Avevo già scritto della scelta di Franco Cangini, padre di Andrea Direttore de Il Resto del Carlino, di farsi seppellire con la camicia nera e del coraggio morale del figlio che lo ha scritto in un editoriale.
Il Carlino ha poi dato seguito, aprendo un dibattito con interventi di uomini di cultura e politici di Destra e di sinistra.
Fortemente spiazzati i Veltroni e i Violante, pertinente l'intervento di Cardini e di Perfetti, fuori luogo Barbera, insulso Battista, ma, come sempre, il pezzo migliore è stato quello di Marcello Veneziani.
Qui sono reperibili online tutti gli interventi sino ad ora svolti.
Ovviamente il dibattito si è potuto aprire perchè Andrea Cangini è Direttore del Carlino, diversamente l'omertà l'avrebbe ancora fatta da padrona.
Il senso della camicia nera di Franco Cangini, per me, vuol dire che anche nell'Italia di oggi non si è completamente perso il senso dell'Onore.
Non lo ha perso Franco Cangini quando ha espresso il suo desiderio e non lo ha perso il figlio Andrea quando, pur potendo comodamente starsene zitto, lo ha riferito e ne ha tratto spunto per un dibattito sul Carlino.
Un dibattito dal quale emerge la pochezza culturale dell'antifascismo in s.p.e. che, ad oltre 72 anni dalla fine della guerra, continua a rimestare negli slogan pavloviani, con personaggi ridicoli che propongono leggi repressive delle opinioni o vorrebbero addirittura distruggere quel che il Fascismo ha costruito, dimostrando di aver paura delle Idee, della Verità ma anche delle realizzazioni che, anche quando costoro non saranno che polvere, resteranno a dimostrare che il Fascismo fece, come tutti i regimi e i sistemi politici che lo hanno preceduto e seguito, delle cose buone da ricordare e conservare e delle cose negative da lasciare al passato.
E a giudicare deve essere solo la Storia, purchè la ricerca storica sia lasciata libera e non condizionata dalla repressione e dalle sanzioni per chi ha idee o trae conclusioni differenti da quelle della vulgata comunista.
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