrà essere colta a Destra come a sinistra.
La scissione del pci/pds/ds/pd potrebbe essere l'occasione per la costituzione di un partito di sinistra, affine a quelli che esistono in Grecia, Spagna e, con Corbin e Hamon, anche nel Regno Unito e in Francia.
Renzi potrebbe rappresentare, con i vari traditori provenienti da Forza Italia e con quella parte di Forza Italia affine ai poteri forti, le consorterie affaristico finanziarie di cui interpreta già ora i voleri traducendoli in norme di legge.
Ma anche la Destra potrebbe iniziare, liberatasi dalle palle ai piedi rappresentate dalla parte peggiore di Forza Italia, un percorso federativo che dia corpo e sostanza alle istanze sovraniste e identitarie che già hanno trovato forte rappresentanza in molte nazioni dell'est (Ungheria, Polonia) del nord (Danimarca, Svezia, Norvegia) ma anche nel cuore delle nazioni più importanti d'Europa con il Fronte Nazionale in Francia, l'AFD in Germania e l'Ukip nel Regno Unito.
Per una volta, per la prima volta nella storia, i comunisti potrebbero dare un contributo positivo, ancorché involontario.
Se solo ne avessero le palle ...
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