Onorare il Giorno del Ricordo dei nostri Martiri trucidati dalla ferocia comunista è, alla vigilia di una importante scadenza che potrebbe segnare il futuro dell'Italia, ancor più importante.
I nostri Fratelli che furono barbaramente assassinati dai titini gettandoli, ancora vivi, nelle grotte carsiche denominate foibe, furono uccisi perchè Italiani e perchè non comunisti (e probabilmente, visto il livello dei macellai titini, presero in mezzo anche qualche comunista che si sentiva al sicuro).
Ma, soprattutto furono assassinati perchè Italiani e in quanto tali ostacolavano il progetto comunista di occupare e rivendicare il dominio sull'Istria e la Dalmazia, nostre terre tuttora da rivendicare come Italiane.
Non furono quindi uccisi perchè, nel nome di una religione o di un costume di vita, costituivano una sorta di stato nello stato che rispondeva prima di tutto alla religione o alle usanze arcaiche e solo dopo allo stato.
No, furono uccisi perchè Italiani e rappresentavano i legittimi proprietari di quelle terre.
Oggi, nella furia innescata dalle parole d'ordine, sempre uguali, dei cosiddetti antifascisti e antirazzisti, quei nostri morti vengono assassinati una seconda volta, questa volta da altri italiani, ma con la "i" minuscola.
Allora ricordare è onorare, ma agire è un onorare al quadrato.
Noi possiamo, con il nostro voto il 4 marzo, onorare i Martiri delle Foibe, facendo in modo che non siano mai più dimenticati e che non possa mai più essere imposto il silenzio alle voci delle Idee, dei Pensieri e delle Opinioni Libere e, soprattutto, stonate rispetto alla pretesa massificatoria della storia manipolata, riscritta e reinterpretata che la sinistra ci vuole propinare.
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1 commento:
Mi segnalano quest'ottimo e meritevole pezzo di Marcello Veneziani dal titolo "Le Foibe, il ricordo e l'oblio":
http://www.marcelloveneziani.com/articoli/le-foibe-ricordo-loblio/
Vale davvero la pena di leggerlo e di rifletterci su.
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