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No alla deriva

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21 febbraio 2018

Spingono all'inciucio perchè annusano la sconfitta


Finora il Centro Destra non ha sbagliato la campagna elettorale, allora ci pensa l'alito mefitico dei media a cercare di proiettare l'immagine di un Centro Destra allo sbando, quando allo sbando è la sinistra.
Tanto che i commentatori che pensano di avere maggior seguito e quindi di esercitare maggiore pressione, stanno tutti andando sulla stessa strada per indurre Berlusconi e Renzi ad unirsi.
L'esaltazione della GroKo tedesca (dove l'Afd, l'estrema destra, è ora accreditata di un consenso superiore a quello dei socialisti) fa il paio con le continue "notizie" sulle liti tra i leaders del Centro Destra.
Così il giorno in cui sul Resto del Carlino è apparsa una chiarissima intervista a Salvini che, sul tema, ha confermato che il partito che prenderà più voti designerà il Presidente del Consiglio quindi a lui sta bene che, se sarà Forza Italia,il Cav possa designare Tajani o Draghi, i giornali radio titolavano: continua la lite nel Centro Destra su chi sarà il premier.
Una balla.
Certo, ognuno pensa di poterlo fare e personalmente preferirei lo facesse Salvini, ma il programma parla chiaro: immigrazione e sicurezza, flat tax e pensioni, Sovranità e Identità, sono capisaldi per tutti.
Ed è proprio quello che preoccupa, perchè un'Italia che si riappropri del suo destino e non sia più in ginocchio davanti ai potentati finanziari, allora è un'Italia che spaventa.
Così, visto che i partiti affini a quei potentati economici (quelli di sinistra) non vinceranno, cercano di dividere il Centro Destra per fare una nuova operazione Alfano.

Avete notato che, rispetto a tutte le altre campagne elettorali dal 1994, è stato silenziato ogni attacco a Berlusconi ?
Nessuno parla più di "conflitto di interessi" e Renzi si è sbilanciato fin quasi a tesserne le lodi, rimarcando la sua presunta differenza da Salvini.

Da Bruno Vespa (il più talebano) in giù, tutti ad arzigogolare sul fatto che se non ci sarà una maggioranza, allora un governo bisognerà pur farlo e quindi si dovrà essere responsabili.
Il ruolo che nel 2013 fu di Monti (megafono dei potentati finanziari) oggi sembra appaltato alla Bonino, alla quale hanno fatto fare una lista che, già nel nome, è offensiva per tutti gli Italiani danneggiati da Bruxelles e per evitare l'alea della raccolta firme, hanno mosso Tabacci per darle una copertura.
Adesso la Bonino si schiera con la massa, per un governo di larghe intese, senza Grillo e Salvini.
Quasi quasi mi piacerebbe che il Centro Destra non raggiungesse la maggioranza assoluta, mentre la somma dei seggi di Grillo e Salvini la raggiungesse.
E facessero un bel governo "populista" e, magari, anche "razzista e xenofobo" ma, soprattutto, "antieuropeo".
Uno schiaffone violentissimo agli affaristi senza etica e senza valori e ai loro agenti in Italia.




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1 commento:

Nessie ha detto...

Grillo e i 5 stalle sono incompatibili con Salvini, poiché forze di sinistra sul genere Podemos e Tsipras. Diciamo che rappresenta la carta di riserva della sinistra mondialista e ne ho le prove schiaccianti e pure la pistola fumante. A Bari l'ONG sorosiana AVAAZ ha fatto endorsement per il candidato 5 stalle e per boicottare invece Federico Iadicicco di Fratelli d'Italia:

http://www.libertaepersona.org/wordpress/2018/02/iadicicco-attaccato-da-avaaz-perche-la-votazione-di-roma-sara-un-referendum-pro-o-contro-soros/

lo slogan era "fermiamo gli estremisti di destra". Ergo non ci resta che augurarci una maggioranza piena e schiacciante.