Le elezioni del 4 marzo scorso non hanno consegnato una maggioranza omogenea, ma hanno dato una netta maggioranza assoluta a due partiti, Lega e Cinque Stelle, per cambiare, con una inversione a "U" la politica economica e quella immigratoria.
I due partiti hanno idee differenti sul progetto di società ma, per impedire che, con un colpo di mano, Mattarella, che già aveva chiamato Cottarelli, ribaltasse la volontà popolare, con un grande sforzo di sintesi hanno redatto un contratto di governo all'interno del quale si trovano gli elementi caratterizzanti dei due programmi, alcuni dei quali ostici a militanti ed elettori del partito coalizzato.
Così a noi di Centro Destra è un rospo da ingoiare il reddito di cittadinanza e il giustizialismo pauperista dei Cinque Stelle per i quali i rospi da ingoiare sono la pace fiscale, la riduzione delle tasse, la legittima difesa e il contrasto dei clandestini.
Dobbiamo farcene una ragione, perché nessuna altra coalizione potrebbe restituire Dignità e Indipendenza al Popolo e alla Nazione Italiana nei confronti di Bruxelles.
Neppure una vittoria del Centro Destra.
Ve l'immaginate Tajani che contrasta i suoi sodali Juncker e Merkel ? Io no.
Allora dobbiamo fare buon viso a cattiva sorte, tollerare l'incompetenza dei grilini, il loro fanatismo pauperista e andare avanti finché non ci saremo liberati dalle catene dell'unione sovietica europea.
Non trovo nulla di sbagliato nella pace fiscale, anche se fosse un vero condono.
Ma se dovesse servire ad accelerare l'approvazione della legittima difesa sono disposto ad accettarne lo stralcio.
Così come non credo nel reddito di cittadinanza o nel taglio delle cosiddette "pensioni d'oro", ma se servissero a rompere con la commissione di Juncker per riaffermare la Sovranità Nazionale, sono disponibile ad accettarli.
Dobbiamo esercitare la tolleranza, per arrivare al risultato grosso: l'Italia agli Italiani.
Sotto ogni profilo, perché non c'è lettera della commissione che tenga: le cose italiane le gestiscono gli Italiani, senza interferenze.
Purtroppo non è solo la differente visione progettuale tra i due partiti di governo a creare ostacoli, ma anche e soprattutto l'esistenza del solito, infame, atteggiamento italico che in passato ha impedito la formazione di uno stato nazionale quando in tutta Europa nascevano stati nazionali, che vede italiani proni allo straniero, disposti, come già accadde nel 2011, a diventare gli zelanti esecutori di decisioni altrui e, quindi, di interessi estranei e spesso contrastanti con quelli Italiani, che remano contro il Popolo e la Nazione Italiana.
Sono loro il vero nemico da battere.
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1 commento:
Personalmente non trovo niente di sbagliato in un condono, quando trattasi di poveracci pignorati, protestati, senza laboratorio, case, strumenti di lavoro. Al Sud non sanno una beata mazza della variegata giungla delle micro-imprese familiari nel Lombardo-Veneto. E del resto Di Maio non molla il condono edilizio a Ischia con la scusa del terremoto.
Vedremo se tirano la corda in vista di un nuovo accordo, o se è una strategia per esapserare il clima e isolare Salvini.
In ogni caso, è interesse di entrambi stare calmi in vista della tempesta finanziaria contro l'Italia.
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