La peste del XXI secolo è la sfiducia, il pessimismo, il catastrofismo che soggetti interessati ad influenzare negativamente moltitudini timorose, spargono a piene mani utilizzando i loro mezzi di propaganda.
Gli untori del XXI secolo, in Italia, sono tutti coloro che ad ogni occasione scrivono, dicono, urlano che l'Italia, con il governo Salvini Di Maio, sta per "andare a sbattere".
Lo scrivono negli editoriali dei giornali, quasi tutti allineati e coperti sulla linea europeista dettata dalle consorterie affaristico finanziarie che posseggono le loro televisioni e i loro giornali, lo urlano le opposizioni incuranti dei danni che provocano (perchè sono i Padoan, i Renzi, i Martina, i Tajani, le Carfagna i veri acceleratori dello spread), lo ripetono i commissari europei e i burocrati della Bce e di Bruxelles nel timore che, contrariamente ai loro guaiti, il primo governo populista d'Europa riesca ad ottenere quei risultati che sarebbero un faro per tutti gli altri Popoli e Nazioni europei.
Allora, da qui a maggio quando si voterà per l'Europa, non importa quando grave potrà essere il danno, ma bisogna far fallire la politica economica di Salvini e Di Maio.
Gli untori lottano per la loro sopravvivenza, non per il nostro bene.
Gli untori si riconoscono dall'acidità dei loro scritti, dagli attacchi personali che svolgono, dal viso perennemente corrucciato e funereo (vedi alla voce Martina) o imbronciato come un bambino dell'asilo infantile cui hanno tolto la caramella e che, senza contraddittorio, critica il programma di bilancio (vedi alla voce Padoan a Sky Tg 24 Economia del 25 o 26 ottobre scorso).
Gli untori cercano di dividere le due forze di governo sperando di incunearvisi e di portare l'una o l'altra sotto l'ala dei loro mandanti.
Attribuendo agli untori il peso (nullo) che meritano, non dobbiamo lasciarci intimorire dalle loro parole, ma ricordare che la Dignità fa rima con Sovranità e non con Europa.
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