Una delle accuse che viene sistematicamente mossa al programma del Centro Destra è che sarebbe troppo costoso e non ci sono le coperture.
Poi arriva il presidente di quella Confindustria che tramite il Sole 24 Ore è la capofila dei "non si può" e tira la volata ai cattocomunisti con cui evidentemente fa buoni affari e spara un piano dal costo di 250 miliardi in cinque anni.
Praticamente il doppio di quanto verrebbe a costare l'abolizione tout court della Fornero e il programma di tutto il Centro Destra.
Dubito che i suoi giornalisti, così zelanti a fare la punta agli aghi sulle proposte del Centro Destra, metteranno in campo altrettanta pignoleria nei confronti di chi paga loro lo stipendio.
Allora è evidente che il problema non sono le coperture, ma quello che si vuol fare.
La questione si sposta dal prosaico piano dei numeri, a quello filosofico del "cosa vogliamo".
Cosa vogliamo dal Benessere del nostro sistema politico ?
Cosa vogliamo da uno stato che ci depreda del 50% dei nostri redditi e risparmi ?
Cosa vogliamo per essere felici ?
Sì, perchè è giusto guardare ai bilanci, guardare alla produttività, guardare all'incremento del pil, ma se tutto questo non si traduce nella possibilità di godersi la vita, allora a cosa serve ?
Non serve a nulla avere maggiore produttività se poi viene utilizzata per pretendere risultati ancora maggiori (leggetevi le presentazioni dei bilanci consuntivi e previsionali delle grandi aziende e tutte vi proporranno un triennio futuro con maggiori ricavi, maggiori dividendi e minori costi, senza alcun paragrafo per i sacrifici che occorrono per ottenerli).
Allora meglio porsi mete meno ambiziose (sulla pelle altrui !) e garantire ai cittadini la possibilità di una maggior periodo da dedicare ai propri interessi e alle proprie passioni.
E si scopre, grazie al capofila degli industriali, che costerebbe anche meno.
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