Bruno Vespa è uno dei maggiori beneficiati del sistema politico e mediatico italiano.
È passato indenne dalla prima ala seconda repubblica e si appresta ad approdare alla terza sempre pronto ad ossequiare quello che nei primi anni novanta, riferendosi alla dc allora maggioritaria, definiva "l'editore di riferimento".
Che poi si chiami Berlusconi, Prodi o Renzi per lui nulla cambia.
Come per tanti come lui basta non guardare le sue trasmissioni e non leggere i suoi libri per giudicare con mente più libera.
Purtroppo il Vespa ricopre un incarico direzionale nel Quotidiano Nazionale che comprende anche il giornale storico della mia città, Il Resto del Carlino ed ogni sabato sente il bisogno di esternare con un editoriale il suo appoggio al potere.
Anche ieri ha dato il suo contributo che, poi, è la posizione di tutti gli inciucisti d'Italia: una lancia spezzata a favore della alleanza tra Renzi e Berlusconi.
Perché quello è l'obiettivo di tutti coloro che desiderano conservare i loro privilegi.
Probabilmente è anche l'auspicio della padrona dell'unione sovietica europea che, non a caso, il nostro ha citato.
La foglia di fico è "garantire la governabilità".
Ma per fare cosa ?
Ancora ieri Renzi e Gentiloni hanno rilanciato sullo ius soli, inviso probabilmente alla maggioranza degli Italiani, mentre ascolto sempre più spesso chi vorrebbe aumentare la tassazione sui patrimoni.
Agli inciucisti non interessa, in realtà, cosa andrà a fare un governo, perchè loro lo vorrebbero composto da tutti i loro "editori di riferimento" così da poter continuare a ben remunerati, da megafoni.
Ma a noi, Popolo, interessa quello che fa un governo e non credo proprio che sia possibile votare per chi è ambiguo nei confronti di chi sostiene lo ius soli, le tasse o il matrimonio omosessuale.
Il Centro Destra appare in crescita, ma ci vorrebbe un leader come Trump che non ha paura a mettere in pratica, nonostante l'ostilità del Congresso, quello che sosteneva in campagna elettorale.
Tocca a noi dare a Salvini l'opportunità di dimostrarsi all'altezza delle idee che propone in campagna elettorale.
Ma votare a favore del rosatellum 2.0 non è un buon inizio.
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2 commenti:
Due cose sul Rosatellum. Salvini ha detto fin da tempi memorabili che l'importante è andare a votare, non importa con quale legge. E fin qui nulla da eccepire. Se però la Lega e FdI al momento della fiducia escono dall'aula, purtroppo non ci fanno una bella figura e danno fiato alla canea dei 5 stelle che si sentono sfavoriti da questa legge.
Quanto a Vespa, è il principale maggiordomo trasversale a tutte le repubbliche parlamnetari. E i suoi inchini e interviste in ginocchio non le fa solo per motivi editoriali, ma anche per salvare la sua vigna. Infatti è diventato un importante produttore di vini:
http://www.repubblica.it/economia/2017/07/19/news/l_enologo_bruno_vespa_brinda_all_utile_va_in_nero_il_rosso_del_conduttore-171084957/
Vespa produttore di vini: l'ho sentito anch'io, anzi l'ho visto al telegionale. Ormai sembra che vada di moda per i personaggi famosi della politica o dello spettacolo darsi all'agricoltura (Di Pietro, Jerry Scotti e molti altri)
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