I politici di sinistra, evidentemente a corto di argomenti (validi o meno), sembra sappiano solo querelare, sanzionare, proibire, vietare.
Se la Boldrini viene criticata, manda i suoi sottoposti a visionare tutta la rete per annotare i nomi e denunciarli: ma quanto ci costa ?
La Boschi querela l'ex direttore del Corsera De Bortoli, imputandogli di aver riferito affermazioni dell'ex amministratore di Unicredit.
Da ultimo arriva il sindaco di Bologna che vuole querelare tutti coloro che lo avrebbero insultato.
A parte il fatto che è da definire "insulto", costoro non hanno proprio niente altro da dire, nel merito delle critiche ?
E che dire di coloro che, per impedire ad una Opinione di essere diffusa, rispolverano vecchi arnesi del passato come la legge Scelba e quella Mancino ?
E, guarda caso, a voler denunciare, vietare, sanzionare, sono sempre, essenzialmente, loro, i progressisti di sinistra.
Invece di far buon viso a cattivo gioco, dopo aver per decenni cavalcato ogni notizia pur di screditare gli avversari politici, ecco che fanno le verginelle offese.
E denunciano, querelano e fanno leggi per vietare e sanzionare.
Non si rendono conto che, così facendo, dimostrano solo povertà di idee e di progettualità per il futuro.
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1 commento:
Questo è un regime dittatoriale e come in tutte le dittature viene soffocato il dissenso. La querela è la forma moderna, pecuniaria ed estorsiva di CENSURA. L'ultima querela-censura il PD l'ha fatta su una povera anziana signora, copevole di aver portato un cartello durante una conferenza di Renzi, nel quale si parlava dello scandalo delle popolari. La signora era una risparmiatrice della Carife. Se il giudice darà ragione al Pd e a Renzi, ritenendo colpevole di diffamazione la povera vecchietta, significa solo che è stato innalzato l'ultimo mattone del muro della repressione.
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